Suor Luisa Dell’Orto, originaria di Lecco, era “l’angelo dei bambini di strada”. Dopo l’esperienza di missione in Camerun e in Madagascar, la religiosa delle Piccole sorelle del Vangelo di Charles de Foucauld, da oltre 20 anni, si trovava ad Haiti, nella capitale Port au Prince. È stata uccisa la mattina di sabato 25 giugno durante una rapina.
Era la figura di riferimento di Kay Chal, la “Casa di Carlo”, sorta in un sobborgo poverissimo della capitale, grazie ai fondi raccolti dalla Caritas italiana e ricostruita, grazie al suo impegno, dopo il disastroso terremoto del 2010. Il centro è una “casa” per centinaia di bambini del poverissimo quartiere, disseminato da baracche di mattoni e lamiere e viuzze sterrate: «non c’è un solo spazio per i bambini, né per studiare né per giocare - raccontava a Lucia Capuzzi, inviata di Avvenire- Kay Chal è l’unica oasi dove possono incontrarsi, stare insieme, fare i compiti, vivere la loro infanzia troppo spesso rubata o ridotta in catene», sono accolti in uno spazio sicuro, animato anche dai volontari di Caritas Ambrosiana.
«Vengono dopo la scuola, a fare i compiti e sanno che fino alle 17 si studia. Poi facciamo altre attività: dal ballo al basket. E ad organizzare i gruppi sono i nostri ex alunni cresciuti che vogliono restituire quanto hanno ricevuto».
L’aggressione armata, ancora tutta da chiarire, che ha interrotto tragicamente tutto il bene che stava seminando con la sua fondamentale missione, è avvenuta nella mattina di sabato 25 giugno. Gravemente ferita, suor Luisa è stata portata d’urgenza all’ospedale Bernard Mevs, dove si è spenta poco dopo, due giorni prima di compiere 65 anni. La notizia ha sconvolto la comunità di Port au Prince, che ha perso così brutalmente “l’angelo” che sapeva portare loro un sorriso e una speranza.
Suor Luisa, Foto Vatican Media
«Non vanno a cercare i pericoli, ma i segni del Regno di Dio che viene, in mezzo ai poveri, tra coloro che sono importanti solo per Dio e ignorati da tutti.
Amano la vita, non vanno a cercare la morte là dove quattro spiccioli contano più di una santa donna; vanno a seminare parole di Vangelo, perché anche ai Paesi disperati si aprano via di speranza.
Non vanno con programmi e presunzioni, con dottrine e pretese, vanno a offrire amicizia, in nome del Signore, vanno a dire la loro impotenza perseverando nella preghiera.
Non scelgono dove andare, vanno dove sono chiamate dal gemito meno ascoltato, vanno dove sono mandate per diventare preghiera, offerta, amiche, seme che muore per portare frutto.
Così vanno tante donne che percorrono le strade più pericolose del mondo, che abitano le case più indifese. Vanno e non fanno notizia.
La morte di suor Luisa Dell’Orto, piccola sorella del Vangelo, ci lascia straziati e sconcertati, diventa rivelazione del bene che ha compiuto e della vita santa che ha vissuto, diventa dolore e preghiera.
Esprimo a nome della Chiesa Ambrosiana la partecipazione al lutto dei familiari, al ricordo grato e sofferto di quanti l’hanno conosciuta, la certezza che la sua morte, così simile alla morte di Charles de Foucauld, unita alla morte di Gesù possa essere seme di vita nuova per la terra di Haiti e per lei ingresso nella gloria».
Cordial saludo desde Camp-Perrin sur de la República de Haití , nos encontramos bien trabajando fuerte con el objetivo de conocer los procesos de integración de los países latinoamericanos , re descubrir sus implicaciones y potenciar la solidaridad y desarrollo. Conocer las realidad; cultura, social, político y religiosa de los países caribeños con el fin de fortalecer la unidad en la diversidad, y por ultimo descubrir el papel histórico y presente que ha desempeñado la iglesia en el acompañamiento de los pueblos. A la luz de la V conferencia General del Episcopado Latinoamericano reunida en Aparecida Brasil, del 13 al 31 de mayo de 2007, “ Nos sentimos interpelados a discernir los “Signos de los tiempos” a la luz del Espíritu Santo, para ponernos al servicio del Reino , anunciado por Jesús, que vino para que todos tengan vida y para que la tengan en Plenitud” (Jn. 10, 10) Aparecida #33
Después de una semana de muchos trabajo, los miembros del SEPAC (secretariado de la pastoral Afroamericana y Caribeña) provenientes de Brasil, Ecuador, Paraguay, Nicaragua, Cuba, Estados Unidos, Colombia, República Dominicana, Costa Rica, Puerto Rico, México, Panamá y Haití y del CECI (Comisión Episcopal de Cultura e Inculturación), organismo de la Conferencia Episcopal de Haití; reunido en el pueblo de Camp-Perrin Sur de Haití, los días 20 a 27 de Julio de 2015 eligieron al Padre Venanzio Mwangi Munyiri imc. Presidente Continental del SEPAC. Felicitamos a nuestro hermano por el empeño, amor a su vocación y dedicación a evangelizar en medio del pueblo Afro y ahora su aporte en al continente Americano. Es un motivo más de tomar más consciencia y compromiso como Instituto y región de nuestra opción evangelizadora en medio de las comunidades Afros. Que el señor nos siga Bendiciendo.
imc