At 2,1-11. Gli Apostoli commuovono il popolo di Gerusalemme. Inoltre provocano una comprensione comune. La differenza culturale non impedisce l’ascolto e nemmeno la fraternità. Anche i discepoli ascoltavano ammirati le parole di Gesù mai udite prima.
Gal 5,16-25. Ricordiamo i frutti dello Spirito. Amore: disponibilità di aiuto incondizionato.
Gioia: serenità per consapevolezza di accompagnamento.
Pace: spirito di armonia e di riconciliazione.
Pazienza: speranza accanita nel ravvedimento.
Gentilezza: capacità di essere comprensivo nonostante.
Bontà: comprensione sempre disposta a condividere.
Fede: pratica di comunione con Dio.
Mansuetudine: ascolto benevolo verticale e orizzontale.
Autocontrollo: capacità di non lasciarsi travolgere.
Gv 15,26-27; 16,12-15. Soffiò su di loro dice il Vangelo. Chiaramente lo Spirito è la presenza costante, illuminatrice, fortificante di Gesù. E uomini ordinari come gli Apostoli si trasformano in testimoni forti e capaci.
Lo Spirito della Risurrezione è trasmesso agli Apostoli in modo multiforme e complementare. Nella Chiesa abbiamo bisogno di tutti per mettere in comune e lavorare assieme in pienezza comunitaria tutti i doni ricevuti secondo la capacità di ognuno. Con Pentecoste finisce anche il corso di formazione per capire tutti i dettagli che la Pasqua racchiude e che sono gli elementi del testamento da ricevere e vivere. Avendo capito la storia della salvezza, conosciamo e riconosciamo Gesù come il Signore. Il nostro discernimento partirà da lui, sempre e come chiave per vedere valutare e attuare. E’ storia che comincia con comunione cristiana, non con legislazione, perché la legge è sempre meticolosa e corre il rischio di formare uomini chiusi, diffidenti, più giudici che animatori. Notiamo sempre che nella misura che aumenta il regolamento diminuisce lo spirito. Manca ricordare che lo Spirito di Gesù non terminò la sua ispirazione alla fine degli Atti degli Apostoli o nella ultima riga dell’Apocalisse. Nemmeno quello che leggiamo nel Nuovo Testamento è tutta l’ispirazione per tutti i secoli e per tutte le culture ed esperienze umane. Fu ispirazione di allora per allora. Se Gesù non fosse stato ridotto a “memoria sacra immutabile” quante parole, quanti insegnamenti, quante aperture, quante iniziative, quante attività e azioni missionarie in più. Ogni generazione, ogni circostanza, ogni avvenimento, ogni tragedia, ogni istanza, ogni persona, ogni famiglia, ogni comunità avrebbe ricevuto non una fotocopia ma un discorso personale, particolareggiato, come risposta giusta per ogni problema particolare, come luogo iniziale e preliminare: primo capitolo della nuova vita, del nuovo cammino e della verità chiara e liberatrice.
Vieni Spirito Santo. Vieni padre dei poveri, riempi i nostri cuori con i tuoi doni e accendi in noi la fiamma del tuo amore. Vieni Spirito creatore facci diventare una terra buona pronta a collaborare per arrivare a raccolti abbondanti. Vieni luce, consolazione e fortezza, fede, speranza , unità e carità.
Facci capire che il sapere non è ancora sapienza. Allontana da noi la noia, la paura di arrischiare, la disperazione. Facci vivere sempre la vita del Signore. Amen.