Dopo la conclusione di un anno accademico, condizionato dalla situazione della pandemia Covid-19, e un periodo di vacanze, la comunità del Seminario Filosofico Antonio Barbero ha iniziato il suo anno formativo lo scorso due ottobre, accogliendo i seminaristi di filosofia che erano tornati dalle vacanze e anche i nuovi seminaristi che stanno per iniziare il tempo di formazione propedeutico.
Responsabili della formazione sono i padri Dido Ambinikosi (Rettore) e Toussaint. E poi i seminaristi siamo 23: cinque al propedeutico, cinque al primo anno di filosofia, sette al secondo anno, tre alla fine della formazione filosofica. Oltre a loro due postulanti in preparazione per il noviziato e un candidato fratello.
Il nostro seminario ha aperto questo anno formativo con due profondi momenti comunitari. Il primo momento sono stati gli esercizi spirituali (dal 4 all'8 ottobre), guidati da padre Olivier Azili, un religioso di San Vincenzo de Paoli. Nelle sue meditazioni, il predicatore ci ha esortato a rinnovare la nostra vita con il Risorto, cioè a fare una continua esperienza di morte e risurrezione con Cristo, in modo da imparare a rinnovare costantemente la nostra vita cristiana e il nostro impegno religioso e missionario, nonostante le sfide quotidiane che affrontiamo. Pertanto, la ricerca permanente di Cristo garantisce fedeltà e costanza nel nostro cammino vocazionale.
Il secondo momento è stata l'elaborazione del nostro progetto di vita comunitaria (dall'11 al 13 ottobre). Per la nostra crescita umana, spirituale, intellettuale e apostolica, ci poniamo l'obiettivo generale: "Lasciarci plasmare dalla misericordia divina per una vita rinnovata e costruire una comunità fraterna".
Con il progetto comunitario e l'inizio dell'anno accademico, intendiamo sfruttare al massimo il tempo che il Signore ci dà per diventare buoni missionari. A questo proposito, ispirandosi a San Paolo (2 Cor 6,1-2), il Beato Giuseppe Allamano ci esorta a considerare ogni anno formativo come un tempo favorevole, un tempo di grazia che non deve passare invano, perché "la grazia della vocazione e il tempo che rimarrete in questa casa per formarvi nelle virtù proprie del sacerdote, del religioso e del missionario, questo è il tempo favorevole, i giorni della salvezza (...). Non dovete aspettare di essere studenti di teologia o di essere professi. Ogni giorno trascorso in questa casa è un tempo favorevole per formarvi nella scienza sacra e in tutte le cose utili al missionario" (VS, pp. 72-73).
Un fruttuoso anno formativo e accademico 2021-2022 a tutti!
*Oscar Onziafane é Studente di filosofia