ASCOLTA
E Gesù: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa". (Mt 16, 17-18. Gv 21, 15-19)
RIFLETTI
«Beato sei, Simone», lo chiama per nome, però «figlio di Giona». Gesù fa l’identikit di questo discepolo. Abbiamo detto che figlio di qualcuno significa uno che si comporta come il padre. Perché Gesù, pur dichiarando beato Simone, perché ha capito che lui è il figlio del Dio vivente, gli aggiunge "tu sei figlio di Giona"? Giona è l’unico dei profeti dell’Antico Testamento che ha fatto esattamente il contrario di quello che Dio gli aveva chiesto. L’unico, non ne esistono altri. A Dio che gli chiede un gesto che porta salvezza ai pagani, risponde con un ostinato rifiuto. Giona è l’unico profeta che anziché fare quello che il Signore gli ha chiesto fa esattamente il contrario. Si convertirà solo in un secondo momento, dopo aver sperimentato lui stesso una salvezza che non meritava, ottenuta grazie al buon cuore di pagani e alla misericordia di madre natura. Per Pietro sarà così. Beato perché sperimentando una salvezza non meritata sul suo radicale fallimento sarà poi in grado di confermare i suoi fratelli nella fede semplice: solo Dio salva! Nonostante le nostre testardaggini ci sarà una nuova e radicale possibilità per noi tutti. In Pietro infatti siamo chiamati tutti ad identificarci: la sua testardaggine è la nostra; il suo agire istintivamente al contrario della logica evangelica ci appartiene; il suo arrendersi alla logica dell’amore ci salva. «Perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato ma il Padre mio, quello che è nei cieli». Quindi Gesù riconosce in Simone un puro di cuore che è riuscito a percepire la sua realtà di Figlio di Dio, ossia non figlio di Davide - uno che togliendo la vita agli altri inaugurerà il regno in nome di Dio - ma colui che dà la propria vita per gli altri, il Dio vivificante, il Dio la cui unica azione nei confronti degli uomini sarà sempre ed esclusivamente quella di comunicare e trasmettere vita. Questa è la perfetta definizione di Dio. Chi è Dio? Dio è colui che comunica vita, continuamente e incessantemente. Colui che è fedele al di à di ogni nostra infedeltà. Colui che ci rende giusti contro ogni nostra ingiustizia. Conoscere Dio, il Dio Padre di Gesù è essere trasformati in Gesù. È questa la pienezza della vita, questo ciò che ci rende pienamente felici. (Un monaco nel Mondo)
Domande
Il passaggio obbligato per giungere alla beatitudine passa per alcune inevitabili tappe. Tra le prime c’è un confronto-scontro con Gesù, il Dio della Buona Notizia che ci invita a cambiare prospettiva a partire dal suo amore. Cosa ho fatto finora per Cristo? Cosa sto facendo in questi giorni?
Cosa farò nell’immediato futuro? Sto rinviando forse troppo delle decisioni che toccano al fondo la mia vita? Ho almeno il coraggio di chiedermi il perché? Mi confronto con la parola di Dio e con un fratello prima di scelte significative?
PREGA
Credevo che avessero ucciso Gesù,
e oggi l'ho visto dare un bacio a un lebbroso.
Credevo che avessero cancellato il suo nome,
e oggi l'ho sentito sulle labbra di un bambino.
Credevo che avessero crocefisso le sue mani pietose,
e oggi l'ho visto medicare una ferita.
Credevo che avessero trafitto i suoi piedi,
e oggi l'ho visto camminare nelle strade dei poveri.
Credevo che l'avessero ammazzato una seconda volta con le bombe,
e oggi l'ho sentito parlare di pace.
Credevo che avessero soffocato la sua voce fraterna,
e oggi l'ho sentito dire:
"Perché, fratello?" a uno che picchiava.
Credevo che Gesù fosse morto nel cuore degli uomini
e seppellito nella dimenticanza,
ma ho capito che Gesù risorge anche oggi
ogni volta che ogni uomo ha pietà di un altro uomo.
(L. Cammaroto)