“Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9)
La Chiesa celebra, domenica 28 luglio 2024, la IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Il tema scelto dal Santo Padre, “Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9), intende sottolineare come la solitudine sia, purtroppo, l’amara compagnia di tanti anziani che, spesso, sono vittime della cultura dello scarto.
Nell’anno di preparazione al Giubileo, che il Santo Padre ha scelto di dedicare alla preghiera, il tema della Giornata è tratto dal Salmo 71 ed è l’invocazione di un anziano che ripercorre la sua storia di amicizia con Dio.
La celebrazione della Giornata, valorizzando i carismi dei nonni e degli anziani e il loro apporto alla vita della Chiesa, vuole favorire l’impegno di ogni comunità ecclesiale nel costruire legami tra le generazioni e nel combattere la solitudine, consapevoli che - come afferma la Scrittura - “Non è bene che l’uomo sia solo” (Gen 2,18).
La Giornata, inoltre, è un'occasione per riflettere sull'importanza delle persone anziane, riconoscendo il loro inestimabile contributo alla società e alla Chiesa. Questo appello riguarda direttamente la Vita Consacrata e anche il nostro Istituto che conta su un buon numero di membri in età avanzata. Tanti missionari, dopo aver donato con generosità la loro vita nella missione, si sono ritirati e adesso hanno bisogno di attenzioni e cure particolari. Come ci ricordava il Superiore Generale, padre James Lengarin, in occasione della Festa del Beato Giuseppe Allamano il 16 febbraio 2024. “Un ricordo speciale va ai nostri missionari anziani e ammalati, che ringraziamo, perché vivono l’amore fraterno, al cuore della nostra Famiglia Missionaria, intercedendo per tutti noi, con la preghiera e la loro sofferenza”.
Nel suo messaggio per la IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, pubblicato il 25 aprile 2024, Papa Francesco ci ricorda che “Dio non abbandona i suoi figli e figlie, mai. Nemmeno quando l’età avanza e le forze declinano, quando i capelli imbiancano e il ruolo sociale viene meno, quando la vita diventa meno produttiva e rischia di sembrare inutile”. Parole di incoraggiamento che fanno considerare la vecchiaia come una benedizione e non come un tempo di inutilità. Dobbiamo valorizzare e onorare le persone anziane, che sono le fondamenta solide su cui costruire il presente e il futuro.
Il Card. Kevin Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, nel commentare il messaggio, ha affermato: "Il Santo Padre sottolinea come – a causa della crisi delle appartenenze comuni e dell'emergere di una mentalità sempre più individualista – la solitudine degli anziani spesso non sia nemmeno percepita come un problema. Ma la Chiesa è chiamata a costruire qualcosa di diverso, a far riscoprire il gusto della fraternità e a costruire legami tra le generazioni".
Un decreto firmato dal cardinale Angelo De Donatis, in occasione della Giornata, la Penitenzieria Apostolica concede “l’indulgenza plenaria alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) ai nonni, agli anziani e a tutti i fedeli che, motivati da vero spirito di penitenza e di carità”, prenderanno parte “alle diverse funzioni che si svolgeranno in tutto il mondo”.
Insieme alla pubblicazione del messaggio, il Dicastero rende disponibile un kit pastorale che è stato inviato alle conferenze episcopali e che è disponibile sul sito www.laityfamilylife.va
"Il kit – spiega il dott. Gleison De Paula Souza, Segretario del Dicastero – è uno strumento a disposizione di ogni comunità ecclesiale per aiutare a vivere una Giornata senza solitudine. Come di consueto, proponiamo di celebrare una messa con gli anziani della comunità e di rendere visita a quelli che vivono più in solitudine. Il nostro desiderio è che, a partire da essa, gli anziani divengano protagonisti in maniera non episodica della vita e della pastorale della Chiesa e che si dedichi loro attenzione ogni giorno dell'anno".
* Con informazione del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita