FESTA DELL’ASSUNTA

Pubblicato in Domenica Missionaria

assunta

La Madre nella gloria

 

Ap 11,19a

12,1-6a.10a-b1 Cor 15,20-26

Lc 1,39-56

Anche la Madonna ebbe a morire, già in precedenza Gesù l’aveva associata a sé nella sua agonia e morte sul Calvario. Dal momento che Cristo è morto, sarebbe difficile sostenere il contrario per la Madre. La Madre non è superiore al Figlio, che ha assunto la morte dandole nuovo significato e trasformandola in strumento di salvezza. Bisognava certo che la parte mortale venisse deposta per rivestirsi di immortalità – per essere partecipe della risurrezione di Cristo, Maria doveva condividerne anzitutto la morte (Giovanni Paolo II).

Il cardinal Anastasio Balestrero: “l’Assunta inaugura il passaggio dei salvati da questo mondo al cielo – nell’Assunta si trovano le risposte ai perché della fede”.

La Madonna è assunta al cielo perché è la Madre di Dio. Il Vangelo racconta come Elisabetta con estrema lucidità e sotto l’impulso dello Spirito Santo esprime tutta la sua meraviglia per la visita della sua parente che ormai riconosce come la madre del Signore: “a che debbo che la Madre del mio Signore venga a me?” (Lc 1,43).

Ben conveniva che il corpo immacolato della Vergine nel quale si formò il corpo divino del Verbo incarnato non vedesse la corruzione del sepolcro. Tutti i privilegi concessi alla Madonna le derivano dall’essere Madre di Dio: “dalla Maternità divina come da misteriosa sorgente, procedono la grazia singolarissima di Maria e la sua dignità suprema dopo quella di Dio” (Pio XI) – tutti i privilegi le derivano dall’essere Madre di Dio, anche quello dell’Assunta.

Maria è stata assunta al cielo perché è l’Immacolata. Quando nel mondo si seppe per la prima volta di Lei, fu presentata ai nostri progenitori come vincitrice di una lotta, e che tiene sotto il piede il serpente schiacciato. Quando la Madonna nacque fu preservata dal peccato originale. Dio non volle che sua Madre fosse neppure per un istante schiava del suo nemico il demonio – per questo la preservò dal peccato originale e dal primo istante della sua vita fu piena di grazia, in misura tale che Dio solo la sorpassa. La morte è entrata nel mondo a causa del peccato, ma Dio volle che l’immacolato corpo di sua Madre rimanesse intatto, e l’associò subito alla risurrezione di Cristo, e lo portò prima degli altri in Paradiso – la morte non poteva esercitare alcun dominio su Maria, perché il peccato non l’aveva neppure sfiorata – “l’ultimo nemico” in Lei era già stato sconfitto fin dal momento della sua Immacolata Concezione.

Maria è assunta perché è la corredentrice del genere umano. Dio ha decretato medesima sorte tra Gesù e Maria nell’opera della nostra salvezza: “generosa socia del Divin Redentore, ha riportato un pieno trionfo sul peccato e sulle sue conseguenze, e alla fine, come supremo coronamento dei suoi privilegi, fu preservata dalla corruzione del sepolcro e, vinta la morte, come già suo Figlio, fu innalzata in anima e corpo alla gloria del cielo dove risplende alla destra del Figlio suo, Re immortale dei secoli” (Pio XII).

Nel pensiero divino Maria è stata la figura e la sintesi della Chiesa. Dio che ci ha predestinati nel suo Figlio, ci ha predestinati anche in Maria, e la sua gloria è la nostra. La sua vittoria sulla morte ci assicura formalmente la nostra risurrezione corporale. Dice un gran devoto di Maria, il Venerabile Olier “ho appreso da nostro Signore che nel giorno dell’Assunzione, egli sposò tutta la Chiesa nella persona della Santissima Vergine, la quale ricevette così tutte le attestazioni di tenerezza che Egli renderà un giorno alla Chiesa tutta intera. Dimodoché questa festa, che è un giorno di ineffabile gioia per Gesù e Maria, è anche un giorno di meravigliosa speranza per tutti i cristiani. Dopo l’Assunzione di Maria in cielo, non c’è più da dubitare sulla nostra futura felicità”.

È vero che san Paolo ci assicura che essendo risorto nostro Signore, noi pure risorgeremo, e che siccome le membra devono essere della stessa condizione del capo che è glorioso, noi tutti parteciperemo della gloria di Gesù Cristo – ma l’Assunzione di Maria ci tocca più da vicino, essendo Maria una semplice creatura come noi, la sua Assunzione ci consente una completa fiducia di salire in cielo con Lei.

È stato rivelato da Dio che Maria è stata Assunta alla fine della sua vita. Pio XII il 1º novembre 1950: “dichiariamo questa verità: l’Immacolata Madre di Dio, e sempre vergine, al temine della sua vita è stata assunta in cielo in corpo ed anima, sia glorificata in eterno”.

Nel suo amore materno chiede a Gesù, ogni tanto, il permesso di comparire qui in terra: nella apparizione a Lourdes il mondo materiale non esisteva più per lei Bernadette e l’anima sua rapita in estasi era immersa nelle delizie della contemplazione.

A Fatima la Madonna chiese la devozione al suo cuore Immacolato – nella prima apparizione è detto che nel risalire al cielo “la luce che la circondava apriva come un sentiero tra la massa degli astri, motivo per cui alcune volte abbiamo detto di avere visto il cielo aprirsi” (Lucia).

A La Salette “la vista della santissima Vergine era di per se stessa un Paradiso compiuto. Aveva in sé tutto ciò che poteva soddisfare, poiché la terra era dimenticata” (Massimino e Melania).

A Guadalupe “aveva il calore di una madre, il suo volto è tutto amore, e ha gli occhi colmi di pietà” (fuan Diego).

Oggi ammiriamo il corpo bellissimo e vivo di Maria – la redenzione in Maria ha riscattato ogni frammento della sua santissima vita: morale, spirituale e anche fisica – e tutto questo non soltanto per la gloria di Lei, ma anche per la nostra gioia e la nostra speranza, come segno e primizia di quanto avverrà anche in noi a suo tempo, quando piacerà al Signore.

Ultima modifica il Giovedì, 05 Febbraio 2015 20:12
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