Domenica delle Palme (anno A). Obbediente fino alla croce

Domenica delle Palme (anno A). Obbediente fino alla croce Foto David Diaz da Pixabay
Published in Domenica Missionaria

Is 50, 4-7;
Sal 21;
Fil 2, 6-11;
Mt 26,14 –27,66.

La domenica delle Palme o della Passione, inaugura la settimana santa. Se, da una parte è caratterizzata dall'umiliazione del “Figlio di Dio” d'altra, non nasconde che siamo alla vigilia di una glorificazione senza tramonto di cui l'ingresso trionfale in Gerusalemme è un segno. 

In tutti i testi biblici che leggiamo questa domenica, scopriamo ben delineati tutti gli elementi del mistero pasquale del “servo di Jahve”. Lui infatti non ha resistito agli oppressori, non è indietreggiato ma ha presentato il suo dorso alle percosse, le sue guance a coloro che gli strappavano la barba, la sua faccia alle ignominie e agli sputi (Is 50,4-7); Egli spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo (…); umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce (Fil 2,6-11). Il Figlio di Dio per realizzare il piano di salvezza voluto dal Padre ha scelto la via dell’umiltà e dell’annientamento; per mezzo dell’ubbidienza assoluta e perfetta alla Volontà del Padre da Lui è stato esaltato.

La narrazione della Passione secondo Matteo intende mettere in evidenza il compimento delle Scritture, cioè presentare l'intero avvenimento della Passione come realizzazione delle profezie vetero-testamentarie.  Il continuo riferimento alle Scritture non è soltanto per esplicitare la portata misteriosa del soffrire e morire di Gesù, ma anche e soprattutto per affermare che in Lui si realizza un piano e una volontà divina. La Passione non ha niente di accidentale, ogni minimo particolare era stato previsto e rientra nel disegno di Dio per la salvezza del mondo.

Poi Matteo sottolinea che, sebbene in Gesù si manifesta un piano e una volontà divina testimoniata dalla scrittura, Lui va incontro alla sua passione e morte con piena coscienza di causa e in totale libertà. Così dice ai discepoli: “uno di voi mi tradirà”; a Pietro: “mi rinnegherai tre volte”; “ecco, colui che mi tradisce si avvicina”. 

In quest’ottica del compimento delle Scritture che si capisce il titolo con il quale è interpellato o riconosciuto Gesù: il “Figlio di Dio”. Matteo, nella sua narrazione della passione, lo ricorda con questo nome più volte (27,40.43.54). Colui che soffre e muore è l'innocente Figlio di Dio fatto uomo e lo fa non come conseguenza dei propri peccati, e non per una volontà vendicativa di Dio, ma per la sua libera e amante solidarietà con l'umanità peccatrice. Lui si è messo dalla nostra parte di peccatori prendendo su di sé il peso dell'ingiustizia, della violenza, della cattiveria umana (cf. Is 50,6) e questa solidarietà l’ha portato a morire inchiodato a una croce. Per questo motivo il suo martirio è pegno di guarigione per gli altri; grazie alla sua fedeltà Gesù sarà costituito da Dio e riconosciuto come Signore e Giudice universale.

La passione e morte di Gesù, che meditiamo in questi giorni, è il cammino d’amore e libertà di Gesù che è obbediente al Padre ma anche solidale con l'uomo peccatore. Come Gesù anche noi cristiani dobbiamo essere capaci di donazione e di sacrificio per amore degli altri. Siamo invitati a spogliarci per il bene dell’umanità intera rinunciando alle sicurezze a cui siamo affezionati.

 

Il Discepolo missionario, come l’ha ben detto Papa Francesco è colui che, sull’esempio del Centurione, si lascia stupire dall’amore del Figlio di Dio ed è capace di dire “davvero quest’uomo era Figlio di Dio”. Il Centurione “si è lasciato stupire dall’amore. In che modo aveva visto morire Gesù? Lo ha visto morire amando, e questo lo stupì. Soffriva, era stremato, ma continuava ad amare. Ecco lo stupore davanti a Dio, il quale sa riempire d’amore anche il morire. In questo amore gratuito e inaudito, il centurione, un pagano, trova Dio. Davvero era Figlio di Dio! La sua frase suggella la Passione. Tanti prima di lui nel Vangelo, ammirando Gesù per i suoi miracoli e prodigi, lo avevano riconosciuto Figlio di Dio, ma Cristo stesso li aveva messi a tacere, perché c’era il rischio di fermarsi all’ammirazione mondana, all’idea di un Dio da adorare e temere in quanto potente e terribile. Ora non più, sotto la croce non si può più fraintendere: Dio si è svelato e regna solo con la forza disarmata e disarmante dell’amore. Lasciamo che questo stupore ci pervada, guardiamo il Crocifisso e diciamo anche noi: “Tu sei davvero il Figlio di Dio. Tu sei il mio Dio”.

Gli ultimi articoli

Il cardinale Marengo: «Il grazie per una vita semplice»

26-07-2024 Missione Oggi

Il cardinale Marengo: «Il grazie per una vita semplice»

Il porporato, della congregazione dei Missionari della Consolata, ragiona sugli aspetti positivi e di gratitudine suscitati dall’esperienza missionaria. «Si vede...

Marocco. Momento di Vita a Oujda

26-07-2024 Missione Oggi

Marocco. Momento di Vita a Oujda

Momento di vita" è questa la ricchezzapartire, starci e veder la bellezzadi volti, di sguardi e di sorrisi, di vite...

Giuseppe Allamano Formatore

25-07-2024 Allamano sarà Santo

Giuseppe Allamano Formatore

Benvenuti a questo video dedicato a Giuseppe Allamano, una figura straordinaria nel campo della formazione. Oggi abbiamo il privilegio di...

XVII Domenica del TO / B - “C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci”

24-07-2024 Domenica Missionaria

XVII Domenica del TO / B - “C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci”

IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani 2 Re 4,42-44; Sal 144; Ef 4,1-6; Gv 6,1-15 Nella preghiera della colletta chiediamo...

La piaga del lavoro minorile in Myanmar

24-07-2024 Notizie

La piaga del lavoro minorile in Myanmar

Nella tormentata Nazione del Myanmar, attraversata da un conflitto civile da oltre tre anni, si registra un'esplosione del fenomeno del...

Brasile: la violenza contro i popoli indigeni

24-07-2024 Notizie

Brasile: la violenza contro i popoli indigeni

“Assumere la causa indigena come causa della Chiesa”. Il Consiglio Indigenista Missionario (Cimi) ha presentato, lunedì 22 luglio, presso la sede...

Portogallo: LMC celebrano il loro giubileo d'argento

24-07-2024 Missione Oggi

Portogallo: LMC celebrano il loro giubileo d'argento

I Laici Missionari della Consolata (LMC) del Portogallo si sono radunati questa domenica, 21 luglio, per celebrare il loro 25°...

Significato della canonizzazione del Beato Allamano nel mese di ottobre

22-07-2024 Allamano sarà Santo

Significato della canonizzazione del Beato Allamano nel mese di ottobre

Il 01 luglio 2024, il Santo Padre, Papa Francesco, ha annunciato la data prevista per la canonizzazione del Beato Giuseppe...

IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani

22-07-2024 Notizie

IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani

“Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9) La Chiesa celebra, domenica 28 luglio 2024, la IV Giornata Mondiale dei Nonni e...

onlus

onlus

consolata news 2

 

Contatto

  • Viale Mura Aurelie, 11-13, Roma, Italia
  • +39 06 393 821