Foto Omar Medina Films (Pixabay)
ASCOLTA
Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».
Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha... Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono! (Mt 13, 10-12.16-17)
RIFLETTI
Ricordo un episodio. Padre Giovanni Vannucci e don Zeno Saltini, due grandi uomini di Dio, un mistico e un diacono di fuoco, stanno chiacchierando a una finestra del Marianum a Roma. Guardano fuori e sul viale XXX Aprile osservano un ragazzo e una ragazza salire adagio tra i grandi alberi del viale, salgono e si abbracciano, camminano e si baciano. Allora padre Giovanni interrompe ciò che stava dicendo e dice a don Zeno: «Quando tu sarai capace di ringraziare il Signore perché sulla terra ci sono due creature in più che si amano, di ringraziare e di godere perché nel mondo c’è più amore di prima, in quel preciso momento sarai molto avanti nel cammino spirituale».
Noi come avremmo reagito? Ma insomma, un po’ di riservatezza... Quando vediamo dei ragazzi innamorati, non facciamo i sospettosi, i diffidenti: l’innamoramento è un’esperienza mistica allo stato selvaggio, ma dove c’è veramente l’estasi. Dove il tu conta più dell’io. Dove senti affacciarsi eternità. Ogni evento d’amore è sempre decretato dal cielo.
E di fronte a situazioni affettive che chiamiamo irregolari? Giudicarle a partire dalla morale, anziché dalla forza di rivelazione che hanno, vuol dire allontanare quelle persone dalla Chiesa per anni, forse per sempre. Se il cristianesimo è invece qualcosa che ama e canta l’alfabeto della vita, se tu sarai un cristiano così, allora una gioia lucente uscirà da te e andrà sul mondo come una benedizione. (Ermes Ronchi, Le nude domande del Vangelo, San Paolo, pp. 172-174).
Domande
Come guardo le cose che mi accadono a casa, sul lavoro, all’università, in questi giorni? Come guardo le persone che mi stanno accanto? Con la meraviglia di chi contempla con gli occhi di Dio oppure con la lente del giudizio mosso dall’invidia e dalle rivalità?
So riconoscere il bene presente negli altri e l’avanzare del regno di Dio nonostante i tanti segni contrari?
PREGA
La vita è bella Signore,
e voglio coglierla come si colgono i fiori in un mattino di primavera.
Ma so, mio Signore, che il fiore nasce solo alla fine di un lungo inverno,
in cui la morte ha infierito.
Perdonami Signore, se a volte,
non credo abbastanza nella primavera della vita,
perché, troppo spesso,
mi sembra un lungo inverno che non finisce mai di rimpiangere
le sue foglie morte o i suoi fiori scomparsi.
Eppure con tutte le mie forze credo in Te, Signore,
ma urto contro il tuo sepolcro e lo scorgo vuoto.
E quando gli apostoli d'oggi mi dicono
che ti hanno visto vivente sono come San Tommaso,
ho bisogno di vedere e di toccare.
Dammi abbastanza fede, ti supplico, Signore,
per aspettare la Primavera,
e nel momento più duro dell'inverno,
per credere alla Pasqua trionfante
oltre il Venerdì di passione. ...
Signore tu sei risorto!
(Michel Quoist)