Nella Seconda settimana del Mese Missionario, ricorre la memoria liturgica della Beata Vergine Maria del Rosario. Suggeriamo cinque misteri da meditare, ispirati alla Parola e legati alle tematiche delle cinque settimane dell’Ottobre Missionario, offrendo ciascuna decina ad un diverso continente.
Nel Mistero della Contemplazione meditiamo il Volto Misericordioso di Dio
Quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita - la vita infatti si manifestò, noi l'abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi -, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi (1Gv 1, 1-3).
La Misericordia di Dio ha il Volto di Cristo: chi lo incontra non può fare a meno di comunicare la gioia che viene dal suo sguardo d’amore per noi. In questo primo Mistero, preghiamo la Madre della Misericordia di renderci sempre capaci di annunciare con gioia la Bellezza del Figlio.
Offriamo questa decina per l’Asia, perché la Luce che viene da Gesù possa dissipare le tenebre di chi è perseguitato a causa della fede, di chi non può liberamente confessarla e di quanti cadono vittime del terrore del fanatismo religioso.
Nel Mistero della Vocazione meditiamo il progetto di Dio sull’umanità
Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l'imposizione delle mie mani. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall'eternità (2Tm 1, 6. 9).
A quale straordinario orizzonte di gloria ci ha destinato la Misericordia del Padre! Non possiamo che accogliere con infinita gratitudine il suo immenso Dono! Preghiamo perché anche noi, come Maria, in gioiosa riconoscenza e umiltà, non smettiamo di collaborare al disegno d’amore di Dio per l’umanità, portando nella nostra vita e ai fratelli, la Parola di salvezza.
Offriamo questa decina per l’Europa, perché abbia il coraggio di riconoscere l’impronta della fede cristiana nelle radici della sua storia, per riscoprire i valori della vera fratellanza, della solidarietà e dell’uguaglianza tra i popoli.
Nel Mistero dell’Annuncio meditiamo la chiamata di ciascuno a servire il Vangelo
Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: "Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare". Ma Gesù disse loro: "Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare". Gli risposero: "Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!". Ed egli disse: "Portatemeli qui". E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene (Mt 14, 15-20).
Sull’esempio di Gesù siamo chiamati a farci “cibo per gli altri”, ad offrire quel poco che abbiamo perché, associato al donarsi di Cristo per noi, diventi offerta di vita per i nostri fratelli! Partecipiamo dunque, con gioia e generosità, all’ “avventura della Misericordia”, come testimoni fedeli, attenti alle esigenze di tutti, specie dei più poveri.
Offriamo questa decina per l’Africa, perché in un continente così ricco di risorse, sfruttato dall’ingordigia dei potenti e in preda alle guerre, non manchino mai sguardi attenti e premurosi che si facciano annunciatori del cambiamento a favore della giustizia delle sue genti.
Nel Mistero della Carità meditiamo l’Amore di Dio che ci unisce
Dopo aver purificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, rigenerati non da un seme corruttibile ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio viva ed eterna (1Pt 1, 22-23).
Il sacrificio di Cristo ci unisce gli uni gli altri come fratelli, ci rende figli dello stesso Padre e ci chiama a formare un solo Corpo nella Misericordia reciproca. Tutto è finalizzato all’amore. Siamo chiamati a realizzare opere di misericordia. Preghiamo la Madre della Carità perché ci aiuti ad aprire il cuore alla volontà di Dio, per essere missionari dell’Amore che non delude.
Offriamo questa decina per l’America, perché le disparità e le disuguaglianze sociali esistenti vengano superate da una nuova cultura della solidarietà ispirata ai valori del Regno di Dio e le minoranze dei popoli siano rispettate nei loro diritti fondamentali.
Nel Mistero del Ringraziamento meditiamo la gioia che viene dalla Misericordia
Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena (Gv 15, 9-11).
Il nostro Dio è un Padre ricco di Misericordia che vuole la gioia, la pienezza di vita dei suoi figli e ci fa sperimentare la sua tenerezza perché facciamo esperienza del significato vero dell’Amore “più forte della morte”. Guardiamo a Maria, portiamola con noi nel nostro cuore imparando da lei a ringraziare il Figlio per essersi fatto dono d’Amore per l’umanità.
Quest’ultima decina la offriamo per l’Oceania, perché le sue genti possano conoscere la bellezza del Vangelo e, dalla vita che rinasce dalla Misericordia, sanare le divisioni, i conflitti culturali, etnici e sociali, per ritrovarsi tutti parte dello stesso Popolo di Dio.
Tratto da:
L’Animatore Missionario 2/3, 2016
Fondazione Missio