Dedicar-se ao trabalho, à Missão, à vida - partilha o Irmão Ayres Osmarin - è o centro da sua esperiencia de consagração à missão. Missionário da Consolata nascido no Brasil, ele faz atividade missionária em Moçambique. Como Irmão dedica muito tempo a acompanhar as obras nos lugares onde se realiza a missão, meios essenciais para acompanhar as pessoas na pastoral, ensino e saúde. Mas o seu forte - diz ele - è acompanhar os catequistas, os animadores no seu caminho de formação.

O seu testemunho for gravado quando ele esteve em Roma para participar no encontro de Formação Continua preparado para os Missionários da Consolata que celebram os 25 anos de Ordenação Sacerdotal ou, no caso dele como Irmão, de Profissão Religiosa Perpetua.

In questa rubrica, continuiamo a condividere la testimonianza dei missionari della Consolata che hanno partecipato, tra la fine gennaio e il mese di febbraio 2020, al Corso di Formazione Continua in occasione dei 25 anni di Ordinazione o Professione Perpetua.

Nel video che segue, P. Arbey Llanos, missionario della Consolata della Colombia, condivide con noi la sua esperienza missionaria di 21 anni in Venezuela e ora in Colombia. Il missionario ha come un chiodo al piede, che non lo lascia restare indifferente, il Lazzaro di oggi: il povero lasciato in mezzo alla strada. A lui si dedica, da lui impara...

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Un gruppo di missionari della Consolata che lavorano in diversi paesi ha concluso questo sabato 29 febbraio a Roma il corso di formazione continua in occasione dei 25 anni di ordinazione o di professione perpetua. La Messa di chiusura è stata presieduta dal Superiore Generale, P. Stefano Camerlengo che ha ringraziato il gruppo e ha sottolineato l'importanza di qualificarsi per rispondere alle sfide della missione. La formazione, iniziata il 25 gennaio, ha avuto una programmazione intensa ed è stata un tempo di revisione, di preghiera, di condivisione e di riflessione. Alla fine, i 26 sacerdoti e fratelli partecipanti hanno divulgato un messaggio di speranza e di impegno in cui esprimono i loro sogni sulla missione, la comunità e il missionario che desiderano essere oggi. Leggi l'intero messaggio.

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MESSAGGIO FINALE

Il nome che portate deve spingervi a diventare ciò che dovete essere
(Beato Allamano, VS p. 688).

Noi, missionari della Consolata riuniti a Roma per il corso di formazione in occasione dei 25 anni di professione perpetua o di ordinazione sacerdotale, giunti alla fine di questa esperienza vogliamo condividere questo messaggio di speranza e consolazione.

Dal 25 gennaio al 29 febbraio, siamo stati accompagnati dalla Direzione Generale, da esperti e da alcuni confratelli che, con il loro esempio e guida, hanno condiviso con noi questo momento significativo nella nostra vita missionaria.

Come Papa Francesco nell’esortazione apostolica Querida Amazonía propone alla chiesa di sognare (cfr. QA 7),

così anche noi sogniamo…

UNA MISSIONE che manifesta la presenza di Dio Padre e Madre, fonte di ogni consolazione (cfr. 2Cor. 1,3-6), centrata nella figura di Cristo e del suo Vangelo, aperta all’azione dello Spirito Santo e avendo Maria come modello e guida. Fedele al carisma del Beato Giuseppe Allamano, incarnata, inculturata, semplice, profetica, fonte di incontro, dialogo, annuncio e riconciliazione. Nutrita di contemplazione, disposta ad assumere le sfide della chiesa e del mondo di oggi, libera da colonialismi mentali ed aperta alla causa dei poveri e degli ultimi.

UNA COMUNITÀ come quella di Gesù che vive un profondo spirito di famiglia. Fatta di relazioni fraterne profonde, vera amicizia, perdono e riconciliazione. Guidata da un Progetto Comunitario Missionario di Vita e da uno spirito sinodale perché intraprende cammini di dialogo con ogni uomo, ogni credo e ogni società. Povera, inserita nella vita delle persone, disposta al discernimento quotidiano, accogliente, servizievole, in uscita missionaria e impegnata nella cura della Casa Comune.

UN MISSIONARIO appassionato e innamorato della sua vocazione di discepolo di Gesù; identificato con il carisma della missione ad gentes; incarnato, vicino ai poveri, con un cuore solidale, maturo ed eucaristico; consapevole delle proprie fragilità e le sfide della missione, si affida con fede e speranza alle mani di Dio fino a dare la vita come ci insegnano i Beati Martiri di Algeria.

Per realizzare questi sogni siamo consapevoli del bisogno di una continua conversione, animata da fede, preghiera ed ascolto della Parola di Dio. Perciò, ci IMPEGNIAMO, con determinazione ed entusiasmo, a vivere secondo questo progetto per il bene nostro, delle comunità e dei popoli che serviamo.

Ci accompagna la consolazione di Maria, lo spirito del Beato Allamano e la protezione dei Beati Martiri di Algeria.

Roma, 29 febbraio 2020

  

 

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Rome: Consolata Missionaries complete course and release message of hope and commitment

A group of Consolata missionaries working in several countries concluded this Saturday, February 29, in Rome the ongoing formation course on the occasion of 25 years of ordination or perpetual profession. The closing Mass was presided over by the Superior General, Fr. Stefano Camerlengo who thanked the group and stressed the importance of qualifying to respond to the challenges of the mission. The formation that began on January 25, had an intense programming and was a time of review, prayer, sharing and reflection. In the end, the 26 participating priests and brothers released a message of hope and commitment in which they express their dreams about the mission, the community, and the missionary they wish to be today. Check out the full message.

FINAL MESSAGE

The name you bear must push you to become what you have to be
(Blessed Allamano, VS p. 688).

We, Consolata missionaries gathered in Rome for the course of formation on the occasion of the 25 years of perpetual profession or of priestly ordination, coming to the end of this experience, want to share this message of hope and consolation.

From January 25th to February 29th, we have been accompanied by the General Direction, by experts and some confreres who, with their example and guidance, shared with us this significant moment in our missionary life.

As Pope Francis, in his apostolic exhortation Querida Amazonía proposes to the Church to dream (cfr. QA 7),

so we also dream of …

A MISSION that manifests the presence of God Father and Mother, source of all consolation (cfr. 2Cor. 1,3-6), centered in Christ’s figure and his Gospel, opened to the action of the Holy Spirit and having Mary as model and guide. Faithful the charisma of the Blessed Joseph Allamano, incarnated, inculturated, simple, prophetic, source of encounter, dialogue, announcement and reconciliation. Nourished by contemplation, disposed to assume the challenges of the Church and of the world today, free from mental colonialisms and opened to the cause of the poor and the least of all.

A COMMUNITY like the one of Jesus that lives a deep family spirit; made of deep brotherly relationships, forgiveness and reconciliation. Guided by a Missionary Community Project of Life and by a synodal spirit because (we are) embarked in a path of dialogue with any human being, any faith and any society. Poor, inserted into people’s life, disposed to daily discernment, welcoming, helping, outgoing missionaries and committed in caring for the common fund.

A MISSIONARY enthusiast and in love with his vocation as Jesus’ disciple; identified with the charisma of mission ad gentes; incarnated, close to the poor, with a supportive heart, mature and Eucharistic; aware of his own fragility and the challenges of mission, he relies on faith and hope in God’s hands to the extent of giving life as the Blessed Martyrs of Algeria teach us.

To make these dreams come true, we are aware of the need of a continuous conversion, animated by faith, prayer and the listening of God’s Word. Therefore, we COMMIT OURSELVES, with determination and enthusiasm, to live according to this project for our own good, the good of the communities and of the people we serve.

May the consolation of Mary, the spirit of the Blessed Allamano and the protection of the Blessed Martyrs of Algeria accompany us (in this journey).

Rome, 29th February 2020

 

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Roma: Missionários da Consolata concluem curso e divulgam mensagem de esperança e compromisso

Um grupo de missionários da Consolata que trabalham em diversos países concluíram este sábado, 29 de fevereiro, em Roma o curso de formação contínua por ocasião dos 25 anos de ordenação ou profissão perpétua. A missa de encerramento foi presidida pelo Superior Geral, o Pe. Stefano Camerlengo que agradeceu o grupo e destacou a importância da qualificação para responder aos desafios da missão. A formação que iniciou no dia 25 de janeiro, teve uma intensa programação e foi um tempo de revisão, oração, partilha e reflexão. No final, os 26 padres e irmãos participantes divulgaram uma mensagem de esperança e compromisso na qual expressão seus sonhos sobre a missão, a comunidade e o missionário que desejam ser hoje. Confira na íntegra a mensagem.

MENSAGEM FINAL

"O nome que levais deve impelir-vos a vos tornardes naquilo que deveis ser"
(Bem-aventurado Allamano, VS p. 688).

Nós, missionários da Consolata reunidos em Roma para o curso de formação por ocasião dos 25 anos de profissão perpétua ou de ordenação sacerdotal, no final desta experiência, queremos partilhar com vocês esta mensagem de esperança e de consolação.

De 25 de janeiro a 29 de fevereiro, fomos guiados pela Direção Geral, por peritos e por alguns confrades que, com o seu exemplo e orientação, partilharam conosco este momento significativo da nossa vida missionária.

O Papa Francisco, na Exortação Apostólica Querida Amazônia, pede à Igreja para sonhar (cf. QA 7), com ele, também nós sonhamos...

UMA MISSÃO que manifesta a presença de Deus, Pai e Mãe, fonte de toda a consolação (cf. 2Cor. 1,3-6), centrada na figura de Cristo e do seu Evangelho, aberta à ação do Espírito Santo e tendo Maria como modelo e guia. Fiel ao carisma do Bem-aventurado José Allamano, encarnada, inculturada, simples, profética, fonte de encontro, de diálogo, de anúncio e reconciliação. Nutrida pela contemplação, disposta a assumir os desafios da Igreja e do mundo de hoje, livre de colonialismos mentais e aberta à causa dos pobres e dos últimos.

UMA COMUNIDADE como a de Jesus, que vive um profundo espírito de família. Construída a partir de relações fraternas profundas, de verdadeira amizade, perdão e reconciliação. Guiada por um Projeto Comunitário Missionário de Vida e por um espírito sinodal, porque procura trilhar caminhos de diálogo com cada ser humano, credo e sociedade. Pobre, inserida na vida das pessoas, disposta ao discernimento quotidiano, acolhedora, prestativa, em saída missionária e comprometida com o cuidado da Casa Comum.

UM MISSIONÁRIO apaixonado e enamorado da sua vocação de discípulo de Jesus; identificado com o carisma da missão ad gentes; encarnado, ao lado dos pobres, com um coração solidário, maduro e eucarístico; consciente da sua própria fragilidade e dos desafios da missão, que se entrega com fé e esperança nas mãos de Deus a ponto de dar sua própria vida tal como os Bem-aventurados Mártires da Argélia.

Para realizar estes sonhos, estamos conscientes da necessidade de uma conversão contínua, animada pela fé, pela oração e pela escuta da Palavra de Deus. Por isso, nos COMPROMETEMOS, com determinação e entusiasmo, a viver de acordo com este projeto, para o nosso próprio bem, das comunidades e dos povos que servimos.

Nos sentimos acompanhados pela consolação de Maria, o espírito do Bem-aventurado Allamano e a proteção dos Bem-aventurados Mártires da Argélia.

Roma, 29 de fevereiro de 2020 

 

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Roma: Misioneros de la Consolata completan curso y emiten un mensaje de esperanza y compromiso

Un grupo de misioneros Consolata que trabajan en varios países concluyó este sábado, 29 de febrero, en Roma el curso de formación continua con motivo de sus 25 años de ordenación o profesión perpetua. La misa de clausura fue presidida por el Superior General, P. Stefano Camerlengo, quien agradeció al grupo y destacó la importancia de calificarse para responder a los desafíos de la misión. La formación que comenzó el 25 de enero, tuvo una intensa programación y fue un tiempo de revisión, oración, compartir y reflexión. Al final, los 26 sacerdotes y hermanos participantes publicaron un mensaje de esperanza y compromiso en el que expresan sus sueños sobre la misión, la comunidad y el misionero que desean ser hoy. Echa un vistazo al mensaje en su totalidad.

MENSAJE FINAL

El nombre que llevas debe empujarte a convertirte en lo que debes ser
(Beato Allamano, Vita Spirituale p. 688).

Nosotros, misioneros de la Consolata, reunidos en Roma para el curso de formación con ocasión de los 25 años de profesión perpetua o de ordenación sacerdotal, al final de esta experiencia, queremos compartir este mensaje de esperanza y de consuelo.

Del 25 de enero al 29 de febrero nos acompañaron la Dirección General, expertos y algunos misioneros que, con su ejemplo y orientación, compartieron con nosotros este momento significativo de nuestra vida misionera.

Como el Papa Francisco en su exhortación apostólica Querida Amazonía propone a la Iglesia soñar (cf. QA 7),

así nosotros también soñamos...

UNA MISIÓN que manifiesta la presencia de Dios, Padre y Madre, fuente de toda consolación (cf. 2 Cor 1,3-6), centrada en la figura de Cristo y su Evangelio, abierta a la acción del Espíritu Santo y teniendo a María como modelo y guía. Fieles al carisma del Beato José Allamano, encarnada, inculturada, sencilla, profética, fuente de encuentro, diálogo, anuncio y reconciliación. Alimentada por la contemplación, dispuesta a asumir los desafíos de la Iglesia y del mundo de hoy, libre de colonialismos mentales y abierta a la causa de los pobres y los últimos.

UNA COMUNIDAD como la de Jesús que vive un profundo espíritu de familia. Hecha de profundas relaciones fraternales, verdadera amistad, perdón y reconciliación. Guiada por un Proyecto Comunitario de Vida Misionera y por un espíritu sinodal porque emprende caminos de diálogo con cada hombre, cada credo y cada sociedad. Pobre, inserta en la vida de las personas, dispuesta al discernimiento diario, acogedora, servicial, en salida misionera y comprometida con el cuidado de la Casa Común.

UN MISIONERO apasionado y enamorado de su vocación de discípulo de Jesús; identificado con el carisma de la misión ad gentes; encarnado, cercano a los pobres, con un corazón solidario, maduro y eucarístico; consciente de su propia fragilidad y de los retos de la misión, que se confía con fe y esperanza en las manos de Dios hasta dar su vida como nos enseñan los Beatos Mártires de Argelia.

Para realizar estos sueños somos conscientes de la necesidad de una conversión continua, animada por la fe, la oración y la escucha de la Palabra de Dios. Por lo tanto, nos COMPROMETEMOS, con determinación y entusiasmo, a vivir de acuerdo con este proyecto para nuestro propio bien, las comunidades y los pueblos a los que servimos.

Nos acompañan el consuelo de María, el espíritu del Beato Allamano y la protección de los Beatos Mártires de Argelia.

Roma, 29 de febrero de 2020

   

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Rome : Les missionnaires de Consolata terminent leur cours et libèrent un message d’espoir et d’engagement

Un groupe de missionnaires de la Consolata travaillant dans plusieurs pays a conclu ce samedi 29 février à Rome la formation continue à l’occasion de 25 ans d’ordination ou de profession perpétuelle. La messe de clôture était présidée par le Supérieur Général, le P. Stefano Camerlengo qui a remercié le groupe et souligné l’importance de se qualifier pour répondre aux défis de la mission. La formation qui a commencé le 25 janvier, a eu une programmation intense et a été un temps de révision, de prière, de partage et de réflexion. En fin de compte, les 26 prêtres et frères participants ont publié un message d’espoir et d’engagement dans lequel ils expriment leurs rêves sur la mission, la communauté et le missionnaire qu’ils souhaitent être aujourd’hui. Consultez le message dans son intégralité.

MESSAGE FINAL

Le nom que vous portez doit vous pousser à devenir ce que vous devez être
(Bienheureux Allamano, VS p. 688).

Nous, missionnaires de la Consolata, réunis à Rome pour le cours de formation à l’occasion de 25 ans de profession perpétuelle ou de l’ordination sacerdotale, arrivant au terme de cette expérience, nous voulons partager ce message d’espoir et de consolation.

Du 25 janvier au 29 février, nous avons été accompagnés par la Direction Générale, par les experts et quelques confrères qui, avec leur expérience et guide, ont partagé avec nous ce moment significatif dans notre vie missionnaire.

Comme le Pape François dans l’exhortation apostolique Querida Amazonía propose à l’église de rêver (Cf. QA 7),

ainsi nous aussi, nous rêvons …

UNE MISSION qui manifeste la présence de Dieu Père et Mère, source de toute consolation (cf. 2Cor. 1,3-6), centrée sur la figure du Christ et de son évangile, ouverte à l’action de l’Esprit Saint et ayant Marie comme modèle et guide. Fidèle au charisme du Bienheureux Joseph Allamano, incarnée, inculturée, semple, prophétique, source de la rencontre, dialogue, annonce et réconciliation. Nourrie par la contemplation, disposée à assumer les défis de l’Eglise et du monde d’aujourd’hui, libre de colonialismes mentaux et ouverte à la cause des pauvres et de plus petits.

UNE COMMUNAUTE comme celle de Jésus qui vit un profond esprit de famille. Faite des relations fraternelles profondes, vraie amitié, pardon et réconciliation. Guidée par un Projet Communautaire Missionnaire de Vie et par un esprit synodal car entreprenant une marche de dialogue avec tout homme, toute foi et toute société. Pauvre, insérée dans la vie des personnes, disposée au discernement quotidien, accueillante, utile, dans l’ouverture missionnaire et engagée à prendre soin de la caisse commune.

UN MISSIONNAIRE passionné et amoureux de sa vocation de disciple de Jésus; identifié au charisme de la mission ad gentes; incarné, proche des pauvres, avec un cœur solidaire, mature et eucharistique; conscient de sa propre fragilité et des défis de la mission, il se confie avec foi et espérance entre les mains de Dieu jusqu’à donner la vie comme les Bienheureux Martyres de l’Algérie nous enseignent.

Pour réaliser ce rêve, nous sommes conscients du besoin d’une conversion continue, animée par la foi, par la prière et l’écoute de la Parole de Dieu. Par conséquent, nous NOUS ENGAGEONS, avec détermination et enthousiasme, à vivre selon ce projet pour notre bien, le bien des communautés et des peuples que nous servons.

Que la consolation de Marie, l’esprit du Bienheureux Allamano et la protection des Bienheureux Martyres d’Algérie nous accompagne!

Rome, le 29 février 2020

 

 

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Mercoledì 26 febbraio 2020.

P. Carlos Zuluaga ha offerto una riflessione per iniziare questo tempo di Quaresima. Si è appoggiato a un dipinto di Carl Spitzweg dove un clown è seduto a pensare agli eccessi del carnevale. La luce entra tra le sbarre dandogli speranza. P. Carlos ha poi scelto dieci parole per guidare la sua riflessione: cenere, digiuno, preghiera, elemosina, misericordia, povertà, conversione, cuore, gioia e Maria. Ha concluso con un fioretto della vita di San Francesco che dimostra la sua determinazione e umiltà.

Il resto della giornata è stato personale per preparare un ingresso consapevole a questo tempo di Quaresima e per fare una sintesi di tutto ciò che è stato vissuto qui durante un mese di formazione continua.

Nel pomeriggio, p. Godfrey Msumange ha presieduto l'Eucaristia, durante la quale ha imposto le ceneri a tutti i presenti. Durante l'omelia ha sottolineato che, dopo il carnevale, è il momento di toglierci le maschere e di essere noi stessi in questo periodo di Quaresima. Ci ha invitato a lasciarci riconciliare con Dio e a prendere sul serio il tempo di rapporto personale con Dio.

    

Giovedì 27 febbraio 2020.

Al mattino, p. Daniel Bertea ha presieduto la celebrazione dell'Eucaristia, durante la quale ci ha invitato ad approfondire in noi stessi durante questo periodo quaresimale, che è un'occasione di conversione per ogni missionario.

Durante la prima sessione p. Giacomo Mazzotti, responsabile del Ufficio Storico dell'Istituto e quindi anche Postulatore dell'Istituto, ha spiegato ai missionari lo scopo di questo Ufficio e la necessità che tutti noi collaboriamo per raccogliere, conservare, produrre e diffondere la memoria dell'Istituto. Questo esercizio di memoria ci aiuterà a vivere la missione oggi nell'Istituto dei Missionari della Consolata.

Durante la seconda sessione p. Pedro Louro, Segretario Generale, ha spiegato la differenza tra la comunicazione ufficiale nell'Istituto, la comunicazione fraterna e la comunicazione divulgativa:

-          La comunicazione ufficiale o governativa facilita la vita stessa dell'Istituto. Consiste nella comunicazione della Direzione Generale alle Direzioni Regionali e viceversa; comunicazione della Direzione Generale ai missionari e viceversa; comunicazione tra le Direzioni Regionali e le comunità locali e i missionari e viceversa. Questo tipo di comunicazione è essenziale all'interno di una famiglia se vogliamo vivere l'"esprit de corps" voluto dal Fondatore. Ignorare questa comunicazione apre la porta all'individualismo e fare solo "quello che mi piace". È necessario vivere l'"unità di intenti" che il beato Allamano ha voluto.

-          La comunicazione fraterna o comunitaria è costituita da notiziari e bollettini della Direzione Generale, delle Direzioni Regionali e Comunitarie e da messaggi e lettere.

-          La comunicazione divulgativa o pubblica è destinata all'animazione: siti web, libri, riviste, opuscoli, agenzie di stampa e reti sociali.

Di seguito è riportato l'elenco delle pubblicazioni prodotte dalla Segreteria Generale e di quelle prodotte dalla Segreteria per la Comunicazione, che sono prodotte dal Segretario Generale stesso.

La Segreteria Generale è responsabile dei Protocolli del Governo Generale ed è importante rispettarli; il Bollettino Ufficiale che ha valore normativo per tutto l'Istituto; la Documentazione IMC, che sono riflessioni su un tema monografico e che non viene pubblicata da tre anni; le Lettere all'Istituto; le Comunicazioni di decessi e altri; e la preparazione dell'Annuario e del libretto dei defunti.

La Segreteria per la Comunicazione è responsabile della pagina web ufficiale del Governo Generale che ha tre elementi:

- consolata.org: dove la sezione "I nostri missionari dicono" è composta da ciò che i missionari scrivono delle proprie esperienze o eventi nelle missioni. Ha richiamato la nostra attenzione sul fatto che il Segretario generale aggiorna questa pagina due volte alla settimana.

- intranet.consolata.org: dove si trovano i documenti dell'Istituto.

- giuseppeallamano.consolata.org: gestito dalla Postulazione, è un archivio di materiali sul Fondatore e non ha ancora raggiunto il livello divulgativo.

La Segreteria della Comunicazione fa Infonews, che è una sintesi delle notizie settimanali pubblicate sul sito consolata.org; è responsabile dei servizi internet. Attualmente abbiamo un nostro server con un servizio di posta elettronica (consolata.org / consolata.net) e un servizio di hosting utilizzato da blog.taiwan.consolata.org e, presto, consolataamerica.org

Ha concluso la sua presentazione spiegando la scelta di un logo per l'intero Istituto che sta per essere ufficialmente approvato per l'uso.

Nel pomeriggio il francescano Paolo Floretta ha invitato ogni missionario a prendere coscienza della vicinanza/lontananza della morte. Ogni missionario ha disegnato un grafico che mostra la sua linea di vita, il suo rapporto con Dio, la sua linea di missione e la sua linea della felicità. Poi ha invitato il missionario a porsi delle domande secondo lo schema di discernimento proposto da papa Francesco: sentire - valutare - decidere.

    

Venerdì 28 febbraio 2020.

P. Ramon Lazaro Esnaola ha incoraggiato il gruppo a fare una Via Crucis Missionaria pregando per i popoli e la natura crocifissa in Oceania, Asia, Europa, Africa e America.

    

I missionari hanno poi condiviso la valutazione del corso con gli organizzatori e hanno scritto un Messaggio finale per questo momento di Formazione permanente per tutto l'Istituto.

Grazie a tutti coloro che in questi giorni ci hanno assistito con ogni servizio...

Nel pomeriggio c'era tempo per il lavoro personale. L'Eucaristia è stata presieduta dal Cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, che ha invitato il gruppo a vivere pienamente questo periodo quaresimale e la vocazione missionaria aperta ad altri sopratutto a quelli che sono diversi partendo della misericordia di Dio.

    

    

La Commissione Animazione ha proposto il film Jojo Rabbit, che mostra la capacità di un bambino di cambiare le sue convinzioni piene di pregiudizi e di aprirsi a una realtà più aperta alla diversità. Questo film ha ricevuto l'Oscar per la migliore Sceneggiatura Adattata nell'ultima edizione di questi premi.

Sabato 29 febbraio 2020.

L'Eucaristia ha chiuso il tempo della formazione continua. P. Stefano Camerlengo, che ha ringraziato ciascuno dei missionari per la loro disponibilità a partecipare a questo tempo di formazione permanente, ha spiegato che la routine può produrre due tentazioni nei missionari: la tristezza e la mediocrità. Il missionario triste è colui che ha perso la speranza, colui che non è in grado di contemplare la missione con gli occhi di Dio. Il missionario mediocre è quello che si è arreso, quello che si è lasciato vincere dalla propre fragilità. Riprendendo l'immagine che ha accompagnato tutto il corso, ha ricordato che, come i tralci uniti alla vite, il missionario non può fare nulla senza il Signore. Non è che può fare alcune cose, non può fare niente.  Quindi non è che il missionario porta la radice, ma che la radice porta il missionario. E ha concluso facendo la differenza tra il turista, il camminante e il missionario. Il turista non porta niente, guarda dappertutto e va da un luogo all'altro; il camminante porta uno zaino e cammina senza riposo; il pellegrino porta l’essenziale in un piccolo zaino e sa dove inginocchiarsi.

    

    

Omilia di P. Stefano

Durante l'Eucaristia ogni missionario ha rinnovato la propria consacrazione religiosa e ciascuno è stato inviato dal Padre Generale per continuare la missione. Alla fine, durante il ringraziamento, tutto il gruppo ha ringraziato la Casa Generalizia per l'accoglienza, la vicinanza e la disponibilità.

Una volta terminato il corso, il viaggio inizia ora per ogni missionario, pellegrino della Missione...

 

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Miércoles, 26 de febrero de 2020.

El p. Carlos Zuluaga ha ofrecido una reflexión para comenzar este tiempo de Cuaresma. Se ha apoyado en un cuadro de Carl Spitzweg donde un payaso está sentado abatido pensando en los excesos del carnaval. La luz entra entre los barrotes dándole esperanza. A continuación, el p. Carlos ha escogido diez palabras que han guiado su reflexión: cenizas, ayuno, orar, limosna, misericordia, pobreza, conversión, corazón, alegría y María. Ha concluido con un hecho de la vida de San Francisco que muestra su determinación y humildad.

El resto del día ha sido personal para preparar una entrada consciente a este tiempo de Cuaresma e ir haciendo síntesis de todo lo vivido aquí durante un mes de formación continua.

Por la tarde, el p. Godfrey Msumange ha presidido la eucaristía durante la cual ha impuesto las cenizas a todos los presentes. Durante su homilía ha señalado que, tras el carnaval, es el tiempo de quitarse las máscaras y de ser nosotros mismos durante este tiempo de Cuaresma. Ha invitado a dejarse reconciliar con Dios y a ser serios con el tiempo que dedicamos personal en nuestra relación con Dios.

Jueves, 27 de febrero de 2020.

Por la mañana, el p. Daniel Bertea ha presidido la celebración de la eucaristía durante la cual ha invitado a profundizar en nosotros mismos durante este tiempo cuaresmal, que es una ocasión de conversión para cada misionero.

Durante la primera sesión, el p. Giacomo Mazzotti, responsable del Departamento Histórico del Instituto y, por lo tanto, también Postulador del Instituto, ha explicado a los misioneros la finalidad de este departamento y la necesidad que tiene que todos colaboremos para recoger, conservar, producir y difundir la memoria del Instituto. Este ejercicio de memoria ayudará a vivir la misión hoy en el Instituto de los Misioneros de la Consolata.

Durante la segunda sesión, p. Pedro Louro, Secretario General, ha explicado la diferencia entre la comunicación oficial en el Instituto, la comunicación fraterna y la comunicación de divulgación:

  • La comunicación oficial o de gobierno facilita la vida misma del Instituto. Consiste en la comunicación de la Dirección General con las Direcciones de Circunscripción y viceversa; la comunicación de la Dirección General con los misioneros y viceversa; y entre las Direcciones de Circunscripción y las comunidades locales y los misioneros y viceversa. Este tipo de comunicación es fundamental dentro de una familia, si se vive el “espíritu de cuerpo” que quería el Fundador. Desconocer esta comunicación abre la puerta al individualismo y a hacer sólo “lo que me gusta”. Es necesaria para vivir la “unidad de intenciones” que quería el Beato Allamano.
  • La comunicación fraterna o de comunión consiste en los noticiarios y boletines de la Dirección General, de las Direcciones de Circunscripción y de las Comunidades; y en los mensajes y cartas.
  • La comunicación de divulgación o pública está destinada a la animación, es decir, las páginas web, libros, revistas, folletos, agencias de noticias y redes sociales.

A continuación, ha hecho un elenco de las publicaciones propias de la Secretaría General y las que son propias de la Secretaría de la Comunicación que lleva a cabo el mismo Secretario General.

La Secretaría General se encarga de los Protocolos de la Dirección General y que es importante respetarlos; del Boletín Oficial que tiene valor normativo para todo el Instituto; de Documentazione IMC, que son reflexiones sobre un tema monográfico y que desde hace tres años no ha sacado ningún número; de las Cartas al Instituto; de las Comunicaciones de fallecimientos y símiles; y de la elaboración del Anuario y del folleto de los Difuntos.

La Secretaría de la Comunicación se encarga de la página web oficial de la Dirección General que tiene tres elementos:

  • consolata.org: donde la sección “I nostri missionari dicono” se hace con lo que escriben los misioneros sobre vivencias propias o eventos de la misión. Ha hecho una llamada de atención a que escribamos ya que el Secretario General actualiza esta página dos veces a la semana.
  • intranet.consolata.org: donde se encuentran los documentos del Instituto.
  • giuseppeallamano.consolata.org: que lleva a cabo la Postulación y que es un depósito de materiales sobre el Fundador y todavía no ha alcanzado una dimensión divulgativa.

La Secretaría de la Comunicación realiza Infonews que es un resumen de las novedades semanales de la página web consolata.org; y se encarga de los servicios de internet. En la actualidad tenemos un servidor propio del Instituto que tiene un servicio email (consolata.org / consolata.net) y un servicio de hosting que utilizan blog.taiwan.consolata.org y, próximamente, consolataamerica.org

Ha terminado su exposición explicando la elección de un logo para todo el Instituto que está en vías de ser aprobado oficialmente para su utilización.

Por la tarde, el franciscano Paolo Floretta ha invitado a cada misionero a tomar conciencia de la cercanía/lejanía de la muerte. Cada misionero ha trazado en un gráfico su línea vital, su línea de la relación con Dios, su línea de la misión y su línea de la felicidad. Después, ha invitado al misionero a hacerse preguntas siguiendo el esquema de discernimiento propuesto por el Papa Francisco: sentir – evaluar – decidir.

Viernes, 28 de febrero de 2020.

Por la mañana, el p. Ramón Lázaro Esnaola ha animado al grupo a hacer un Via Crucis Misionero orando por los pueblos y la naturaleza crucificada en Oceanía, Asia, Europa, África y América que ha sido muy participado por todos los misioneros.

A continuación, los misioneros han compartido la evaluación del curso con los organizadores y han redactado un Mensaje Final de este momento de Formación Continua para todo el Instituto.

Por la tarde, ha habido tiempo para el trabajo personal. La eucaristía ha sido presidida por el Cardenal Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Consejo Pontificio para el Diálogo Interreligioso, que ha invitado al grupo a vivir plenamente este tiempo de Cuaresma y a vivir la vocación misionera abierta al otro que es distinto desde la misericordia de Dios.

La Comisión de Animación ha propuesto la película Jojo Rabbit, que muestra la capacidad de un niño para cambiar sus convicciones llenas de prejuicios y abrirse a una realidad más abierta a la diversidad. Esta película recibió el Óscar al Mejor Guión Adaptado en la última edición de estos premios.

Sábado, 29 de febrero de 2020.

La eucaristía ha clausurado el tiempo de formación continua. Ella ha sido presidida por el p. Stefano Camerlengo que ha agradecido a cada uno de los misioneros su disponibilidad para participar a este momento de formación continua. Ha explicado que la rutina puede producir en los misioneros dos tentaciones: la tristeza y la mediocridad. El misionero triste es el que ha perdido la esperanza, el que no es capaz de contemplar la misión con los ojos de dios. El misionero mediocre es el que ha bajado los brazos, el que se ha dejado vencer por la fragilidad. Retomando la imagen que ha acompañado todo el curso ha recordado que, como sarmientos unidos a la vid, el misionero no puede hacer nada sin el señor. No es que pueda hacer algunas cosas, no puede hacer nada.  Por ello, no es que el misionero lleve la raíz, sino que la raíz lleva al misionero. y ha concluido haciendo la diferencia entre el turista, el caminante y el misionero. El turista no lleva nada, mira a todos lados y va de un sitio a otro; el caminante lleva una mochila y camina sin descanso; el pelegrino lleva lo fundamental en una pequeña mochila y sabe dónde arrodillarse.

Durante la eucaristía cada misionero ha renovado su consagración religiosa y cada uno ha sido enviado por el Padre General a continuar la misión. Al final, durante los agradecimientos, todo el grupo ha agradecido a la Casa General su acogida, cercanía y disponibilidad.

Terminado el curso, ahora empieza para cada misionero el camino, peregrinos de la Misión...

Celebrando quest’anno il 25.mo anniversario della sua consacrazione definitiva alla vita religiosa missionaria, Fratel Rombaut condivide con noi la sua gioia e gratitudine di essere missionario della Consolata fratello, avendo al centro della sua vita, non un ministero da esercitare, ma l’essere soprattutto religioso e missionario. In questo momento si trova a Roma per il Corso di Formazione Continua organizzato per i missionari che celebrano il 25.mo anniversario di Professione Perpetua o Ordinazione Sacerdotale.

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