Conversione e perdono: sono le due chiavi per comprendere il prezioso servizio che compiono i Missionari della Misericordia che in questi giorni vivono il loro Giubileo (28-30 marzo 2025). A evidenziarlo è Papa Francesco in un messaggio datato 19 marzo, Solennità di San Giuseppe, firmato dal Policlinico Gemelli. Il testo è stato letto da monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, che ha presieduto la preghiera del Rosario presso la Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani.

Pubblichiamo di seguito il Messaggio del Santo Padre

“Cari fratelli, avrei voluto incontrarvi in occasione del vostro pellegrinaggio giubilare ed esprimere di persona a voi, Missionari della Misericordia, la mia gratitudine e il mio incoraggiamento. 

Vi ringrazio, perché con il vostro servizio date testimonianza del volto paterno di Dio, infinitamente grande nell’amore, che chiama tutti alla conversione e ci rinnova sempre con il suo perdono. Conversione e perdono sono le due carezze con le quali il Signore terge ogni lacrima dai nostri occhi; sono le mani con le quali la Chiesa abbraccia noi peccatori; sono i piedi sui quali camminare nel nostro pellegrinaggio terreno. Gesù, il Salvatore del mondo, apre per noi la strada che percorriamo insieme, seguendolo con la forza del suo Spirito di pace.

20250330Misericordia3

Pellegrinaggio Giubilare Missionari della Misericordia

Vi incoraggio perciò, nel vostro ministero di confessori, ad essere attenti nell’ascoltare, pronti nell’accogliere e costanti nell’accompagnare coloro che desiderano rinnovare la propria vita e ritornano al Signore. Con la sua misericordia, infatti, Dio ci trasforma interiormente, cambia il nostro cuore: il perdono del Signore è fonte di speranza, perché possiamo sempre contare su di Lui, in qualunque situazione. Dio si è fatto uomo per rivelare al mondo che non ci abbandona mai! Carissimi, vi auguro un pellegrinaggio ricco di frutti. Benedico di cuore il vostro apostolato, chiedendo a Maria Immacolata di vegliare su di voi come Madre di misericordia. E non dimenticatevi, per favore, di pregare per me”.

Roma, Policlinico “Gemelli”, 19 marzo 2025, Solennità di San Giuseppe.

Francesco

Dal 28 al 30 marzo si svolgerà il sesto grande evento giubilare che vedrà la partecipazione dei sacerdoti missionari della misericordia, provenienti da tutto il mondo e accompagnati da familiari e collaboratori. Previsto un messaggio scritto da parte di Francesco che, ancora in convalescenza, non potrà essere presente

Italia, Stati Uniti, Polonia, Brasile, Spagna, Francia, Messico, Germania, Slovacchia, Filippine, Bangladesh, Ucraina, Colombia, India: sono i Paesi da cui provengono i circa 500 missionari della Misericordia che a partire da venerdì, 28 marzo, fino a domenica vivranno il loro Giubileo, il sesto dei grandi eventi in calendario per l'Anno Santo dedicato alla speranza. Francesco, tornato a Casa Santa Marta dopo il ricovero di oltre un mese al Gemelli, non potrà partecipare ma invierà un suo messaggio scritto.

Il numero dei Missionari della Misericordia, il cui ministero particolare è stato istituito dal Papa in occasione dell’Anno Santo straordinario della Misericordia, con la Bolla d’Indizione nel 2015, è in costante aumento e oggi si contano, in tutto il mondo, 1258 sacerdoti istituiti. Ai Missionari, "segno della sollecitudine materna della Chiesa per il Popolo di Dio" (Misericordiae Vultus, n. 18), è stata data la facoltà peculiare di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica.

20250327Giubileo1

Il programma

Il Giubileo dei Missionari della Misericordia avrà inizio alle ore 10.00 di venerdì 28 marzo con la preghiera in Aula Paolo VI che aprirà il quarto Incontro mondiale dei Missionari. Il convegno internazionale, a cura del Dicastero per l’Evangelizzazione e che si svolge ogni due anni, avrà come tema centrale "Il perdono come fonte di Speranza" e si articolerà in due sessioni formative. Il primo momento, di carattere teologico, sarà introdotto alle 10.30 da monsignor Rino Fisichella, Pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, mentre nella seconda sessione, a partire dalle 12.00, saranno proposte ai partecipanti alcune linee guida per la loro pastorale.

L’incontro continuerà alle ore 16.00 con la celebrazione della 12.ma edizione della "24 Ore per il Signore" nella Basilica di Sant’Andrea della Valle, riservata ai Missionari. L’iniziativa quaresimale di preghiera e riconciliazione, voluta sempre da Francesco nel 2013, si celebrerà anche in tutte le diocesi del mondo alla vigilia della IV Domenica di Quaresima, tra venerdì 28 e sabato 29 marzo. Per questa edizione, nell’anno giubilare, il Pontefice ha scelto un motto particolarmente significativo: "Sei tu la mia speranza" (Sal 71,5). Lo scopo dell’evento è rimettere al centro della vita della pastorale della Chiesa il sacramento della riconciliazione. Sul sito del Dicastero per l’Evangelizzazione è possibile, per le parrocchie e le comunità cristiane, scaricare gratuitamente il sussidio per la celebrazione comunitaria della liturgia. 

Un Rosario, la messa e il concerto

Sabato 29 marzo i Missionari avranno l’occasione di vivere, tra le ore 9.00 e le 11.00, il loro pellegrinaggio alla Porta Santa della Basilica di San Pietro. A seguire si ritroveranno per la preghiera del Rosario presso la Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani. L’evento giubilare si concluderà domenica 30 marzo con la celebrazione della Messa, presieduta da monsignor Fisichella, presso la Basilica di Sant’Andrea della Valle alle ore 10.00. Nel pomeriggio di domenica, infine, per i Missionari e per chiunque lo desideri, si terrà il quinto dei Concerti dell’Anno Santo per la Rassegna "Il Giubileo è cultura": il concerto sinfonico gratuito "Missa Papae Francisci" in memoria di Ennio Morricone, eseguito dall’Orchestra Roma Sinfonietta, insieme al Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano e il Coro “Claudio Casini” dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata. L’esibizione, diretta dal Maestro Gabriele Bonolis, si terrà alle ore 16 presso la Chiesa dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso.

Fonte: Vatican News

Francesco si è affacciato per la prima volta dall’inizio del ricovero dal balcone del Policlinico, prima di lasciare l’ospedale dove era degente dal 14 febbraio. Saluti, benedizioni e pollici in su verso le 3 mila persone radunate nel piazzale che applaudivano e gridavano il suo nome. Dal Pontefice un saluto alla signora Carmela, 78 anni, con in mano un mazzo di fiori gialli: “È brava!”

“Grazie a tutti!”

Eccolo il Papa, eccolo riapparire ai 3 mila fedeli riuniti dalla mattina nel piazzale del Gemelli che in questi 38 giorni di ricovero ha visto una catena ininterrotta di preghiere per la sua guarigione. Poche parole dal balconcino del quinto piano, il volto provato, le mani sulle ginocchia che si sono alzate per benedire e tirare su i pollici. Un accenno di sorriso nel vedere e sentire questa folla che grida: “Francesco, Francesco!”, “ti vogliamo bene!”, “siamo qui per te!”.

20250323Papa4

 3 mila persone radunate nel piazzale del Policlinico Gemelli applaudivano e gridavano il nomedel Papa. Foto: Jaime C. Patias

Il saluto a Carmela, "la signora dai fiori gialli"

“Grazie a tutti!”, scandisce il Papa con voce flebile. Era previsto un gesto di saluto, ma il Papa ha voluto farsi vedere oltre che sentire. Lo sguardo è andato da una parte all’altra della piazza, poi, come è tipico di lui, si è concentrato su un particolare: la signora Carmela Mancuso, 78 anni, calabrese, in prima fila diretta verso il balconcino, con in mano un mazzo di fiori gialli. È partita dalla Stazione di San Pietro per recarsi al Gemelli. Lo ha fatto quasi ogni giorno da oltre un mese, ma lo ha fatto anche tante volte durante l’udienza generale del mercoledì.

“E vedo questa signora con i fiori gialli! È brava!”

Un applauso, un coro di “W il Papa!”. La stessa Carmela che ha piegato la testa verso il basso tirata giù dal peso delle lacrime. “Non so che dire. Grazie, grazie, grazie, al Signore e al Santo Padre. Non pensavo di essere così ‘vista’”, commenta subito dopo ai media vaticani. “Doveva dare la benedizione e invece ha visto il mio fascio di rose. Gli auguro di guarire subito e tornare come prima tra noi”.

20250323Papa3

Foto: Jaime C. Patias

L'abbraccio della gente

È l’augurio che esprimono infermiere, medici, studenti dell’Università Cattolica riuniti nel cortile. Ci sono fedeli di diverse nazionalità, la Cooperativa Auxilium che ha innalzato prima delle 12 un grande cartellone con le bandiere di tutto il mondo e un appello per la pace. C’è un uomo che ieri ha compiuto 75 anni che esibisce un cartello in cui affida Francesco alla intercessione del suo predecessore Giovanni Paolo II. E c’è un gruppo che da Piazza San Pietro ha imbracciato la croce del Giubileo – quella che viene usata per il pellegrinaggio verso la Porta Santa – ed è arrivata fino al Gemelli: “È importante essere qui”. Ci sono Emanuela e Adam, con i loro tre figli, che dopo la Messa “qui vicino” hanno voluto portare i bambini a salutare Francesco: “Abbiamo pregato ogni giorno a tavola per lui, era giusto che lo vedessero”, dice il papà.

Poi c’è lei, suor Geneviéve Jeanningros, la religiosa angelo del Luna Park di Ostia, impegnata per la pastorale di rom e sinti ma anche di omosessuali e persone transgender. Una vecchia conoscenza del Papa (la “enfant terrible”, la chiama lui) che va a salutare ogni mercoledì all’udienza in Piazza San Pietro o in Aula Paolo VI. “Non vedevo l’ora che Francesco si facesse vedere e uscisse”, commenta ai media vaticani. “Non ce la facevamo più. Gli facciamo tanti auguri. Auguri buoni!”.

202523Papa6

I fiori alla Madonna a Santa Maria Maggiore

Subito dopo aver lasciato il balconcino, la folla si è spostata verso l’ingresso del Gemelli per catturare l’uscita del Pontefice nella consueta e ormai nota Fiat 500L bianca. Ancora saluti e cori hanno accompagnato il passaggio del Papa in auto, con i finestrini alzati. La direzione è Santa Maria Maggiore, la basilica che mai una volta – dopo un viaggio internazionale o una operazione e un ricovero – Jorge Mario Bergoglio ha mancato di visitare per pregare la Salus Populi Romani e ringraziarla per la sua protezione. La Sala Stampa della Santa Sede fa sapere che il Papa ha consegnato dei fiori al cardinale Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della Basilica liberiana, da porre ai piedi dell'icona mariana.

20250323Papa

Foto: Jaime C. Patias / Consolata News

Il saluto prima dell'uscita dall'ospedale

Prima di affacciarsi dal balcone dell’ospedale, Papa Francesco ha voluto salutare brevemente il personale e i vertici dell’Università Cattolica e del Policlinico Gemelli: il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, professoressa Elena Beccalli; il presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, dottor Daniele Franco; inoltre il preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, professor Antonio Gasbarrini; il vicepresidente della Fondazione, Giuseppe Fioroni; il direttore generale, Marco Elefanti, l’assistente ecclesiastico generale dell’Università, monsignor Claudio Giuliodori, e il professor Sergio Alfieri, direttore del Dipartimento di Scienze Medico-Chirurgiche del Policlinico e Responsabile dell’equipe medica del Gemelli; il direttore sanitario della Fondazione Policlinico Gemelli, Andrea Cambieri.

Fonte: Vatican New. Pubblicato originalmente in: www.vaticannews.va

20250323Papa7

Prima di rientrare a Casa Santa Marta, dopo la sua uscita dall’ospedale, Papa Francesco è andato a Santa Maria Maggiore e ha consegnato a Sua Eminenza il Cardinale Makrickas dei fiori da porre davanti all’icona della Vergine Salus Populi Romani. Al termine ha fatto rientro in Vaticano. Foto: Holy See Press Office

La Giornata Mondiale del Malato viene celebrata annualmente l’11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes. Ogni tre anni, la celebrazione della Giornata si svolge in forma solenne presso un santuario mariano. A causa del Giubileo 2025, Papa Francesco ha disposto che la celebrazione, che avrebbe dovuto tenersi quest’anno, si terrà invece l’11 febbraio 2026, presso il Santuario Mariano della Virgen de Chapi, di Arequipa, in Perù.

Nel 2025, in cui la Chiesa ci invita a farci “pellegrini di speranza”, per celebrare la Giornata dedicata agli ammalati il Santo Padre ha scelto un passo della Lettera di San Paolo ai Romani, nella quale l’apostolo infonde coraggio alla comunità cristiana di Roma. Il messaggio pontificio è incentrato sul tema "La speranza non delude (Rm 5,5) e ci rende forti nella tribolazione”, con un evidente richiamo al tema giubilare.

La speranza, dunque, messaggio centrale del Giubileo, e insieme l’augurio, del Papa a tutti coloro che soffrono e a coloro che degli infermi si prendono cura. Una speranza che ci rende saldi nelle difficoltà, e offre alimento a quella virtù che è chiamata fortezza ed è - come la speranza – un dono di Dio.

20250211Papa

Un saluto del Papa a medici e personale del Bambin Gesù. Foto: Vatican Media 

Proprio il dono è uno degli aspetti attraverso cui si manifesta la presenza di Dio nella nostra vita. “Mai come nella sofferenza, infatti – si legge nel Messaggio - ci si rende conto che ogni speranza viene dal Signore, e che quindi è prima di tutto un dono da accogliere e da coltivare, rimanendo «fedeli alla fedeltà di Dio» (La speranza è una luce nella notte, 2024).” E un dono è anche la possibilità di camminare accanto al Risorto, che quella sofferenza riempie di senso, per cui anche noi, come i discepoli di Emmaus (cfr Lc 24,13-53) “possiamo condividere con Lui il nostro smarrimento, le nostre preoccupazioni e le nostre delusioni, possiamo ascoltare la sua Parola che ci illumina e infiamma il cuore e riconoscerlo presente nello spezzare del Pane”.

“Cari malati, cari fratelli e sorelle che prestate la vostra assistenza ai sofferenti, in questo Giubileo voi avete più che mai un ruolo speciale. Il vostro camminare insieme, infatti, è un segno per tutti, «un inno alla dignità umana, un canto di speranza» (Bolla Spes non confundit, 11), la cui voce va ben oltre le stanze e i letti dei luoghi di cura in cui vi trovate, stimolando e incoraggiando nella carità «la coralità della società intera» (ibid.), in una armonia a volte difficile da realizzare, ma proprio per questo dolcissima e forte, capace di portare luce e calore là dove più ce n’è bisogno”.

Leggi qui il Messaggio di Francesco in occasione della 33.ma Giornata mondiale del malato.

Le date del Giubileo degli ammalati e dei disabili

Nell’Anno Giubilare 2025 la Chiesa celebrerà la Giornata Mondiale del Malato in forma ordinaria, a livello diocesano, l’11 febbraio, il Giubileo degli Ammalati e del Mondo della Sanità, il 5 e 6 aprile, e il Giubileo delle Persone con Disabilità, il 28 e 29 aprile.

* Ufficio generale per la comunicazione

 

 

 

XI Giornata Mondiale di preghiera e riflessione contro la Tratta di Persone

Nella memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita, donna e suora sudanese vittima di tratta, che si celebra oggi, 8 febbraio, Papa Francesco esorta tutti ad “un grande sforzo” per bandire lo sfruttamento e la tratta di persone, che nascono delle guerre, conflitti, carestie e conseguenze dei cambiamenti climatici. Esorta a guardare ai giovani che in tutto il mondo lottano “con tenacia e amore”, in ascolto delle vittime.

Sin da bambina vittima di tratta, Santa Bakhita è divenuta simbolo universale dell’impegno della Chiesa contro questo terribile fenomeno.

È stato proprio Papa Francesco a voler istituire nel 2015 questa Giornata, affidandone la promozione all’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) e all’Unione dei Superiori Generali (USG) e il coordinamento a Talitha Kum, la rete internazionale anti-tratta che conta più di 6000 suore, amici e partner in tutto il mondo.

 20250208Papa

 Il Papa con alcuni membri della Rete "Talitha Kum" nella casa Santa Marta. Foto: Vatican Media

Pubblichiamo di seguito il Messaggio che il Santo Padre Francesco ha inviato in occasione dell’XI Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone e che quest’anno ha per tema “Ambasciatori di speranza: insieme contro la tratta di persone”.

 Flash-mob a Roma contro la Tratta di Persone

Live streaming Giornata di preghiera e riflessione contro la tratta di persone

* Ufficio per la Comunicazione

 

Gli ultimi articoli

Chi sono i cardinali chiamati ad eleggere il nuovo Papa

29-04-2025 Notizie

Chi sono i cardinali chiamati ad eleggere il nuovo Papa

Attualmente i cardinali sono 252, ma solo 135 sono elettori, perché avendo meno di 80 anni possono votare per eleggere...

eSwatini. Il mio Papa imprevedibile

29-04-2025 I missionari dicono

eSwatini. Il mio Papa imprevedibile

Papa Francesco (1936-2025) tra le braccia del Padre Un giorno di maggio del 2013, dopo che papa Francesco era stato eletto...

Incontro dei Centri di Documentazione Indigeno ed Amazzonico

29-04-2025 Missione Oggi

Incontro dei Centri di Documentazione Indigeno ed Amazzonico

Il 22 e 23 aprile 2025 si sono incontrati a Boa Vista i superiori delle circoscrizioni IMC del continente americano...

Il 7 maggio l’inizio del Conclave

28-04-2025 Notizie

Il 7 maggio l’inizio del Conclave

La data scelta dai cardinali riuniti nella quinta Congregazione generale di oggi “Extra omnes”. La storica formula in latino che segna...

Costa d’Avorio. Francesco, artista della cura

28-04-2025 I missionari dicono

Costa d’Avorio. Francesco, artista della cura

Serenità, sorriso, attenzione all'altro. Ritratto di un papa papà Negli anni del mio servizio di responsabilità come superiore generale nell’Istituto Missioni...

A Santa Maria Maggiore il rito di tumulazione del feretro di Francesco

26-04-2025 Notizie

A Santa Maria Maggiore il rito di tumulazione del feretro di Francesco

Alle ore 13 questo sabato 26 aprile ha avuto inizio il rito, secondo le prescrizioni dell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, presieduto...

“Tutti, tutti, tutti” a dare l’ultimo saluto al Papa di tutti

26-04-2025 Notizie

“Tutti, tutti, tutti” a dare l’ultimo saluto al Papa di tutti

In Piazza San Pietro i funerali di Francesco con la partecipazione di 250 mila persone da tutto il mondo, tra...

II Domenica di Pasqua / C - Pace a voi!

26-04-2025 Domenica Missionaria

II Domenica di Pasqua / C - Pace a voi!

Domenica della Divina Misericordia At 5,12-16; Sal 117; Ap 1,9-11.12-13.17-19; Gv 20,19-31 La liturgia della seconda domenica di Pasqua ci parla dei...

La tomba del Papa sarà in marmo di provenienza ligure, "terra dei suoi nonni"

25-04-2025 Notizie

La tomba del Papa sarà in marmo di provenienza ligure, "terra dei suoi nonni"

L’annuncio del cardinale Makrickas, arciprete coadiutore della Basilica liberiana, ha profondamente commosso l’intera comunità di Cogorno, piccolo borgo affacciato sul...

onlus

onlus

consolata news 2

 

Contatto

  • Viale Mura Aurelie, 11-13, Roma, Italia
  • +39 06 393 821