Letture:
At 2,1-11;
Sal 103;
Gal 5,16-25;
Sequenza;
Gv 15,26-27;16,12-15 - “Il Consolatore… mi renderà testimonianza”.
Canto al Vangelo:
Alleluia, alleluia.
Vieni Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli
E accendi in essi il fuoco del tuo amore.
Due avvenimenti oggi
1. La discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli in preghiera;
2. Termina il tempo pasquale ed inizia il tempo ordinario della Chiesa;
- “Gli apostoli si trovavano tutti insieme in preghiera, con Maria la Madre di Gesù, in attesa della venuta dello Spirito Santo”.
- Lo Spirito Santo discese sulla Vergine Maria, a Nazareth, per l'Incarnazione del Figlio di Dio; il giorno della Pentecoste, il Paraclito fu invece effuso per la formazione del Corpo Mistico di Cristo che è la Chiesa.
La prima discesa avvenne nel silenzio e nel nascondimento; la seconda effusione dello Spirito Santo si verificò invece in modo sensazionale, «come vento che si abbatte impetuoso» (At 2,2) e «come lingue di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro» (v. 3). In ambedue le manifestazioni dello Spirito Santo era presente Maria Santissima, la quale è la Madre di Cristo ed è la Madre della Chiesa.
- Lo Spirito Santo è come la pioggia, dice S. Cirillo: cade da per tutto, sempre uguale a se stessa, ma chi la riceve fiorisce dei suoi fiori e porta i suoi frutti. Lo stesso Spirito fa crescere in ciascuno di noi le virtù secondo il nostro sforzo di diventare buoni, di evitare il male, di supplica al Signore.
- Quando non viviamo per Dio, cerchiamo appigli e appoggi dappertutto, compreso il nostro io, allora barcolliamo, vacilliamo, ondeggiamo di qua e di là, annaspando alla ricerca di altri appigli, ma finché non cerchiamo Lui, saremo sempre barcollanti. Perché abbiamo il cuore vuoto, e quand'è vuoto è facilmente sbatacchiato di qua e di là come una canna sbattuta dal vento. Il cuore è fatto per essere riempito di Dio, tutto il resto, compreso il mio io, non serve a riempirlo. Allora che viene in nostro soccorso lo Spirito Santo che lo riempie di Se stesso e dei suoi doni.
- I sette Doni dello Spirito: Sapienza, Intelletto, Scienza, Consiglio, Fortezza, Pietà, Timor di Dio.
Oltre ai sette Doni, lo Spirito Santo elargisce i carismi che sono propriamente la sua particolare manifestazione, unica e irripetibile. Questi carismi sono diversi in ciascun cristiano e sono dati per l'utilità comune. Sono come delle capacità che devono essere messe al servizio di tutti. Da questo si comprende quanto ogni fratello e ogni sorella sono preziosi agli occhi di Dio, perché da Lui hanno ricevuto una missione particolare da svolgere all'interno della Chiesa.
- I Doni dello Spirito Santo li abbiamo ricevuti con la Cresima, ma sono come dei piccoli semi che devono essere irrigati dalla nostra preghiera per giungere a maturazione. Nella vita dei Santi possiamo vedere il loro pieno sviluppo. Questi sette Doni rimangono in noi se noi rimaniamo in Grazia di Dio.
Spegnimento del cero pasquale:
Fratelli e sorelle, nella notte che ha dato vita al “lietissimo spazio” del tempo Pasquale, di cinquanta giorni e all’accensione del Cero, abbiamo acclamato a Cristo nostra Luce…
Oggi, nel giorno di Pentecoste, al chiudersi del Tempo di Pasqua, il Cero viene spento; perché, dobbiamo essere noi “Luce di Cristo” che si irradia, in mezzo ai fratelli…
Vedremo ancora, nel corso dell’anno liturgico, risplendere la luce del Cero pasquale soprattutto in due importanti momenti del cammino della Chiesa: per la prima Pasqua che vivranno i suoi figli col Battesimo, e per l’ultima Pasqua, quando, con la morte, faranno ingresso nella vera vita.
Preghiamo:
Degnati, o Cristo, dolcissimo nostro Salvatore, di accendere le nostre lampade … Fa che vediamo, contempliamo, desideriamo Te solo, Te solo amiamo, sempre in attesa fervente di Te, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.