"Una sola comunità, una sola missione, una sola speranza" è il motto della XIII Conferenza regionale dei missionari della Consolata in Colombia, Ecuador e Perù che in corso a Bogotá dal 20 al 25 maggio 2024.
L'incontro, che si svolge ogni sei anni, ha come obiettivo "la costruzione di una visione comune della missione, alla luce del XIV Capitolo Generale (Roma, 2023) e del cammino di sinodalità proposto dalla Chiesa".
Secondo il programma, dopo un profondo processo di riflessione, la Conferenza vuole "valorizzare la comunità come spazio di conversione personale; orientare l'azione missionaria verso un obiettivo comune; vivacizzare la passione per l'ad gentes, il senso di appartenenza, l'identità e il carisma".
I partecipanti alla Conferenza nella celebrazione dell'Eucaristia di apertura nella parrocchia di Madre de las Misiones
La conferenza diventa una opportunità per rafforzare l'unità tra i missionari che riflettono su temi di vitale importanza per il futuro della missione.
L'apertura dell'incontro, che ha riunito 61 missionari, si è svolta lunedì 20 maggio con una cerimonia formale presieduta dal Superiore regionale, padre Venanzio Mwangi, e alla presenza del Superiore generale, padre James Lengarin e del Consigliere generale per l'America, padre Juan Pablo de los Rios.
Dopo l'apertura, il cardinale Luis José Rueda Aparicio, arcivescovo di Bogotá, ha tenuto una relazione dal titolo "La situazione attuale della Chiesa cattolica in Colombia, il suo impatto sulla società e la sua proiezione verso le periferie geografiche ed esistenziali nello spirito della Missione ad gentes".
La giornata si è conclusa con la celebrazione dell'Eucaristia nella parrocchia di Madre de las Misiones, presieduta dallo stesso cardinale Luis José Rueda, con la partecipazione del vescovo della diocesi di Fontibón, monsignor Juan Vicente Córdoba Villota e della comunità parrocchiale.
Ecco come è stata vissuta l'apertura della XIII Conferenza Regionale dei Missionari della Consolata della Regione Colombia, Ecuador e Perù.
Il Superiore regionale, padre Venanzio Mwangi (Video), invita i missionari a partecipare attivamente per «dare continuità e corpo al coraggio di cambiare promosso dalla Conferenza che ci porta verso il consolidamento di una Regione il cui Progetto Missionario nei prossimi sei anni (2024-2030) è caratterizzato dallo spirito di una sola Comunità, una sola Missione e una sola Speranza».
I missionari della Consolata sono arrivato in Colombia nel 1947. Attualmente vivono e lavorano nel Paese 83 missionari (2 vescovi, 1 fratelli, 66 sacerdoti e 14 studenti di teologia) nelle seguenti circoscrizioni ecclesiastiche: Bogotá, Bucaramanga, Buenaventura, Cali, Cartago, Florencia, Fontibón, Manizales, Medellin, Popayán, San Vicente del Caguán, Vicariato Apostolico di Puerto Leguízamo - Solano, Vicariato Apostolico di San José de Amazonas (Peru), Vicariato Apostolico di San Miguel de Sucumbios (Ecuador).
* Redazione SGC con Comunicazione Regione Colombia.
Padre James Lengarin, Superiore Generale
Dalla violenza totale alle azioni di emergenza.
Durante l’incontro organizzato dal Centro Cultures and Mission (CAM) di Torino in Italia, il sabato 18 maggio 2024 il Padre Corrado Dalmonego, IMC, antropologo e missionario in Brasile, presenta la situazione attuale delle comunità indigene nel territorio Yanomami, nello Stato di Roraima,
“L’invasione illegale del garimpo è cresciuta più di 20 mila volte in 37 anni” (nel 1987 erano 15 ettari - nel 2022 = 3.278 ettari), osserva il missionario della Consolata che svolge una ricerca di dottorato esattamente sull'impatto dell'attività estrattiva illegale nel territorio Yanomami dove è in corso una crisi umanitaria e sanitaria senza precedenti causata dai cercatori d'oro (garimpeiros).
Il popolo Yanomami conta circa 30mila individui sparsi nei territori di Brasile e Venezuela. Si stima che nel 2023 fossero oltre 20mila i garimpeiros illegalmente nelle loro terre.
Padre Corrado spiega che, le comunità sono vittime di “una violenza totale perché, oltre alla degradazione della foresta (tagliano alberi, scavano buche enormi, usano pompe idrauliche, avvelenano i fiumi per l’uso criminale del mercurio per separare l’oro dal resto) aumenta anche la diffusione di malattie, l’epidemia di malaria, denutrizione, violenze sulle donne, introduzione di armi di fuoco, della droga, ecc… Quindi, non è solo una violenza ambientale, è una violenza totale, violenza sociale, (distruzione delle comunità e l’aumento di conflitti interni e fra le comunità), ma anche una violenza spirituale. Attaccare la foresta vuol dire toccare tutto il mondo dei simboli e significati della nostra vita compreso il mondo invisibile della vita spirituale”, avverte.
“Nonostante tutte queste difficoltà gli Yanomami sono ancora vivi”.
Vedi qui il video sull’intervento di padre Corrado nel CAM di Torino
La Terra Indigena Yanomami (TIY) copre un’area estesa oltre 9 milioni di ettari nel Nord del Brasile. In questa regione, i fiumi sono canali di comunicazione che uniscono le diverse comunità. Fu a monte del fiume che i missionari della Consolata, Giovanni Calleri e Bindo Meldolesi fondarono, nel 1965, la Missione Catrimani, a 250 chilometri da Boa Vista, capitale di Roraima. Nel corso degli anni, la coesistenza del popolo Yanomami con i missionari ha contribuito a rafforzare un modello di missione basata sul rispetto e il dialogo, nella difesa della vita, della cultura, del territorio e della foresta. Tre missionari e quattro missionarie della Consolata sono attualmente impegnati nella Missione Catrimani.
Padre Corrado Dalmonego
Nato nel 1975 e cresciuto a Sant’Antonio di Porto Mantovano, Mantova – Italia, dopo essersi impegnato come animatore in parrocchia ha frequentato il Centro Missionario Diocesano e ha collaborato con l’Associazione Mappamondo che si occupa di commercio equo e solidale. Inizia la formazione nei missionari della Consolata nel 1999, prende i voti religiosi nel 2004 e viene ordinato sacerdote nel 2010. In Amazzonia è giunto per la prima volta nel 2002, quando era ancora seminarista. Dopo avere concluso la teologia a San Paolo - Brasile, è ritornato nella stessa missione, presso il popolo Yanomami. Attualmente svolge una ricerca di dottorato sull'impatto dell'attività estrattiva nel territorio indigeno Yanomami. Padre Corrado Dalmonego, nel 2019, ha partecipato al Sinodo per l’Amazzonia che si è svolto a Roma ed è autore insieme a Paolo Moiola, del libro Nohimayu – L’incontro. Amazzonia: gli Yanomami e il mondo degli altri. Storia della Missione Catrimani, EMI, Bologna 2019.
* Padre Jaime C. Patias, IMC, Ufficio Generale della Comunicazione
Nella presente relazione di padre Francesco Pavese, presentata a giovani missionari e missionarie e ai loro formatori nel 2003, vengono evidenziati i punti fondamentali di una pedagogia che mira ad essere fedele allo spirito del Beato Allamano.
Come afferma l’autore, la preoccupazione è stata quella di rilevare, in modo particolare, gli elementi che favoriscono la collaborazione dei missionari e missionarie, quali appartenenti alla stessa famiglia carismatica. Buona festa di Pentecoste e buona lettura.
(Pietro Trabucco, IMC, Castelnuovo don Bosco)
Il nuovo Consiglio è stato scelto per il biennio 2024-2025 a seguito dell’improvvisa scomparsa, giovedì 18 aprile, dell'ex superiore della delegazione padre Matteo Pettinari.
Questo martedì 14 maggio 2024, festa di San Mattia apostolo, nella comunità IMC di San Pedro, sede della Delegazione, durante la celebrazione eucaristica del mattino, i nuovi membri del consiglio della delegazione dei missionari della Consolata in Costa d'Avorio, composto dal nuovo Superiore padre Celestino Marandu , il vice Superiore padre Giovanni Battista Odunga hanno prestato il giuramento di fede e fedeltà alla Chiesa e all’Istituto mentre il nuovo Consigliere padre Ariel Tosoni ha prestato giuramento come nuovo consigliere.
Nella prima lettura dal libro degli Atti degli Apostoli leggiamo: «e tirarono la sorte tra loro e la sorte cadde su Mattia, che fu quindi associato mediante voto agli undici Apostoli» (Atti 1, 24-26).
Padre Celestino Marandu, Superiore della Delegazione IMC in Costa d'Avorio.
Affidiamo i membri del consiglio della delegazione alla protezione di San Mattia apostolo perché possano diventare: “insieme ai noi, testimone della sua risurrezione” (At 1, 21-22). Come ben scritto da San Giovanni Crisostomo nel suo commento degli Atti, il versetto citato «indica che dovevano aver vissuto con lui e non essere stati semplici discepoli».
* Padre Ariel Tosoni, è missionario in Costa d’Avorio.
“Dio che mi ha chiamato mi darà le grazie necessarie per svolgere la sua missione”
Il missionario della Consolata, Mons. Peter Makau, nominato dal Papa Francesco vescovo coadiutore della diocesi di Isiolo nel Kenya il 4 maggio 2024, condivide i suoi sentimenti pochi giorni dopo aver ricevuto la notizia del suo nuovo ministero pastorale.
L'ex superiore della Regione Kenya/Uganda, racconta che questa è stata la notizia più sorprendente che abbia mai ricevuto. “Quando ti dicono che è il Santo Padre a chiederti (un servizio) diventa difficile rifiutare. Si tratta di obbedire e basta", afferma Mos. Makau, che ha vissuto la missione in Venezuela per 14 anni, la chiamata a lavorare a Isiolo è perfettamente in linea con il carisma ad gentes dell’Istituto dei Missionari della Consolata.
L'ordinazione episcopale di Mons. Peter Makau avrà luogo il 27 luglio 2024 nella cattedrale di Sant'Eusebio nella Diocesi di Isiolo.
Guardando al futuro, esprime sentimenti di fiducia e di fede. È confidente che "se Dio mi ha chiamato, mi darà le grazie necessarie per svolgere la Sua missione". Con la sua nomina alla età di 49 anni, Mons. Makau diventa il secondo vescovo più giovane della Conferenza episcopale del Kenya.
Vedi qui il video realizzato da padre Daniel Onyango Mkado e Fr. Adolphe Mulengezi
Elevata a Diocesi il 15 febbraio 2023, Isiolo ha come vescovo Mons. Anthony Ireri Mukobo, IMC. La Diocesi è situata nella parte centrale del Kenya e i suoi confini corrispondono a quelli dell’omonima contea civile. Ha una superficie di 25.700 kmq e una popolazione di 268.000 di abitanti, di cui 66.000 sono cattolici. Ci sono 13 parrocchie, 74 Istituzioni educative ed 11 di carità, tra cui 5 dispensari ed 1 ospedale materno. Vi lavorano 19 sacerdoti diocesani, 2 sacerdoti Fidei donum, 3 sacerdoti religiosi, assieme a 66 religiosi/e.
* Padre Daniel Mukado, IMC, Comunicazione Regione Kenia/Uganda.
L'ordinazione episcopale di Mons. Peter Makau avrà luogo il 27 luglio 2024 nella cattedrale di Sant'Eusebio a Isiolo.