Sicuramente abbiamo sentito dire che l'anno 2025 è l'anno del Giubileo, o quello che è conosciuto anche come "Anno Santo"; in realtà, il giubileo è iniziato il 24 dicembre 2024, con l'apertura, da parte di Papa Francesco, della Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma e si concluderà con la Solennità dell'Epifania 2026.

Non so se conosciamo il significato di celebrare un Anno Giubilare, se lo conosciamo già, molto bene, se no, allora vediamo qualche piccolo spunto sul suo significato.

Per capire meglio, torniamo alla storia, soprattutto dal punto di vista biblico.

Secondo i racconti biblici, troviamo che l'anno 1406 a. c. fu il primo anno in cui si celebrò il ciclo giubilare. In base a ciò, il Giubileo doveva essere convocato ogni 50 anni, perché era l'anno "extra", doveva essere vissuto ogni sette settimane di anni (7 x 7 = 49) e l’anno 50° corrispondeva al giubileo (cfr. Lev. 25,8 - 13). Infatti, questo testo dice: "Dichiarerai sacro questo cinquantesimo anno e proclamerai la liberazione di tutti gli abitanti della terra. Questo sarà un giubileo per voi".

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Il Giubileo di cosa si tratta?

Il Giubileo è una celebrazione che si svolge in diverse chiese cristiane storiche, in particolare nella Chiesa cattolica e nella Chiesa ortodossa. Secondo le sue origini, era "un anno in cui le proprietà venivano restituite, poiché gli acquisti e le vendite non erano per sempre ma duravano fino al Giubileo - restituzione delle terre. Un tempo in cui la terra doveva riposare e gli schiavi ebrei dovevano essere liberati e i debiti perdonati". Oggi, seguendo questa tradizione, in alcune parti del mondo durante il Giubileo, alcuni detenuti vengono rilasciati o le loro condanne vengono condonate.

Ora, nella tradizione cristiana cattolica, il concetto di Giubileo risale al 1300 d.C., quando Papa Bonifacio VIII proclamò il primo Anno Santo, o Giubileo. Ispirato alle pratiche del giubileo biblico, lo scopo di questo evento è stato quello di "offrire ai fedeli un tempo di rinnovamento spirituale, di riconciliazione e di perdono dei peccati"; Questo concetto è mantenuto fino ad oggi; Ciò che è cambiato sono alcune pratiche, che vanno d’accordo con le esigenze dei tempi. Ciò indica allora che il Giubileo è una celebrazione religiosa volta a promuovere la santità e il ritorno sulla retta via. I temi centrali di un Giubileo sono la penitenza e il perdono dei peccati attraverso il pellegrinaggio (passaggio attraverso la Porta Santa) e le opere di carità e misericordia.

Attualmente il giubileo si celebra ogni 25 anni e non ogni 50. In realtà, il periodo di tempo è stato modificato poco dopo il suo inizio. Il 19 aprile 1470, con il decreto papale "Ineffabilis Providentia", papa Paolo II stabilì che, a partire dal 1475, i giubilei dovevano essere celebrati ogni 25 anni.

Papa Francesco apre la Porta Santa

Pellegrini di speranza

Il tema proposto da Papa Francesco per il Giubileo 2025 è "Pellegrini di speranza". Questo tema richiama l'attenzione sull'importanza del pellegrinaggio, come metafora del cammino della vita, un viaggio di speranza verso la redenzione e la pace interiore.

Spero che questo ci aiuti a capire meglio che cosa significhi celebrare un anno giubilare.

Per tutti noi, un pellegrinaggio fruttuoso in questo Anno Giubilare e che possiamo portare speranza a coloro che condividono il nostro cammino di vita, perché “la speranza non delude”.

* Padre Jenaro Ardila, IMC, Direttore dell'Archivio Generale a Roma.

calendario giubileo 2025

Papa Francesco ha inaugurato oggi 11 gennaio il nuovo ciclo di udienze giubilari del sabato, un momento per "accogliere e abbracciare" i pellegrini dell'Anno Santo.

"Ricominciare!" La parola diventa fulcro della catechesi di Francesco che si terranno per lo più ogni quindici giorni sullo schema di quelle del mercoledì, e verteranno sul tema della speranza. Le udienze “vogliono idealmente accogliere e abbracciare tutti coloro che da ogni parte del mondo vengono a cercare un nuovo inizio. Il Giubileo, infatti, è un nuovo inizio, la possibilità per tutti di ripartire da Dio. Col Giubileo si incomincia una nuova vita, una nuova tappa”.

Il Vaticano informa che le prossime udienze giubilari si svolgeranno l’1 e 15 febbraio, l’1 e 15 marzo, il 5 aprile, il 10 e 31 maggio, il 14 giugno, il 6 e 27 settembre, il 4 e 25 ottobre, l’8 e 22 novembre, il 6 e 20 dicembre. I biglietti per prendervi parte, sempre gratuiti, possono essere richiesti sulla stessa pagina internet della Prefettura che offre il calendario.

Durante l'udienza giubilare la Porta Santa della Basilica di San Pietro rimarrà chiusa. Al termine, i partecipanti all'udienza potranno varcare la Porta Santa, anche senza essersi iscritti al portale di registrazione.

Leggi la catechesi integrale di Papa Francesco - "Sperare è ricominciare – Giovanni Battista"

Pubblichiamo di seguito il testo del Video del Papa con l’intenzione di preghiera per il mese di gennaio 2025- diffusa attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa - sul tema “Per il diritto all’educazione”. Preghiamo perché i migranti, i rifugiati e le persone colpite dalla guerra vedano sempre rispettato il proprio diritto all’educazione, necessaria per costruire un mondo migliore.

Oggi si vive una “catastrofe educativa”. E non è un’esagerazione. A causa delle guerre, delle migrazioni e della povertà, circa 250 milioni di bambini e bambine non hanno accesso all’istruzione.

Tutti i bambini e i giovani hanno diritto a frequentare la scuola, indipendentemente dalla loro situazione migratoria.

L’educazione è una speranza per tutti: può salvare migranti e rifugiati dalla discriminazione,  dalle reti criminali e dallo sfruttamento… Tanti minori sfruttati! E può aiutarli a integrarsi nelle  comunità che li stanno accogliendo.

L’educazione ci apre le porte a un futuro migliore. E così, i migranti e i rifugiati possono  contribuire alla società, sia nel loro nuovo Paese sia nel Paese d’origine, se decidono di tornare.

E non dimentichiamo mai che chi accoglie lo straniero accoglie Gesù Cristo.

Preghiamo perché i migranti, i rifugiati e le persone colpite dalla guerra vedano sempre rispettato il proprio diritto all’educazione, educazione necessaria per costruire un mondo più umano.

Fonte: Rete Mondiale di Preghiera del Papa

Il Messaggio di Papa Francesco per la 58ª Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il prossimo 1° gennaio 2025, raccomanda tre azioni che possano realmente segnare un cammino di pace: il condono del debito internazionale; l’abolizione della pena di morte; la costituzione di un Fondo mondiale che elimini definitivamente la fame.

Il Papa Francesco rivolge un Messaggio di auguri e di speranza ai Capi di Stato e di Governo, ai responsabili delle organizzazioni internazionali, ai leader delle diverse religioni e ad ogni persona di buona volontà. Proprio la speranza, che caratterizza anche l’Anno Giubilare 2025, è il tema preponderante di questo Messaggio. Il Santo Padre ci invita a guardare alle tante sfide che mettono a dura prova la sopravvivenza dell’umanità e del Creato con il cuore colmo di speranza.

Il messaggio viene dedicato a “chi si sente prostrato dalla propria condizione esistenziale, condannato dai propri errori, schiacciato dal giudizio altrui e non riesce a scorgere più alcuna prospettiva per la propria vita”.

"La vera pace potrà nascere solo da un cuore disarmato dall’ansia e dalla paura”

Un messaggio che vuole infondere speranza in tutto, e perciò il Papa suggerisce tre azioni possibili per “riaprire la via della speranza per ciascuno di noi”. “La speranza, scrive, che nasce dall’esperienza della misericordia di Dio, che è sempre illimitata”. La prima azione è la ripresa dell’appello lanciato da San Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo dell’anno 2000, di pensare a una «consistente riduzione, se non proprio al totale condono, del debito internazionale, che pesa sul destino di molte Nazioni».

La seconda “un impegno fermo a promuovere il rispetto della dignità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa amare la propria vita e guardare con speranza al futuro, desiderando lo sviluppo e la felicità per sé e per i propri figli”.

La terza infine consiste nel destinare “almeno una percentuale fissa del denaro impiegato negli armamenti per la costituzione di un Fondo mondiale che elimini definitivamente la fame e faciliti nei Paesi più poveri attività educative e volte a promuovere lo sviluppo sostenibile, contrastando il cambiamento climatico”.

Campagna di comunicazione

Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale mette a disposizione una serie di materiale per la diffusione e la promozione del Messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace 2025.

Scarica qui tutto il materiale pubblicato.

Leggi qui il testo integrale del Messaggio di Papa Francesco

 

* Padre Jaime C. Patias, IMC, Ufficio per la Comunicazione, Roma.

Dalla Loggia centrale della basilica vaticana, Papa Francesco pronuncia il tradizionale messaggio di Natale alla città e al mondo. Nel secondo giorno del Giubileo della speranza inaugurato con il rito di apertura della Porta Santa della basilica di San Pietro nella notte di Natale, Francesco ripete più volte questo appello alla città e al mondo, esortando ad avere l’audacia e il coraggio di cercare la pace, il dialogo e la riconciliazione, senza paura, fiduciosi nella misericordia di Dio.

“Tacciano le armi!” Nel suo messaggio natalizio “Urbi et Orbi”, il Papa esortò al coraggio di “far tacere le armi e superare le divisioni” e invitò a pregare per la fine dei conflitti e delle crisi in Ucraina, Medio Oriente, nella Repubblica Democratica del Congo, come pure alle popolazioni dell’Est di quel Paese e a quelle del Burkina Faso, del Mali, del Niger e del Mozambico, Myanmar, Cipro e diversi Paesi del continente americano. Nell’Anno Giubilare, l’invito è a non avere paura, perché la misericordia di Dio “dissolve l’odio”

“Il Giubileo sia l’occasione per rimettere i debiti, specialmente quelli che gravano sui Paesi più poveri. Ciascuno è chiamato a perdonare le offese ricevute, perché il Figlio di Dio, che è nato nel freddo e nel buio della notte, rimette ogni nostro debito. Egli è venuto per guarirci e perdonarci. Pellegrini di speranza, andiamogli incontro! Apriamogli le porte del nostro cuore. Apriamogli le porte del nostro cuore, come Lui ci ha spalancato la porta del suo Cuore”, ha affermato il Pontefice.

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Leggi qui il Messaggio integrale di papa francesco

* Ufficio per la Comunicazione, Roma

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