Il 16 Aprile scorso abbiamo iniziato un nuovo servizio missionario presso la splendida chiesa in stile neogotico del “Corpus Domini” vicino a Porta Pia, nella città di Roma. Il fatto che la chiesa sia dedicata a Gesù Eucaristia lo viviamo come un incoraggiamento da parte del nostro Padre Fondatore che ci ha esortato ad essere “sacramentini” e a fare dell’Eucaristia il punto vitale di riferimento dal quale attingere il fuoco della missione.
In questa chiesa aperta al pubblico, che per molte generazioni (dal 1889) è stata e continua ad essere punto di riferimento nel cammino della fede, momento forte della vita comunitaria è l’adorazione eucaristica quotidiana partecipata assiduamente.
Il mese di maggio lo abbiamo vissuto, in sintonia con la Chiesa nel mondo, all’insegna della devozione mariana e partecipando con la preghiera alla beatificazione di Suor Irene Stefani.
Nel mese di giugno, anche se siamo arrivati da poco tempo, non potevano tralasciare la festa della nostra Patrona, la Vergine Consolata e così l’11 giugno, iniziando la novena, l’icona della Consolata entra per la prima volta nella chiesa del Corpus Domini. La comunità dei fedeli ha accolto con molta gioia e affetto filiale l’immagine della Consolata ammirandone il suo dolce volto.
Le preghiere missionarie e le riflessioni quotidiane sulla consolazione hanno aperto il cuore dei partecipanti allo spirito della missione. Una lampada, simbolo della luce del Vangelo e della fede da testimoniare, con dei nastri che rappresentavano i cinque continenti sono serviti a richiamare l’universalità della missione.
Il 20 giugno abbiamo concelebrato la solenne messa della Consolata. L’assemblea ha partecipato con gioiosa e profonda devozione. I nostri nuovi amici non solo hanno accolto l’icona nella chiesa, ma soprattutto hanno accolto nel loro cuore la Vergine Maria con il dolce titolo di Consolata.
Possa la Vergine Consolata infondere serenità nel cuore di ognuno e consolazione in ogni famiglia nell’affrontare con fede le sfide della vita quotidiana. A Lei, nostra Madre premurosa, e al Beato Padre Fondatore, affidiamo la nostra nuova presenza missionaria nella città e diocesi di Roma.