Parole dell'Allamano
Non tutti potranno effettuare il desiderio di recarsi in Missione, ma tale desiderio dovrebbe essere di tutti i sacerdoti. L’apostolato missionario è il grado superlativo del sacerdozio.
Ogni sacerdote è missionario di natura sua; la vocazione ecclesiastica e quella missionaria non si distinguono essenzialmente; non si richiede che un grande amore di Dio e zelo per le anime.
Guai a noi se non corrispondiamo! Bisogna che stiamo attenti alla grazia di Dio. Il Signore mi chiama oggi, non so se mi chiamerà domani.
Bisogna fare nostre le parole dell’Apostolo: Tutto il faccio per il vangelo!. Noi missionari siamo votati a dare la vita per la salvezza dei fratelli. Dovremmo avere per voto di servire le missioni, anche a costo della vita, essere contenti di morire sulla breccia.
Lo zelo è frutto dell’amore, ma di un amore intenso. Chi ha zelo, ha amore e chi ha amore ha zelo. Se non c'è zelo, non c'è amore.
L’unione di mente e di cuore rende leggera la fatica, fa la forza e ottiene vittoria. Lavorate concordi e Dio benedirà le vostre fatiche.
Uno per tutti e tutti per uno! Questo in una comunità è il più necessario, il primo bene. Dove non c’è questa unione è la rovina. Costi quel che costi, bisogna fare in modo che vi sia l’unione.
Critiche e mormorazioni sono la peste delle comunità. Il giorno in cui incominciassero le critiche vicendevoli, segnerebbe la sterilità delle vostre fatiche e il principio della dissoluzione dell’Istituto.
Bisogna perdonare tante piccolezze che, volere o no, possono accadere. Non giunga mai la sera senza che tutto sia accomodato.