È un “sacro vuoto” la libertà dell’Occidente

Pubblicato in Notizie
Vota questo articolo
(0 Voti)
Etichettato sotto

Pubblichiamo un estratto dell’intervento sul mensile "Tracce" di Wael Farouq, docente di Lingua araba all’Università del Cairo e Visiting Professor alla Cattolica di Milano.

 Negli Anni Trenta del Novecento, i giapponesi consideravano l’imperatore Hirohito pari ad un dio che li aveva condotti alla rinascita economica e alla costruzione di una forza militare in grado di dominare vaste regioni del mondo. Dopo la disonorevole sconfitta del Giappone in guerra, l’imperatore mantenne la sua sacralità, ma quest’ultima perse tutto il suo significato, anche perché l’imperatore aveva guidato la sua gente verso la distruzione altrui, prima ancora che alla distruzione del proprio Paese. Fu così che i giapponesi presero a chiamarlo «il sacro nulla» (Patrick Smith, Japan: a Reinterpretation, Knopf Doubleday Publishing Group, 2011). Il «sacro nulla» è l’espressione che meglio descrive i valori della civiltà occidentale di oggi. Sia sul piano pratico che culturale, questi valori sono svuotati del loro significato, sebbene tutti quanti li sacralizzino, come nel caso del valore della libertà. 

Tutto è effimero

Purtroppo, la faccenda non si limita alla fallita esportazione di questi valori all’esterno, ma si estende anche al loro svuotamento di significato all’interno, sul piano intellettuale e pratico. Nella cultura contemporanea l’effimero è diventato centrale. Nulla reca un segno di distinzione, un significato, perché tutto è fugace. L’attenzione della cultura contemporanea si è così spostata dall’essere nel mondo al divenire, o al transitare, nel mondo. Questo è il mondo del transitorio e dell’effimero. Le ideologie sono cadute, ma la paura dell’altro è aumentata. Il nichilismo ha fatto marcia indietro, ma il suo posto è stato occupato da una neutralità passiva verso ogni cosa. Il termine «post», anteposto a ogni parola che indica un aspetto della conoscenza umana (come in post-industriale, post-storico, post-moderno, eccetera), non implica altro  che l’incapacità di attribuire un significato alla condizione umana presente. 
Jürgen Habermas vede in questo una conseguenza dell’esclusione della religione dalla vita pubblica. Ed è vero che tutte le sfide sociali cui dobbiamo far fronte sono fondamentalmente riconducibili all’incapacità di dare alla vita un significato, una fonte del quale è rappresentata proprio dalla religione. 

L’uniformità

I post-modernisti ritengono di aver liberato l’umanità dalla prigionia di binomi intellettuali quali bene-male, presenza-assenza, io-l’altro, ma in realtà sono solo passati dal contrapporre gli elementi di questi binomi al porli sullo stesso piano – e all’incapacità che ne deriva di formulare giudizi, che a sua volta porta all’interruzione di ogni interazione con la realtà e all’uniformizzazione dell’identità individuale e collettiva. 

Il post-modernismo ha combattuto contro l’esclusione dell’altro, il «diverso», operata dal modernismo, ma non ha trovato altra via per farlo che escludere la «diversità», poiché è opinione diffusa che la convivenza pacifica non possa avere successo se non escludendo l’esperienza religiosa ed etica dalla sfera pubblica. Questo, tuttavia, implica l’esclusione della differenza e, quando l’esperienza religiosa è uno degli elementi più importanti dell’identità, l’esclusione della differenza, in realtà, diventa esclusione del sé. 

Ma questa laicità estremista è riuscita a realizzare il proprio obiettivo? 
Non c’è metropoli europea, oggi, che non ospiti una «società parallela», dove vivono gli immigrati musulmani. Tentativi affrettati d’integrare gli immigrati hanno finito solo per rendere i confini culturali e religiosi invisibili nello spazio pubblico. In Francia è stata promulgata una legge che proibisce l’esibizione dei simboli religiosi nello spazio pubblico. Di conseguenza, la Francia è diventata uno Stato la cui Costituzione protegge la differenza e il pluralismo religioso, ma le cui leggi ne criminalizzano l’espressione. 

Gli immigrati

L’esclusione della diversità dallo spazio pubblico ha fatto sì che l’adattamento, e non l’interazione, diventasse il quadro entro il quale s’inscrive la relazione degli immigrati con la loro nuova società. Questo e altri fattori di natura soggettiva, cioè relativi alla cultura degli stessi immigrati, hanno dunque portato alla creazione di società parallele in conflitto con l’ambiente circostante che rimane, per loro, un ambiente alieno, straniero. 

In questo contesto culturale, se qualcuno chiedesse «cos’è la libertà?», la risposta sarebbe: qualsiasi cosa. Ma una libertà che significa qualsiasi cosa non è niente. La libertà vera ha un volto, un nome, dei confini rappresentati dall’esperienza umana, che tuttavia non può essere tale se alla persona si strappano la sua identità, la sua storia, la sua esistenza e il suo scopo. Diverrebbe una forma svuotata di significato e contribuirebbe, assieme alla cultura islamica contemporanea, all’esclusione della persona, della sua esperienza e della sua identità. Nel qual caso, passeremmo dal «sacro nulla» al «nulla è sacro». Infatti, nulla è sacro finché la forma sta al centro e la persona al margine. 

 Nel Corano, come nella Bibbia, Adamo inizia a relazionarsi con il mondo attribuendo un nome alle cose. L’Adamo contemporaneo, invece, perde ogni giorno un pezzo del suo mondo, perché dimentica i nomi delle cose, perché non dà più loro alcun nome, e perché nemmeno gli importa di dar loro un nome. L’uomo, oggi, è diventato un post-Adamo. Mentre per affrontare la sfida dell’oggi abbiamo bisogno come non mai di tornare al senso religioso, all’esperienza personale. Al vero Adamo. 

(Traduzione dall’arabo di Elisa Ferrero)

Altro in questa categoria: La Missione alle Genti è in Asia »

Gli ultimi articoli

V Domenica di Pasqua / B -“Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto…”

24-04-2024 Domenica Missionaria

V Domenica di Pasqua / B -“Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto…”

At 9,26-31Sal 21I Gv 3,18-24Gv 15,1-8 Nell'itinerario pasquale che abbiamo intrapreso, la liturgia di questa quinta domenica ci invita a riflettere...

Leggi tutto

Pastorale Afro: Uno sguardo sincero sulla vita reale della gente

24-04-2024 Missione Oggi

Pastorale Afro: Uno sguardo sincero sulla vita reale della gente

“In Brasile, la Pastorale afro ha mosso i primi passi nel 1988, ma ha ancora bisogno di essere strutturata in...

Leggi tutto

Unione europea. Diritto di asilo negato

23-04-2024 Notizie

Unione europea. Diritto di asilo negato

Approvato il Patto su migrazione e asilo Un nuovo pacchetto di riforme in materia di migrazioni è stato approvato dal...

Leggi tutto

La fondazione dell’Istituto: Un parto lungo dieci anni

22-04-2024 Triennio Allamano

La fondazione dell’Istituto: Un parto lungo dieci anni

Si avvicina il 24 aprile. Ci porta la memoria di S. Fedele da Sigmaringa e l'anniversario della richiesta fatta nel...

Leggi tutto

Padre Matteo Pettinari: “come buon pastore, si è speso per le sue pecore”

21-04-2024 I Nostri Missionari Dicono

Padre Matteo Pettinari: “come buon pastore, si è speso per le sue pecore”

Il missionario della Consolata italiano padre Matteo Pettinari, quarantaduenne, nato a Chiaravalle (Ancona) e cresciuto a Monte San Vito, è...

Leggi tutto

Il "missionario in cammino" padre Rubén López è andato incontro a Dio

21-04-2024 I Nostri Missionari Dicono

Il "missionario in cammino" padre Rubén López è andato incontro a Dio

Il missionario della Consolata padre Rubén Horacio López è morto la mattina del 19 aprile 2024 a Buenos Aires, in...

Leggi tutto

Venezuela: rara malattia continua a uccidere bambini Warao nel Delta Amacuro

19-04-2024 Notizie

Venezuela: rara malattia continua a uccidere bambini Warao nel Delta Amacuro

Il “barcone ospedale” è finalmente arrivato nella comunità di Nabasanuka martedì 16 aprile per assistere a nuovi casi di una...

Leggi tutto

Roraima: nuovi progressi per l'allevamento di bestiame nella Raposa Serra do Sol

17-04-2024 I Nostri Missionari Dicono

Roraima: nuovi progressi per l'allevamento di bestiame nella Raposa Serra do Sol

Il Centro di Formazione e Cultura Indigena presso l'ex Missione IMC di Surumu a Roraima, nord del Brasile, ha ospitato...

Leggi tutto

Ha visto la luce l’ultima fatica di padre Sandro Carminati

17-04-2024 Notizie

Ha visto la luce l’ultima fatica di padre Sandro Carminati

Presenta il libro «Cappuccini bresciani in Rezia» del padre Sandro Carminati, Missionario e studioso scomparso nel 2019 È stato presentato, il...

Leggi tutto

Articoli correlati

onlus

onlus