Ecco l’uomo - Spogliò se stesso

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La solitudine e l’emarginazione

Per entrare nella preghiera

Volto dell’uomo, trafitto dal dolore
Volto di Dio, traboccante di compassione.
Volto dell’uomo, umiliato e schernito
Volto di Dio, di perdono e di pietà.
Volto dell’uomo, abbrutito e sfigurato
Volto di Dio, di vittoria e libertà.
Volto dell’uomo, disperato e addolorato
Volto di Dio, di pace e amore.

Presidente

Il Signore che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi.

E con il tuo spirito.

Silenzio.

 ORAZIONE

Preghiamo.

O Padre, che hai glorificato tuo Figlio Gesù Cristo
nella sua beata passione e lo hai costituito Signore
nella sua risurrezione dai morti,
donaci di poter contemplare nel suo Volto glorioso
il volto ferito di ogni uomo sulla terra.
Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

DAVANTI AL TUO VOLTO

Presentiamo al Signore le sofferenze dell’umanità

MONIZIONE

Preghiamo insieme e diciamo: Cammina con noi, Signore.

Davanti al tuo Volto portiamo:

– chi si sente abbandonato da tutti, anche dal tuo amore

– i più poveri tra i poveri, senza diritti e senza prospettive

– i ragazzi migranti costretti a crescere da soli

– le donne abbandonate, vittima di violenza e soprusi

– coloro che hanno fatto scelte sbagliate e sono rinchiusi nelle carceri

– chi, a causa della perdita del lavoro o di grandi delusioni, non ha più speranza

– gli anziani lasciati soli da tutti e costretti a vivere reclusi nelle loro case

– coloro che sono schiavi di altri uomini per fini di malavita o di sfruttamento sessuale

– chi è schiavo delle tante forme di dipendenza

– tutti coloro ai quali noi non siamo capaci di pensare.

Preghiamo.

Disponi, o Dio, il nostro cuore all’ascolto della tua parola e fa’ che sia per tutti noi luce nelle tenebre, certezza di fede nel dubbio, fonte inesauribile di consolazione e di speranza. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

IL TUO VOLTO CI PARLA

PRIMA LETTURA Fil 2,5-11 Spogliò se stesso

Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Filippesi.

Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso, assumendo la condizione di servo, divenendo simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni altro nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami: “Gesù Cristo è il Signore”, a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio.

 SALMO 123

Rit. Misericordias Domini in Aeternum cantabo

A te alzo i miei occhi, a te che siedi nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni;
come gli occhi di una schiava,
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.
Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
già troppo ci hanno colmato di scherni,
noi siamo troppo sazi di disprezzo.
Troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi.

VANGELO Mt 27,27-31 Salve,Re dei giudei

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

Dal Vangelo secondo Matteo
Gloria a te, o Signore.

I soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella destra. Poi inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!». Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello, gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo. Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo.

Preghiera di lode e di ringraziamento

OGNUNO È COME CRISTO

Ti ringrazio, Signore, perché non sono solo: non porto da solo la miseria, l’incredulità e il vuoto interiore. Quando le mie possibilità sono esaurite trovo la misteriosa realtà della tua chiesa. Quando, esasperato, cerco conforto mi vieni incontro Tu, nel sofferente. Tu fai di noi, sofferenti, dei consolatori, trasformi le nostre mani imploranti in mani che danno protezione. Nella nostra solitudine sei vicino nel volto di molti fratelli e la tua Chiesa inizia a crescere come un fiore nel deserto. Ti ringrazio, Signore, perché non sono solo: tu permetti ch’io porti il peso degli altri. Ti ringrazio, perché sei presente fin dove arriva una parola di conforto. Incarnato, hai vissuto fra il dolore umano: trasforma noi che soffriamo in tua immagine, perché possiamo essere, come te, vicini ai sofferenti. Aiutaci a rispecchiare il Cristo per chi ti cerca. Ti ringrazio perché siamo tutti membra del tuo corpo. Una parte di te, la tua immagine visibile, la tua chiesa, i tuoi strumenti, la tua mano, la tua bocca.

BENEDIZIONE E CONGEDO

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

Il Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.

Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,

Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.

Amen.

Andate e testimoniate e annunciate a tutti la speranza in Cristo risorto.

Rendiamo grazie a Dio.

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