XIX Domenica Del Tempo Ordinario

Pubblicato in Domenica Missionaria

“ Io sono il pane vivo, disceso dal cielo”. Gv. 6,41-52

Continuiamo la meditazione sul discorso eucaristico di Gesù, nella sinagoga di Cafarnao, dopo la moltiplicazione dei pani.

Gesù aveva detto: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete”; questa è l’affermazione centrale del discorso sul “pane di vita” di Gesù.

/ Ora Gesù continua e dice: “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo”. Questa affermazione enigmatica di Gesù, non poteva lasciare indifferenti, ma esigeva una presa di posizione da parte della folla che ascoltava, anzi suscita il mormorio scandalizzato della folla e sottolinea la difficoltà che la proposta e la pretesa di Gesù suscita tra gli ebrei. Insomma si è creato un tragico malinteso, e la reazione è appunto la mormorazione.

/ Non possiamo leggere questo discorso di Gesù se non situandolo nello sfondo dell’Esodo e dell’esperienza della manna nel deserto, nell’AT. Sia il tema del cibo di Dio(la manna), sia il tema della mormorazione, si ripetono nei riguardi della persona di Gesù.

/ La folla avrebbe dovuto capire questi segni, e invece resta attaccata ad un livello materiale.

Dopo aver chiesto un “segno” per credere( e l’hanno avuto), ora non solo non credono, ma si scandalizzano fino ad arrivare alla mormorazione.

La pretesa di Gesù di essere “il pane disceso dal cielo” è contrapposta al fatto che essi pretendono di conoscere Gesù e la sua famiglia, dicendo: “Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?”.

/ Come è strano il cuore dell’uomo! Dopo che Cristo aveva moltiplicato i pani, la folla voleva farlo re! Ora che Cristo dice: “Io sono il pane disceso dal cielo”, cominciano a mormorare! E’ la crisi dello stomaco pieno, del portafoglio gonfio: è la crisi del benessere, dell’indigestione, dell’indifferenza! Per andare da Gesù è indispensabile la fede: non basta dire di conoscere i suoi parenti. Gesù è disceso dal cielo, è il Figlio di Dio incarnato, è il Rivelatore di Dio Padre.

/ Prima di indicare se stesso come “il pane della vita”, Gesù ha voluto condividere il pane degli uomini. Trent’anni di intensa preparazione, in cui ha partecipato ai pasti quotidiani, ai pranzi di festa e di lutto. Trent’anni per cercare di far sentire agli uomini la loro fame essenziale e di far intuire loro il cibo che egli avrebbe offerto. Trent’anni per arrivare a questo punto!. Ora Gesù li ammonisce ad uscire dalla loro incredulità e ad aprirsi ad accogliere il dono di Dio che si rende presente in Lui.

Il pane che ci vuol dare è la sua vita. Il nocciolo dell’incredulità della gente, e forse anche della nostra, consiste nel vedere in Gesù, soltanto colui che ha condiviso il pane degli uomini, non accogliendolo come Colui che ci vuol donare, col pane, anche la propria vita. “Chi crede ha la vita eterna” e chi mangia di Lui avrà la vita eterna.

/ Nel deserto gli ebrei che mangiarono la manna, (figura e simbolo del pane eucaristico), morirono tutti e non entrarono nella terra promessa, per mancanza di fede. Così per noi: cosa sarebbe una comunione “sacramentale” che non fosse comunione “spirituale” di fede con Gesù? Sarebbe un mangiare la “carne” del Figlio dell’uomo alla maniera in cui l’intendevano quelli di Cafarnao, cioè a livello della carne soltanto e nulla più, senza fede. E Gesù dice che la carne, da sola, senza lo Spirito, non giova a nulla. Fede ed Eucaristia sono intimamente connesse e si richiamano a vicenda: perché con la fede credo che Gesù è vivo e presente nel Pane e nel Vino consacrati: mentre l’Eucaristia è nutrimento della fede. “L’Eucaristia fa la Chiesa, e la Chiesa fa l’Eucaristia”.

/ Il pane eucaristico segue le leggi del pane casalingo offerto dal padre di famiglia ai suoi.

Il pane acquista significato perché qualcuno lo ha impastato e cotto: qualcuno lo ha guadagnato, e qualcuno lo mangerà. I genitori procurano ai propri figli il pane, il cibo, i vestiti, con il proprio lavoro. Essi sono pane di vita per i loro figli, non soltanto perché hanno dato loro la vita, ma perché, in qualche modo, sono continuamente “mangiati” dai loro figli. Ora se i genitori e i figli possono dare al pane un significato così profondo, perché Gesù non potrebbe dare al pane eucaristico un significato e una realtà tutta nuova, e farne così la partecipazione della sua vita con il Padre e il segno efficace della sua intima presenza e comunione con coloro che in Lui credono?

/ Tutto il bene spirituale della Chiesa è racchiuso nell’Eucaristia, dove Cristo, nostra Pasqua, è presente e dà la vita agli uomini. L’invito a mangiare di questo pane, è un chiaro accenno alla partecipazione al convito sacrificale dell’Eucaristia.

/ I segni della presenza di Dio accanto al suo popolo in cammino nel deserto, furono particolarmente due: il pane venuto dal cielo(= la manna), e l’acqua scaturita dalla roccia. Questi sono anche i segni attraverso i quali Dio fa sentire la sua presenza efficace in mezzo a noi attraverso l’Eucaristia.

/Così fu per il profeta Elia, che nel deserto fu assistito dall’Angelo del Signore offrendogli una focaccia e dell’acqua, perché proseguisse nel cammino e incontrare Dio all’Oreb.

/ S. Ireneo: “Come da farina secca, senz’acqua, non si può fare una sola pasta e un solo pane, così noi, che eravamo una moltitudine, non potevamo divenire una cosa sola in Cristo Gesù, non potevamo diventare Chiesa, senza l’Acqua venuta dal cielo, cioè senza lo Spirito Santo”.

/ Giovanni Paolo II: “Ecclesia de Eucaristia”: “L’Eucaristia è comunione con Cristo, con il suo Corpo e con il suo Sangue, è partecipazione alla vita eterna di Dio”(n. 75).

 

 

Altro in questa categoria: XX Domenica Del Tempo Ordinario »

Gli ultimi articoli

Il cardinale Marengo: «Il grazie per una vita semplice»

26-07-2024 Missione Oggi

Il cardinale Marengo: «Il grazie per una vita semplice»

Il porporato, della congregazione dei Missionari della Consolata, ragiona sugli aspetti positivi e di gratitudine suscitati dall’esperienza missionaria. «Si vede...

Marocco. Momento di Vita a Oujda

26-07-2024 Missione Oggi

Marocco. Momento di Vita a Oujda

Momento di vita" è questa la ricchezzapartire, starci e veder la bellezzadi volti, di sguardi e di sorrisi, di vite...

Giuseppe Allamano Formatore

25-07-2024 Allamano sarà Santo

Giuseppe Allamano Formatore

Benvenuti a questo video dedicato a Giuseppe Allamano, una figura straordinaria nel campo della formazione. Oggi abbiamo il privilegio di...

XVII Domenica del TO / B - “C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci”

24-07-2024 Domenica Missionaria

XVII Domenica del TO / B - “C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci”

IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani 2 Re 4,42-44; Sal 144; Ef 4,1-6; Gv 6,1-15 Nella preghiera della colletta chiediamo...

La piaga del lavoro minorile in Myanmar

24-07-2024 Notizie

La piaga del lavoro minorile in Myanmar

Nella tormentata Nazione del Myanmar, attraversata da un conflitto civile da oltre tre anni, si registra un'esplosione del fenomeno del...

Brasile: la violenza contro i popoli indigeni

24-07-2024 Notizie

Brasile: la violenza contro i popoli indigeni

“Assumere la causa indigena come causa della Chiesa”. Il Consiglio Indigenista Missionario (Cimi) ha presentato, lunedì 22 luglio, presso la sede...

Portogallo: LMC celebrano il loro giubileo d'argento

24-07-2024 Missione Oggi

Portogallo: LMC celebrano il loro giubileo d'argento

I Laici Missionari della Consolata (LMC) del Portogallo si sono radunati questa domenica, 21 luglio, per celebrare il loro 25°...

Significato della canonizzazione del Beato Allamano nel mese di ottobre

22-07-2024 Allamano sarà Santo

Significato della canonizzazione del Beato Allamano nel mese di ottobre

Il 01 luglio 2024, il Santo Padre, Papa Francesco, ha annunciato la data prevista per la canonizzazione del Beato Giuseppe...

IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani

22-07-2024 Notizie

IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani

“Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9) La Chiesa celebra, domenica 28 luglio 2024, la IV Giornata Mondiale dei Nonni e...

onlus

onlus