XXV Domenica del tempo ordinario (Anno B).  Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti

Pubblicato in Domenica Missionaria
Vota questo articolo
(3 Voti)

13DMosorio edcmko

Sap 2,12.17-20;
Gc 3,16-4,3;
Mc 9,30-37.

La prima Lettura, come il Vangelo hanno in comune il tema della passione e morte di nostro Signore. Mentre il libro della Sapienza parla del progetto degli empi che finisce nella morte del servo innocente “mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione. Condanniamolo a una morte infamante”, nel Vangelo, invece, è proprio Gesù che pur parlando della sua passione, contrariamente al progetto degli empi, va oltre alla morte “una volta ucciso dopo tre giorni risorgerà”. Anzi, dà un senso alla sua passione e morte: la salvezza dell’umanità. Mentre egli legge la sua passione in chiave di disponibilità e di amore verso l’umanità, i discepoli, con le loro categorie mondane, discutono, tra di loro, chi è il più grande, per Gesù, il più grande è semplicemente colui il quale si mette al servizio dell’altro.

Il Figlio dell’uomo dev'essere consegnato

Gesù continua il suo percorso missionario e formativo: sta attraversando la Galilea e, nel frattempo, continua ad istruire i suoi discepoli, il contenuto del suo insegnamento è la croce ovvero la sua passione, morte e resurrezione. Si tratta del secondo annuncio. Dice la profezia di Isaia (Is 53,1-10), il Figlio dell’Uomo deve essere consegnato e condannato a morte. Verrà consegnato dagli uomini suoi fratelli, come realizzazione di un malvagio progetto, come è ben stigmatizzato nella prima lettura “mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione. Condanniamolo a una morte infamante”. Gesù legge la sua passione come realizzazione delle Scritture e come realizzazione della sua stessa missione: la salvezza dell’umanità. Come nel primo annuncio, in Mc 8,32, i discepoli lo ascoltano, ma non capiscono ciò che dice a proposito della croce. Però non chiedono chiarimenti, ma discutono tra di loro di tutta un’altra cosa. Il maestro chiede loro di che cosa stavano discutendo ma essi rimangono in silenzio, hanno paura che emerga la loro ignoranza ma soprattutto il loro progetto e la loro mentalità di grandezza terrena. Infatti, per la strada avevano discusso tra loro chi fosse più grande. La domanda che possiamo porci anche noi è perché i discepoli non capivano le parole di Gesù e avevano timore di interrogarlo.

Per Gesù era chiarissimo che la via del Messia doveva passare attraverso la croce e il dono della vita. Per i discepoli, invece, non era chiaro perché, per loro, la morte non poteva essere la via della vittoria. Perciò il Messia doveva essere vittorioso, doveva trionfare, non essere consegnato nelle mani dei nemici. Ecco perché i discepoli non capiscono e non sono neppure d'accordo con il cammino che Gesù ha scelto di seguire: la croce. La croce per loro non è segno di vittoria ma una via di fallimento. Il percorso e l’orizzonte dei discepoli rimane fisso solo sulla croce, sulla morte, mentre quello di Gesù va oltre ed arriva alla resurrezione: “ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà”. I discepoli non riuscivano ad oltrepassare la mentalità mondana che era già presente nella persona di Pietro che, subito dopo il primo annuncio della passione, consigliava Gesù di non accettare il progetto di Dio, ma Gesù fu chiarissimo: “Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”. La stessa mentalità è ben presente anche in questo brano, ma si aggiungono altre due modalità dell’essere umano: la competitività e il desiderio di grandezza. Possiamo anche dire che i discepoli non capiscono la logica di Gesù perché sono versati nella logica mondana caratterizzata appunto dalla competitività e dalla mania di grandezza. Ma per Gesù tutto è ben chiaro: “Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti.”

Che sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti

Mentre Gesù parlava della sua passione per la salvezza dell’umanità, i discepoli indaffarati all’interno della loro logica mondana, discutevano tra loro chi fosse il più grande secondo una mentalità di competitività e di prestigio. Mentre Gesù si preoccupa di essere il Messia Servo, i discepoli, invece, solo pensano a chi è il più grande. Gesù cerca di scendere, di mettersi al servizio, di farsi uguale agli altri, i discepoli, invece, cercano di salire, di essere superiori agli altri, di essere serviti. Sono alla ricerca del prestigio, della grandezza, dell’onore! Per Gesù, il potere deve essere usato non per salire e dominare, ma per scendere e servire. La grandezza consiste dunque nel servire: chi non serve non è grande, non può essere il primo. Per essere primo, deve mettersi nel posto del servizio; deve mettersi al servizio dei piccoli, dei bambini. Ma si sa che una persona che solo pensa a salire e dominare, non può prestare tanta attenzione ai piccoli e ai bambini. Gesù invece dice il contrario: accogliere i bambini, per Lui, il servizio consiste nell’accogliere le persone, soprattutto, gli umili e gli ultimi.

I discepolo missionario è colui che sceglie la strada del servizio caratterizzato dall’accoglienza al più umile. Per il Papa Francesco la strada contro lo spirito del mondo è una sola: l’umiltà. Servire gli altri, scegliere l’ultimo posto, non arrampicarsi.

Gli ultimi articoli

Domenica delle Palme (anno A). Obbedient…

29-03-2023 Domenica Missionaria

Domenica delle Palme (anno A). Obbediente fino alla croce

Is 50, 4-7; Sal 21; Fil 2, 6-11; Mt 26,14 –27,66. La domenica delle Palme o della Passione, inaugura la settimana...

Leggi tutto

Di me sarete testimoni

28-03-2023 Preghiera missionaria

Di me sarete testimoni

LEGGI Agrippa disse a Paolo: "Ti è concesso di parlare a tua difesa". Allora Paolo, fatto cenno con la mano, si...

Leggi tutto

I gesuiti martiri di Chapotera. Al loro …

28-03-2023 Notizie

I gesuiti martiri di Chapotera. Al loro posto fino allo spargimento del sangue

Il 20 novembre 2021, il Santuario di Nossa Senhora da Conceição do Zobuè, nella Diocesi di Tete, in Mozambico, ha...

Leggi tutto

San Giuseppe per i Missionari della Cons…

28-03-2023 Notizie

San Giuseppe per i Missionari della Consolata

Vi propongo S. Giuseppe in particolare come modello di fedeltà e di vita interiore. Egli non ha fatto miracoli, non...

Leggi tutto

Un momento di gratitudine

28-03-2023 Missione Oggi

Un momento di gratitudine

Il 27 novembre 1903 Giuseppe Allamano scrisse una lettera ai missionari in Kenya nella quale dava importanti indicazioni di carattere...

Leggi tutto

La Missione negli Atti degli Apostoli

28-03-2023 Missione Oggi

La Missione negli Atti degli Apostoli

“Nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di...

Leggi tutto

San Oscar Romero e la giornata di preghi…

28-03-2023 I Nostri Missionari Dicono

San Oscar Romero e la giornata di preghiera e digiuno in memoria dei Missionari Martiri

L'arcivescovo, assassinato mentre celebrava la Messa. Oscar Romero, nato a El Salvador nel 1917, fu ordinato sacerdote nel 1942 e nel...

Leggi tutto

Viaggio di solidarietà a Kherson e dint…

28-03-2023 I Nostri Missionari Dicono

Viaggio di solidarietà a Kherson e dintorni

La città di Kherson si trova nel sud del paese. È costruita interamente sulla sponda occidentale del fiume Dnieper che...

Leggi tutto

V Domenica di Quaresima (anno A). Io son…

24-03-2023 Domenica Missionaria

V Domenica di Quaresima (anno A). Io sono la risurrezione e la vita

Ez 37, 12-14;Sal 129;Rm 8, 8-11;Gv 11, 1-45. Le tre letture sono attraversate da un tema unificante: la risurrezione e la...

Leggi tutto

Articoli correlati

onlus

onlus