Introduzione
G. Iniziamo la nostra «veglia della luce» in attesa gioiosa del Signore, luce senza tramonto. Questa veglia è denominata anche lucernario, dall’uso, nella Chiesa primitiva, di accendere le lucerne per tale celebrazione che si svolgeva di notte. Il termine lucernario è carico di tutta la simbologia cristiana della luce. Noi aspettiamo, infatti, e celebriamo Gesù risorto, nostra luce e luce del mondo, Colui che ci conduce dalla tenebre alla luce, dal peccato alla grazia, dalla morte alla vita.
Saluto
C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
C. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi.
T. E con il tuo Spirito.
Lucernario
Inno a Cristo (Fos ilarion)
C. Carissimi, al tramonto del sole, lodiamo il Signore e invochiamo la venuta di Cristo, sole che sorge dall’alto, perché ci doni la grazia della luce eterna. A ogni due strofe cantiamo:
T. O luce radiosa, eterno splendore del Padre, Cristo, Signore immortale!
1L. Giunti al tramonto del sole, e vista la luce della sera, lodiamo il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo Dio.
2L. Si innalzi la lode a tutta la Trinità, dalla creazione, da ogni essere vivente e da ogni persona.
T. O luce radiosa, eterno splendore del Padre, Cristo, Signore immortale!
1L. È giusto che tutte le creature ti lodino in ogni tempo, Figlio di Dio che doni la vita: l’universo ti dà gloria.
2L. Noi ti cantiamo, Gesù, generato da Maria: tu, che sei la luce vera, hai assunto la nostra carne.
T. O luce radiosa, eterno splendore del Padre, Cristo, Signore immortale!
1L. Manda il tuo Spirito nei nostri cuori e invocheremo il Padre; venga la sua grazia come rugiada e sigillo dei doni celesti.
2L. Noi ti cantiamo, Cristo risorto, che hai vinto le tenebre del sepolcro; stella del mattino che precede l’aurora e rischiara la notte come il giorno.
T. O luce radiosa, eterno splendore del Padre, Cristo, Signore immortale!
1L. Resta con noi, Signore, perché il giorno già volge al declino; illumina i nostri occhi e ti riconosceremo guida sicura nel nostro cammino.
2L. La nostra preghiera, Signore, si levi come incenso; le nostre mani alzate, davanti a te, come sacrificio della sera.
T. O luce radiosa, eterno splendore del Padre, Cristo, Signore immortale!
Antico inno della Chiesa di oriente
Proclamazione della Parola
G. La Pasqua di Cristo, «il suo passaggio» da questo mondo al Padre, dalle tenebre del sepolcro alla luce della risurrezione, è il fondamento della fede della Chiesa, la fonte della sua lode, il motivo del suo stupore sempre nuovo. Fin dalle origini, la Chiesa ha attinto la sua forza vitale dalla celebrazione della Pasqua di Cristo, facendo memoria ogni settimana della sua morte e risurrezione nel «giorno del Signore», cioè la domenica. Gli evangelisti, sottolineando che Cristo è risuscitato «il primo giorno della settimana» (Mt 28,1; Mc 16,2-9; Lc 24,1; Gv 20,1-19), giorno della creazione della luce (Gn 1,3-5), proclamano che egli è la luce del mondo e la sua risurrezione dà inizio alla creazione nuova. Giovanni precisa, inoltre, che «otto giorni dopo» la prima apparizione Gesù si fermò in mezzo ai discepoli (20,26), testimoniando, così, che fu il Signore stesso a inaugurare il ritmo settimanale della domenica.
Canto: Ascolterò la tua Parola (A.M. Galliano - D. Semprini, Parla Signore, Paoline)
Dal Vangelo secondo Giovanni(20,19-23.26)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: "Pace a voi!". A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati".
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: "Abbiamo visto il Signore!". Ma egli disse loro: "Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo".
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: "Pace a voi!".
Contemplazione dell’Icona
Canto: O luce radiosa
Preghiera davanti dell’Icona
L. Dolce è la luce del sole
che brilla ai nostri occhi,
ma ancor più dolce è la vista
della tua immagine, o Cristo:
una illumina i nostri sensi,
l’altra i nostri spiriti.
Nel tuo passaggio sulla terra, Verbo di Dio,
hai scacciato con la tua parola ogni malattia;
ma, risalito verso il trono del Padre,
tu guarisci con l’impronta del tuo volto
i nostri mali.
T. O, Cristo, vera luce che illumina e santifica
ogni uomo che viene nel mondo,
risplenda su di noi la luce del tuo volto,
affinché in essa vediamo la luce inaccessibile,
e dirigi i nostri passi nella via dei tuoi precetti,
per le preghiere della tua Madre purissima
e di tutti i santi. Amen.
G. In quest’Anno della fede proclamiamo
con convinzione la nostra fede in Dio,
Padre e Figlio e Spirito Santo
e nell’opera di salvezza
da essi realizzata a nostro favore,
per condurci dalle tenebre alla luce.
Professione di fede: Credo apostolico
Preghiera di intercessione
Fanciulli, ragazzi e giovani propongono all’assemblea le preghiere preparate.
A ogni richiesta si risponde:
T. Signore, nostra luce, illuminaci.
Verso la domenica, giorno del Signore
G. Dal giorno dell’apparizione di Gesù la comunità cristiana non ha mai cessato di riunirsi attorno a Cristo risorto ogni domenica, «giorno del Signore» come lo definisce il libro dell’Apocalisse (1,10). I padri della Chiesa hanno evidenziato che la domenica, primo giorno della settimana, è anche l’ottavo giorno, il giorno nuovo senza tramonto, il giorno dell’eternità di Dio, che segna l’inizio del mondo nuovo inaugurato da Cristo, primogenito dei morti. Alla sera del sabato, le antiche comunità cristiane vegliavano, aspettando il giorno della risurrezione come segno, anticipo dell’incontro definitivo nella luce con il Signore risorto che è venuto, che viene e che verrà. E noi che vegliamo con la stessa speranza, rendiamo lode a tutta la Trinità, per il dono della «luce gioiosa» che è Gesù.
Inno alla luce
C. Luce gioiosa della santa gloria del Padre immortale, celeste, santo, beato, o Gesù Cristo! Giunti al tramonto del sole e vista la luce vespertina, inneggiamo al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, Dio.
T. È cosa degna cantarti in ogni tempo con voci armoniose,
o Figlio di Dio, tu che ci dai la vita:
perciò l’universo proclama la tua gloria.
C. Ti rendiamo grazie, Padre, per Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore:
in lui ci hai illuminati, rivelandoci la luce che non tramonta.
Trascorso questo giorno e giunti all’inizio della notte,
sazi della luce che hai creato per il nostro bene,
noi ti lodiamo e ti glorifichiamo,
per Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
ora che la tua grazia ci concede anche la luce della sera.
A te la gloria, la potenza e l’onore,
al Figlio con lo Spirito Santo, ora e sempre, nei secoli dei secoli.
T. Amen.
Chiesa di oriente
C. O Dio, Padre amorevole e luce che non tramonta, volgi lo sguardo alla tua Chiesa, ammirabile sacramento di salvezza, e compi l’opera predisposta nella tua misericordia: tutto il mondo veda e riconosca che ciò che è distrutto si ricostruisce, ciò che è invecchiato si rinnova e tutto ritorna alla sua integrità, per mezzo del Cristo, che è principio di tutte le cose. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
T. Amen.
Benedizione finale
C. Il Signore vi benedica e vi protegga.
T. Amen.
C. Faccia risplendere il suo volto su di voi e vi doni la sua misericordia.
T. Amen.
C. Rivolga su di voi il suo sguardo e vi doni la sua pace.
T. Amen.
C. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
T. Amen.
Canto: Vivi con noi la festa (F. Buttazzo, Alla tua festa, Paoline)
(Cantato da fanciulli e ragazzi, gli adulti si uniscono, cantando il ritornello)
Fonte: Testo tratto da Catechisti Parrocchiali n. 4, Aprile 2013
La reciterai con la comune corona del rosario nel modo seguente: prima reciterai il PADRE NOSTRO, l’AVE MARIA ed il CREDO; poi sui grani del PADRE NOSTRO, dirai le parole seguenti:
Eterno Padre, Ti offro il Corpo e il Sangue,
l’Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero. Sui grani delle AVE MARIA reciterai le parole seguenti:
Per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero.
Infine reciterai tre volte queste parole: Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi pietà di noi e del mondo intero” (Diario, 476).
Litanie alla Divina Misericordia
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
Cristo esaudiscici
Padre del cielo, Dio
abbi pietà di noi
Figlio Redentore del mondo che sei Dio
abbi pietà di noi
Spirito Santo, Dio
abbi pietà di noi
Santa Trinità unico Dio
abbi pietà di noi
Misericordia di Dio, che scaturisci dal seno del Padre,
confido/confidiamo in Te
Misericordia di Dio, massimo attributo della Divinità,
confido/confidiamo in Te
Misericordia di Dio, mistero incomprensibile,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, sorgente che emani dal mistero della Trinità,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che nessuna mente né angelica né umana può scrutare,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, da cui proviene ogni vita e felicità,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, sublime più dei cieli,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, sorgente di stupende meraviglie,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che abbracci tutto l’universo,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che scendi al mondo nella persona del Verbo Incarnato,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che scorresti dalla ferita aperta del Cuore di Gesù,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, racchiusa nel cuore di Gesù per noi e soprattutto per i peccatori,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, imperscrutabile nell’istituzione dell’Eucaristia,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che fondasti la santa Chiesa,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che istituisti il Sacramento del Battesimo,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che ci giustifichi attraverso Gesù Cristo,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che per tutta la vita ci accompagni,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che ci abbracci specialmente nell’ora della morte,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che ci doni la vita immortalè,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che ci segui in ogni istante della nostra esistenza,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che converti i peccatori induriti,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che ci proteggi dal fuoco dell’inferno,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, meraviglia per gli Angeli, incomprensibile ai Santi,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, presente in tutti i divini Misteri,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che ci sollevi da ogni miseria,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, sorgente di ogni nostra gioia,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che dal nulla ci chiamasti all’esistenza,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che abbracci tutte le opere nelle Tue mani,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che coroni tutto ciò che esiste ed Esisterà,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, in cui tutti siamo immersi,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, amabile conforto dei cuori disperati,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, in cui i cuori riposano e gli spauriti trovano pace,
confido/confidiamo in Te.
Misericordia di Dio, che ispiri speranza contro ogni speranza,
confido/confidiamo in Te.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
perdonaci, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
ascoltaci o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
PREGHIAMO:
Dio eterno, la cui Misericordia è infinita e in cui il tesoro della compassione è inesauribile, rivolgi a noi uno sguardo di bontà e moltiplica in noi la Tua Misericordia, affinché, nei momenti difficili, non ci perdiamo d’animo e non smarriamo la speranza, ma, con la massima fiducia, ci sottomettiamo alla Tua Santa volontà, la quale è Amore e Misericordia. Amen.
Venerdì Santo Passione del Signore
Via Crucis Presieduta dal Santo Padre Francesco
Colosseo Roma, 3 Aprile 2015
Scarica l'allegato.
L’anafora di Addai e Mari è un’antica preghiera eucaristica cristiana, caratteristica della Chiesa assira d’Oriente.
Attribuita dalla tradizione a Taddeo di Edessa e Mari, discepoli di san Tommaso apostolo e santi del I secolo, risale al III secolo secondo la maggioranza degli studiosi[1].
Ha la peculiarità di non contenere in modo coerente e ad litteram le parole dell’istituzione dell’eucaristia da parte di Gesù Cristo (“Questo è il mio corpo”, “questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza...”). Sono presenti invece “in modo eucologico disseminato, ossia integrate nelle preghiere di rendimento di grazie, di lode e di intercessione”[1]. Si riportano tre passaggi interessanti: “[...] abbiamo ricevuto per tradizione l’esempio che viene da te, rallegrandoci, glorificando, esaltando, facendo memoria e celebrando questo mistero grande e terribile [...] nella memoria del corpo e del sangue del tuo Cristo, che noi offriamo a te sull’altare puro e santo, come tu ci hai insegnato, [...] sacramento vivificante e divino che io posso amministrare al tuo popolo, il gregge del tuo pascolo”.
Nel 2001 la Chiesa cattolica ha riconosciuto la validità dell’anafora di Addai e Mari–sostenuta da una tradizione ininterrotta risalente all’epoca post-apostolica–nel contesto della possibilità di intercomunione, in caso di necessità pastorale, tra i fedeli della Chiesa assira d’Oriente e la Chiesa cattolica caldea.
L’ANAFORA DEGLI APOSTOLI ADDAI E MARI (traduzione di C. Giraudo)
— La grazia del Signore nostro [Gesù Cristo, e l’amore di Dio Padre, e la comunione dello
Spirito Santo sia con tutti noi, ora e in ogni tempo, e nei secoli dei secoli]!
— Amen.
— In alto siano le vostre menti!
— A te [sono], Dio [di Abramo e di Isacco e di Israele, re lodabile].
— L’oblazione a Dio, Signore di tutti, viene offerta!
— È conveniente e giusto.
1. Prefazio
È degno di lode da tutte le nostre bocchee di confessione da tutte le nostre lingueil Nome adorabile e lodabile del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,che creò il mondo nella sua grazia,e i suoi abitanti nella sua pietà,e redense gli uomini nella sua clemenza,e fece una grande grazia ai mortali.La tua grandezza, Signore, adorano mille migliaia di [esseri] superiorie diecimila miriadi di Angeli,le schiere di [esseri] spirituali, ministri di fuoco e di spirito,insieme ai Cherubini e ai Serafini santilodano il tuo Nome,vociferando e lodando [incessantemente,e gridando l’ uno all’ altro e dicendo]:
2. Sanctus
Santo, santo, [santo è il Signore Dio potente;pieni sono il cielo e la terra delle sue lodi.Osanna nei luoghi eccelsi e osanna al Figlio di David!Benedetto colui che viene e verrà nel nome del Signore.Osanna nei luoghi eccelsi!]
3. Post-Sanctus
E con queste potenze celesti ti confessiamo, Signore,anche noi tuoi servi deboli e infermi e miseri,perché facesti a noi una grande grazia che non si può pagare:poiché rivestisti la nostra umanitàper vivificarci attraverso la tua divinità,ed elevasti la nostra oppressione,e rialzasti la nostra caduta,e risuscitasti la nostra mortalità,e rimettesti i nostri debiti,e giustificasti la nostra condizione-di-peccato,e illuminasti la nostra mente,e superasti, Signore nostro e Dio nostro, i nostri avversari,e facesti risplendere la debolezza della nostra natura infermacon le misericordie abbondanti della tua grazia.E per tutti [i tuoi aiuti e le tue grazie verso di noiti rendiamo lode e onore e confessione e adorazione,ora e in ogni tempo, e nei secoli dei secoli. (R/ Amen)].
4. Intercessione unica
Tu, Signore, nelle tue (molte) misericordie,di cui non riusciamo a parlare,fa’ memoria buona di tutti i padri retti e giustiche furono graditi dinanzi a tenella commemorazione del corpo e del sangue del tuo Cristo,che ti offriamo sopra l’ altare puro e santocome tu ci insegnasti;e concedi a noi la tua tranquillità e la tua paceper tutti i giorni del mondo,affinché conoscano tutti gli abitanti della terrache tu sei Dio, il solo vero Padre,e tu mandasti il Signore nostro Gesù Cristo, Figlio tuo e diletto tuo;e lui stesso, Signore nostro e Dio nostro,ci insegnò nel suo vangelo vivificantetutta la purità e santità dei profeti e degli apostoli,e dei martiri e dei confessori,e dei vescovi e dei presbiteri e dei ministri,e di tutti i figli della santa Chiesa cattolica,che furono segnati con il segno (vivo) del battesimo santo.
5. - 6. Anamnesi+QuasiRacconto
E anche noi, Signore, tuoi servi deboli e infermi e miseri,che siamo radunati e stiamo dinanzi a te in questo momento,abbiamo ricevuto nella tradizione la figura che viene da te,giacché ci allietiamo e lodiamo,ed esaltiamo e commemoriamo e celebriamo,e facciamo questo mistero grande e tremendodella passione e morte e risurrezione del Signore nostro Gesù Cristo.
7. Epiclesi sulle oblate
Venga, Signore, lo Spirito tuo santo,e riposi sopra questa oblazione dei tuoi servi,e la benedica e la santifichi,
8. Epiclesi sui comunicanti
affinché sia per noi, Signore,per l’espiazione dei debiti e per la remissione dei peccati,e per la grande speranza della risurrezione dai morti,e per la vita nuova nel regno dei cielicon tutti coloro che furono graditi dinanzi a te.
9. Dossologia epicletica
E per tutta la tua economia mirabile verso di noi ti confessiamo e ti lodiamo incessantemente,nella tua Chiesa redenta nel sangue prezioso del tuo Cristo,con bocche aperte e a volti scoperti,rendendo [lode e onore e confessione e adorazioneal Nome tuo vivo e santo e vivificante,ora e in ogni tempo, e nei secoli dei secoli].Amen!
Fonte: http://it.wikipedia.org/
La solitudine e l’emarginazione
Per entrare nella preghiera
Volto dell’uomo, trafitto dal dolore
Volto di Dio, traboccante di compassione.
Volto dell’uomo, umiliato e schernito
Volto di Dio, di perdono e di pietà.
Volto dell’uomo, abbrutito e sfigurato
Volto di Dio, di vittoria e libertà.
Volto dell’uomo, disperato e addolorato
Volto di Dio, di pace e amore.
Presidente
Il Signore che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi.
E con il tuo spirito.
Silenzio.
ORAZIONE
Preghiamo.
O Padre, che hai glorificato tuo Figlio Gesù Cristo
nella sua beata passione e lo hai costituito Signore
nella sua risurrezione dai morti,
donaci di poter contemplare nel suo Volto glorioso
il volto ferito di ogni uomo sulla terra.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
DAVANTI AL TUO VOLTO
Presentiamo al Signore le sofferenze dell’umanità
MONIZIONE
Preghiamo insieme e diciamo: Cammina con noi, Signore.
Davanti al tuo Volto portiamo:
– chi si sente abbandonato da tutti, anche dal tuo amore
– i più poveri tra i poveri, senza diritti e senza prospettive
– i ragazzi migranti costretti a crescere da soli
– le donne abbandonate, vittima di violenza e soprusi
– coloro che hanno fatto scelte sbagliate e sono rinchiusi nelle carceri
– chi, a causa della perdita del lavoro o di grandi delusioni, non ha più speranza
– gli anziani lasciati soli da tutti e costretti a vivere reclusi nelle loro case
– coloro che sono schiavi di altri uomini per fini di malavita o di sfruttamento sessuale
– chi è schiavo delle tante forme di dipendenza
– tutti coloro ai quali noi non siamo capaci di pensare.
Preghiamo.
Disponi, o Dio, il nostro cuore all’ascolto della tua parola e fa’ che sia per tutti noi luce nelle tenebre, certezza di fede nel dubbio, fonte inesauribile di consolazione e di speranza. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
IL TUO VOLTO CI PARLA
PRIMA LETTURA Fil 2,5-11 Spogliò se stesso
Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Filippesi.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso, assumendo la condizione di servo, divenendo simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni altro nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami: “Gesù Cristo è il Signore”, a gloria di Dio Padre.
Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.
SALMO 123
Rit. Misericordias Domini in Aeternum cantabo
A te alzo i miei occhi, a te che siedi nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni;
come gli occhi di una schiava,
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.
Pietà di noi, Signore, pietà di noi,
già troppo ci hanno colmato di scherni,
noi siamo troppo sazi di disprezzo.
Troppo sazi noi siamo dello scherno dei gaudenti,
del disprezzo dei superbi.
VANGELO Mt 27,27-31 Salve,Re dei giudei
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Dal Vangelo secondo Matteo
Gloria a te, o Signore.
I soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella destra. Poi inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!». Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello, gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo. Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo.
Preghiera di lode e di ringraziamento
OGNUNO È COME CRISTO
Ti ringrazio, Signore, perché non sono solo: non porto da solo la miseria, l’incredulità e il vuoto interiore. Quando le mie possibilità sono esaurite trovo la misteriosa realtà della tua chiesa. Quando, esasperato, cerco conforto mi vieni incontro Tu, nel sofferente. Tu fai di noi, sofferenti, dei consolatori, trasformi le nostre mani imploranti in mani che danno protezione. Nella nostra solitudine sei vicino nel volto di molti fratelli e la tua Chiesa inizia a crescere come un fiore nel deserto. Ti ringrazio, Signore, perché non sono solo: tu permetti ch’io porti il peso degli altri. Ti ringrazio, perché sei presente fin dove arriva una parola di conforto. Incarnato, hai vissuto fra il dolore umano: trasforma noi che soffriamo in tua immagine, perché possiamo essere, come te, vicini ai sofferenti. Aiutaci a rispecchiare il Cristo per chi ti cerca. Ti ringrazio perché siamo tutti membra del tuo corpo. Una parte di te, la tua immagine visibile, la tua chiesa, i tuoi strumenti, la tua mano, la tua bocca.
BENEDIZIONE E CONGEDO
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Il Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
Amen.
Andate e testimoniate e annunciate a tutti la speranza in Cristo risorto.
Rendiamo grazie a Dio.