Fondata nel giugno 1885, i lavori di restauro delle infrastrutture della Missione São José di Boroma in Mozambico sono iniziati nel 2021 e sono durati più di due anni.
In un'intervista rilasciata alla Radio cattolica Pax di Beira, il vescovo di Tete, mons. Diamantino Antunes, IMC, ha spiegato che il ripristino di questa Missione storica è un segno di rivitalizzazione della diocesi, dato il suo contributo all'evangelizzazione e alla formazione umana nel Paese.
(Ascolta l’intervista in portoghese)
La formazione e la promozione umana insieme all'evangelizzazione, continuano ad essere priorità in questo luogo storico. Oltre ai sacerdoti diocesani, nella Missione di Boroma operano le religiose della Comunità di origine brasiliana “Semi della Parola”, che hanno contribuito ai lavori di restauro della chiesa. A Boroma ha sede anche la “Fattoria della Speranza”, che aiuta i giovani a uscire dalla dipendenza da alcol e droga attraverso la comunità terapeutica.
Mons. Diamantino Guapo Antunes, vescovo di Tete, in visita pastorale alla diocesi. Foto: Rogério Maduca, Radio Pax
La Missione di Boroma ospita anche un Santuario dedicato a San Giuseppe, un centro diocesano di spiritualità, un centro di formazione per catechisti, una scuola comunitaria e un museo diocesano.
La diocesi di Tete ha realizzato il restauro della Missione di Boroma dopo aver riabilitato l'ex Seminario di Zobué, ora Santuario. Nel 2024 sono iniziati i lavori di riabilitazione della Missione di San Pedro Cláver de Miruru, nel distretto di Zumbo, e quest'anno è previsto l'inizio dei lavori nella Missione di San Miguel de Chiritse, nel distretto di Macanga, che fu un importante centro di formazione umana e religiosa per la Compagnia di Gesù.
Per il Vescovo di Tete, quest'opera è un segno di valorizzazione del patrimonio storico, culturale e di evangelizzazione della diocesi.
Secondo il vescovo Diamantino Antunes la parrocchia di São José de Boroma si estende attualmente su 950 chilometri quadrati e ha una popolazione di 18.000 abitanti, di cui 6.500 cattolici, organizzati in 14 comunità cristiane.
* Rogério Maduca, Radio Pax in Mozambico. Fonte: www.vaticannews.va
Nel lontano 1926, i missionari della Consolata arrivavano in Mozambico nella missione Milulu, nel distretto di Zumbo, al confine con lo Zambia, oggi territorio della diocesi di Tete eretta nel 1962. La presenza dei figli dell’Allamano in questa missione poi è stata interrotta per lunghi anni.
I nostri missionari sono tornati a Tete soltanto nel 2012 con la nomina di Mons. Ignazio Saure, IMC, come vescovo della diocesi. Nel 2017, Mons. Ignazio Saure è stato nominato arcivescovo di Nampula, e la diocesi di Tete ha avuto il padre Sandro Giancarlo Faedi, IMC, come amministratore diocesano per due anni.
Il 12 maggio 2019, il Signore ha dato al popolo di Tete il suo quinto pastore nella persona di Mons. Diamantino Guapo Antunes, missionario della Consolata, portoghese di origine, che ha scelto come motto per il suo episcopato le parole “Gaudium et spes” (gioia e speranza), un messaggio di grande attualità.
In occasione del quinto anniversario della sua ordinazione episcopale e approfittando della sua visita a Roma, abbiamo intervistato Mons. Diamantino che ci ha parlato del lavoro missionario nella sua diocesi e della situazione nel paese dell'Africa meridionale.
* Padre Jaime C. Patias e Fr. Adolphe Mulengezi, IMC, Segreteria per la Comunicazione.