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In occasione della solennità dell'Assunta di quest'anno, il 15 agosto prossimo, la comunità cattolica neozelandese, in seguito alle numerose richieste che i vescovi hanno ricevuto in questo periodo, rinnoverà quella dedicazione del Paese a Maria invocandone la protezione per Aotearoa-Nuova Zelanda in tempi internazionali così preoccupanti.
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Un’Ave Maria corale in Piazza San Pietro. A guidarla il Papa, al termine dell’Angelus, per centinaia di morti e migliaia di feriti a causa del terremoto che ha distrutto ieri il sud dell’isola caraibica. Dal Pontefice anche un forte appello alla partecipazione attiva della comunità internazionale.
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Secondo lo studio di Stand.earth e Amazon Watch "Financing destruction in the Amazon", le banche globali stanno finanziando l'estrattivismo nella regione amazzonica iniettando risorse nelle compagnie petrolifere. Per i rappresentanti dei popoli indigeni, è necessario interrompere il flusso di denaro che alimenta la distruzione dell'Amazzonia e sollecitano le banche a smettere di finanziare l'espansione petrolifera in Amazzonia adottando una politica di esclusione per tutta la regione.
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P. Olivier Maire è stato assassinato da una persona che ospitava presso di sé e di cui si prendeva cura” afferma un comunicato firmato da P. Luiz Augusto Stefani, Superiore generale della Compagnia di Maria. P. Maire era stato ordinato sacerdote il 17 giugno 1990. Originario della diocesi di Besançon, dove ancora vivono gli anziani genitori, il padre Olivier Maire aveva vissuto molti anni in Uganda come responsabile della formazione e poi a Roma in qualità di assistente generale della Compagnia di Maria, dal 2005 al 2011. Biblista, appassionato per i Padri della Chiesa e il greco patristico, era anche diplomato in psicologia.
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Ouagadougou (Agenzia Fides) – “Il Paese è sotto choc. È dal 2015 che non accadeva un massacro del genere” dicono all’Agenzia Fides fonti della Nunziatura Apostolica da Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, dove nella notta tra il 4 e il 5 giugno almeno 160 persone sono state massacrate nel villaggio di Solhan, nel nord-est del Paese. “Al momento le notizie sono ancora frammentarie” dicono le fonti di Fides. “Non sappiamo il numero esatto delle vittime, si parla di 160 morti ma potrebbero essere di più, né quale sia il gruppo che ha commesso il massacro”.
Questo episodio è stato ricordato anche da Papa Francesco che nell'angelus del 6 giugno ha detto: "Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime della strage compiuta la notte tra venerdì e sabato in una cittadina del Burkina Faso. Sono vicino ai famigliari e all’intero popolo Burkinabé che sta soffrendo molto a causa di questi ripetuti attacchi. L’Africa ha bisogno di pace e non di violenza!"
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Scuole inagibili o occupate da sfollati e famiglie disperse: sono dati che fotografano la drammatica situazione di smarrimento dei minori nella regione dell'Etiopia dove sette mesi fa si è consumato il conflitto tra esercito e forze locali. Restano malnutrizione diffusa e sacche di scontri armati in zone inaccessibili anche all'Unicef, come spiega da Addis Abeba il responsabile dell'organismo dell'Onu, Michele Servadei
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L’Egitto cerca il sostegno della Cina per migliorare la gestione delle proprie risorse idriche. Il Cairo teme che la Grande diga del rinascimento in costruzione sul Nilo Azzurro in Etiopia, possa portare a ridurre fortemente i flussi idrici necessari al suo sviluppo. Il Parlamento egiziano ha quindi chiesto al governo di avviare una cooperazione con Pechino per aumentare e conservare i livelli idrici disponibili.
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Da un giorno all’altro le città piccole e grandi del continente cambiano volto, nuove case o muri di cinta spuntano in continuazione allargando a dismisura l’impronta urbana. Il colore simbolo di questi nuovi quartieri che fioriscono nelle periferie da Cape Town al Cairo non può che essere il grigio: grigio delle lamiere ondulate ma soprattutto del cemento, vero e proprio protagonista del boom edilizio senza precedenti che sta investendo l’Africa.
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Le serre sulle rive del lago Ziway, nell’Etiopia centrale, sono il più grande centro di produzione di rose del mondo. Lo stabilimento è proprietà della multinazionale olandese Afriflora e occupa una superficie di 650 ettari con una produzione stimata di un miliardo di rose all’anno.
Mons. Francisco Munera Correa è nato a Copacabana (Antioquia, Colombia) il 21 ottobre 1956.
Dopo essere entrato nel Seminario Maggiore dei Missionari della Consolata, ha studiato filosofia al Seminario Arcidiocesano di Bogotà e teologia alla Pontificia Università Javeriana di Bogotà. Ha ottenuto la licenza in Missiologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.
Ordinato sacerdote l'8 agosto 1982 a La Ceja (Antioquia, Colombia).
I suoi principali servizi durante il suo ministero sono stati i
seguenti: Vice-Rettore del Seminario Internazionale dell'Istituto Missionario della Consolata a Bravetta, Roma (1983-1986); Vicario parrocchiale e poi Parroco a Loyangallani, Diocesi di Marsabit, Kenya, in Africa (1988-1992); Rettore del Seminario Internazionale dell'Istituto Missionario della Consolata a Bogotà dal 1993 e dal giugno 1996 al 1998 è stato Vice-Superiore Regionale della IMC in Colombia.
Il 7 dicembre 1998 il Santo Padre Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo titolare di Acque Nouve di Numidia e vicario apostolico di San Vicente-Puerto Leguízamo; è stato ordinato vescovo l'11 febbraio 1999 nella cattedrale di Bogotà.
Il 30 maggio 2919, Papa Francesco lo ha nominato primo vescovo della diocesi di San Vicente del Caguán.
Il 25 marzo 2021, Papa Francesco lo ha nominato arcivescovo dell'arcidiocesi di Cartagena in Colombia. Entrerà in carica il 22 maggio 2021, nella Chiesa Cattedrale.