Marco Roy, nato a Sigmaringen, a nord del lago di Costanza, nel 1578, laureatosi in filosofia e diritto civile e ecclesiastico, fu abile e celebre avvocato. Entrato nell'Ordine dei Cappuccini, assunse il nome di Fedele, divenne sacerdote e si dedicò alla predicazione, accompagnando la parola con la testimonianza di una vita austera e di intensa preghiera. La Sacra Congregazione di Propaganda Fide lo incaricò di predicare la dottrina cattolica nella Rezia, dove incontrò l'ostilità dei calvinisti. Da questi fu martirizzato, il 24 aprile 1622 a Seewis (Svizzera).
Il beato Giuseppe Allamano lo propose come particolare patrono dell'Istituto, perché primo martire di Propaganda Fide, per essere stato «fedele» di nome e di fatto alla vocazione missionaria. Nel giorno della sua festa, il 24 aprile 1900, da Rivoli, dove trascorreva la convalescenza dopo la grave malattia del gennaio precedente, spedì la lettera «in cui si decideva la fondazione» dell'Istituto (cf. Con! I, 65, 333).
Assieme a questi eventi, con s. Fedele, facciamo memoria dei nostri missionari martiri, che con il sangue hanno testimoniato la loro fedeltà a Cristo e alla Missione.
(Introduzione alla Memoria di S. Fedele di Sigmaringen in IMC - Celebrazioni Liturgiche Proprie, 16)
O Padre,
che al tuo sacerdote San Fedele di Sigmaringen,
ardente di carità,
hai dato la grazia di testimoniare con il sangue
l'annunzio missionario del Vangelo,
per sua intercessione concedi anche a noi
di essere radicati e fondati nell'amore di Cristo,
per conoscere la gloria del Signore risorto.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
Il nostro Istituto deve essere devoto di S. Fedele da Sigmaringen e considerarlo come speciale protettore, insieme con S. Francesco Saverio e S. Pietro Claver. È il primo missionario mandato da “Propaganda Fide” ad evangelizzare la Rezia. Fu anche il primo martire di Propaganda. Un missionario e una missionaria devono sempre essere disposti al martirio; offrirsi
vittima al Signore, disposti a qualsiasi sacrificio.
Per noi c’è un motivo speciale di esserne devoti. Fu infatti nel giorno della sua memoria, 24 aprile 1900, che a Rivoli (Torino), celebrando la Messa in suo onore, deposi sull’altare una lettera indirizzata al nostro arcivescovo, in cui domandavo la parola definitiva per la fondazione dell’Istituto dei missionari e la ricevetti. Se volete, aggiungete la speciale predilezione che ebbi per questo santo fin da chierico; predilezione certamente infusami da Dio in previsione del futuro.
Ricorrete all’intercessione di S. Fedele per ottenere di arricchire la vostra mente con lo studio delle varie discipline e allenare l’animo nella pratica costante di tutte le virtù. Egli vi aiuterà a superare le tentazioni di scoraggiamento e a controllare il giovanile desiderio del ministero. Per essere apostoli occorre prepararsi seriamente e lungamente; occorre quel corredo di cognizioni divine ed umane richieste dai tempi e dalle popolazioni da evangelizzare; occorre avere virtù non comuni ed un eccellente spirito di immolazione.
Preghiamolo e prendiamolo a modello nella virtù che formò la sua caratteristica, cioè la fedeltà alla vocazione. Da giovane studente fu fedele a tutti i doveri cristiani, ugualmente alla sua professione di avvocato e alla voce di Dio che lo chiamava, scegliendo l’umile saio dei Cappuccini. Osservò con somma fedeltà le regole del suo Ordine, prima come semplice frate, poi come superiore. Proposto per la difficile missione in Rezia, obbedì con fedeltà, assolvendo il suo compito fino al martirio.
Ecco perché questo santo viene proposto a voi come modello di vita consacrata e apostolica. Imitatelo nella fedeltà ai vostri doveri presenti e futuri, fedeltà universale, cordiale e semplice. Fedeltà nelle cose grandi e nelle cose piccole, fedeltà a corrispondere alle grazie di Dio e a lasciarvi formare; fedeltà alla regola e ai mezzi che Dio vi dà per riuscire degni missionari e missionarie e ai vostri propositi, fedeltà in tutto, perché come dice la Chiesa nell’orazione della Messa, «anche noi siamo trovati fedeli fino alla morte». Così riceverete il premio promesso da nostro Signore al suo servo: «Bene, servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto» (Mt 25,21).
(Beato Giuseppe Allamano, in Cosi vi Voglio, 268-270)
Padre Buono,
che ami tutte le tue creature
e desideri farne tua dimora,
donaci un cuore che ascolti,
capace di posarsi sul cuore di Cristo
e battere al ritmo della tua Vita.
Signore Gesù, amante della vita,
allargaci il cuore alla tua misura;
raccontaci il tuo desiderio
e compilo nella nostra carne.
Sprigiona in noi le energie
della tua Risurrezione
e contagiaci di vita eterna.
Spirito Santo, ospite atteso,
vieni e mostraci la bellezza di una vita
che appartenga tutta a Cristo.
A te, Maria, Madre sempre presente,
affidiamo il desiderio di Pienezza
che attende di esplodere
dentro il cuore di molti giovani.
Tu che hai accolto l’Inedito,
suscita anche in noi
l’audacia del tuo Sì.
Amen.
Dammi, Signore,
un cuore che ti pensi,
un’anima che ti ami,
una mente che ti contempli,
un intelletto che t’intenda,
una ragione che sempre aderisca
fortemente a te, dolcissimo;
e sapientemente, o Amore sapiente, ti ami.
O vita per cui vivono tutte le cose,
vita che mi doni la vita,
vita che sei la mia vita,
vita per la quale vivo,
senza la quale muoio;
vita per la quale sono risuscitato,
senza la quale sono perduto;
vita per la quale godo,
senza la quale sono tormentato;
vita vitale, dolce e amabile,
vita indimenticabile.
Sant’Agostino
Dio grande e meraviglioso,
molte volte, nelle nostre litanie,
abbiamo detto: «Ascoltaci, Signore»,
senza esserci prima chiesti
se noi abbiamo ascoltato te,
se siamo stati in sintonia
con le tue parole, con i tuoi silenzi.
Vogliamo che tu porga l’orecchio
alla nostra supplica,
senza preoccuparci di correggere
la nostra sordità,
la durezza del nostro cuore.
Interpreta tu, Padre,
la nostra povera preghiera;
ed ogni volta che ci senti ripetere:
Ascoltaci, Signore,
sappi che intendiamo dirti:
Apri il nostro orecchio
ad ascoltare la tua voce.
Apri i nostri occhi
a vedere te ovunque.
Apri le nostre labbra per lodare te.
Donaci un cuore che ascolta te,
Padre di misericordia,
con il Figlio e lo Spirito d’amore:
ascolta Dio, e perdona!
Bernard Häring
Nello spirito della comunione nella missione, condividiamo con voi alcune fotografie della via crucis organizzata dai giovani e un video apparsi sulla pagina della Parrocchia della Consolata di Funda - Angola.
Di seguito il messaggio di pasqua d. P. Luis de Brito:
"A ressurreição de Cristo, é muita responsabilidade para o cristão,
pois se não acontecerem mudanças radicais na nossa vida,
isto é, nas atitudes, comportamentos, que não edificam a família , comunidade, local de trabalho,
então continuas no túmulo."
Pe. Luiz Antonio de Brito, IMC
Proponiamo questa novena dal 11 al 19 marzo.
Ogni giorno possiamo dire una di queste 9 preghiere, una decina di rosario e le litanie di S. Giuseppe.
Ogni preghiera spontanea di ringraziamento è la benvenuta!
Rallegrati Giuseppe, che la grazia divina ha riempito; Il Salvatore ha riposato nelle tue braccia ed è cresciuto sotto i tuoi occhi; tu sei benedetto tra tutti gli uomini e Gesù, il Figlio divino della tua verginale Sposa è benedetto. San Giuseppe, dato come padre al Figlio di Dio, prega per noi nei nostri problemi di famiglia, di salute e di lavoro, fino ai nostri ultimi giorni e degnati di soccorrerci nell'ora della nostra morte.
Come Giuseppe, che possiamo vivere le nostre vite nell'ascolto e nel rispetto dei nostri genitori per fare memoria del nostro creatore al di là delle nostre famiglie umane.
S Giuseppe può essere chiamato il santo dell'incarnazione. Chiediamo a S Giuseppe di essere per noi un modello di uomo e di padre giusto e responsabile, di cui il mondo d'oggi ha molto bisogno per salvare la famiglia.
Che le nostre case possano accogliere Maria e Gesù bambino. Non dobbiamo avere paura di accoglier la sante famiglia alla nostra tavola. S Giuseppe, protettore della famiglia, aiutaci a comprendere il significato della vera paternità.
S Giuseppe davanti all'Annunciazione si iscrive alla scuola dell'accettazione di una totale solitudine umana, per unirsi completamente a Maria. S Giuseppe ci insegna come sia importante di non rompere il legami affettivi e coniugali nella prova. S Giuseppe aiutaci nelle nostre famiglie, a trionfare su qualsiasi solitudine, rivolta e divisione.
S Giuseppe, nell'inquietudine terribile di non essere in grado di offrire un posto per la nascita, riceve nell'obbedienza e nella fiducia il luogo dell'abbandono totale: una mangiatoia. Al di là delle prove, S Giuseppe, insegnaci ad adorare e accogliere Gesù nel nostro cuore.
S Giuseppe, aiutaci a non ripiegarci su noi stessi nelle prove; incoraggiaci ad aprirci alla sola volontà del Padre.
Così, S Giuseppe, custode dell'Agnello di Dio, protettore della santa Famiglia, è diventato per grazia del Padre, il custode della Chiesa. S Giuseppe insegnaci a rispettare la Chiesa, ad essere sempre al lei obbediente, nell' Eucarestia e nella preghiera.
Per l'unione ai Cuori di Gesù e di Maria, siamo in unione fraterna col cuore dolce e giusto di Giuseppe. S Giuseppe, insegnaci a ringraziare per la comunione fraterna nelle nostre famiglie.
Gesù, Maria e Giuseppe pregate per noi al momento della nostra morte. Vi affidiamo particolarmente i nostri antenati e tutta la nostra storia familiare.
"Tu lo chiamerai Gesù" (Mat 1,22)
Signore Dio, nostro Padre, ti ringrazio infinitamente di averci fatto questo dono inestimabile di tuo Figlio Gesù, uomo e Dio. Con gli Angeli, con Maria e Giuseppe con i pastori, ti benedico, ti lodo, ti adoro e ti celebro. Invia su di me il tuo Spirito, perché possa dire e proclamare con il cuore questo Nome che è al di sopra di tutti i nomi. Per questo Potentissimo e Amorevolissimo nome, disperdi le mie tenebre e fai di me un figlio della luce. Lavami da tutte le mie colpe e dammi un cuore nuovo, guarisci le mie ferite per poter amare come tu ami. Liberami dalle mie angosce e dammi la tua pace. Asciuga tutte le mie lacrime e che la gioia dello Spirito mi abiti. Dammi il dono supremo della Presenza del Padre. Gloria e lode a te, Signore Gesù! Amen!
Signore pietà,
Cristo pietà,
Signore pietà,
Cristo ascoltaci,
Cristo esaudiscici
Padre celeste che sei Dio, abbi pietà di noi,
Figlio Redentore che sei Dio, abbi pietà di noi,
Spirito Santo che sei Dio, abbi pietà di noi,
Santa Trinità che sei un solo Dio, abbi pietà di noi
Santa Maria prega per noi,
San Giuseppe prega per noi,
Onore della casa di Davide, prega per noi
Gloria dei Patriarchi, prega per noi,
Sposo della Madre di Dio, prega per noi
Custode purissimo della Vergine, prega per noi,
Nutrizio del Figlio di Dio, prega per noi
Solerte difensore di Cristo, prega per noi
Capo della Santa Famiglia, prega per noi
O Giuseppe giustissimo, prega per noi,
O Giuseppe castissimo, prega per noi
O Giuseppe prudentissimo, prega per noi
O Giuseppe fortissimo, prega per noi
O Giuseppe fedelissimo, prega per noi
O Giuseppe obbedientissimo, prega per noi
Specchio di pazienza, prega per noi
Amante della povertà, prega per noi
Esempio agli operai, prega per noi
Onore della vita domestica, prega per noi
Custode dei vergini, prega per noi
Sostegno delle famiglie, prega per noi
Conforto dei sofferenti, prega per noi
Speranza degli infermi, prega per noi
Patrono dei moribondi, prega per noi
Terrore dei demoni, prega per noi
Protettore della Santa Chiesa, prega per noi
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci o Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, esaudiscici o Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi
Preghiamo: Signore la Tua divina Provvidenza ha scelto San Giuseppe per essere lo sposo della Tua Santa Madre. Fai che mettendoci sotto la Sua protezione, meritiamo di averlo come intercessore in cielo. Tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo, Dio per i secoli dei secoli. Amen
Avec la fête de notre Fondateur, Bienheureux Joseph Allamano nous mettons fin à la VIII Conférence Régionale de la RDC.
Pratiquement, la totalité de nos confrères ont participé avec joie dans ces jours de rencontre, de fraternité et de réflexion, qui ont commencé par la retraite dirigée par le p. Giacomo Mazzotti.
Nous avons eu la joie de compter avec la participation du P. Général, le P. Vice-Général et le P. Conseiller pour le Continent Africain, qui nous ont encouragé à reprende avec courage renouvelé le chemin de la vie réligieuse et de la mission "ad gentes".
Merci, pères, pour votre fraternité.
La Conférence s'est deroulée au sein de la nouvelle maison régionale. Vous tous êtes invités à venir et voir.
Merci de vos prières et heureuse fête du Fondateur.