Per sempre nella casa del Padre
Canto
Introduzione
G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
G. La comunione e l’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito siano con tutti voi.
T. E con il tuo spirito
G. Una delle cose più belle sono le feste di famiglia: un compleanno, un anniversario, un matrimonio. Anche per un funerale ci si trova, ci si sente uniti, si ha piacere a rivedere parenti e amici, ad ascoltarli, a scambiarci le nostre esperienze, non ci si sente soli, ma una grande famiglia.
Il racconto
L. C’era una volta uno sceicco che viveva felice con la sua famiglia in una piccola oasi del deserto. Un giorno per dimostrare la sua potenza decise di trasformare il deserto in un giardino e si buttò a capofitto in questa impresa. Spese ricchezze incalcolabii chiamando gli esperti più quotati e utilizzando i mezzi più sofisticati ma non riusciva a trasformare il deserto in giardino. La sua famiglia andava male: era sempre teso, nervoso, trattava male, si dimenticava perfino di avere moglie e figli tanto era immerso nel suo progetto. Ma non solo non riusciva, anzi il deserto mangiava sempre più la già piccola oasi. Un giorno stanco e deluso si sedette a riflettere e comprese che questa impresa lo aveva reso pazzo al punto da dimenticare la cosa più preziosa, la sua famiglia. Tornò alla sua tenda, cominciò a giocare con i suoi bambini, a parlare con sua moglie e passò così una serata meravigliosa. Il mattino dopo quando si alzò il deserto era diventato prodigiosamente un giardino.
G. Ascoltiamo ora cosa ci dice Gesù: (Mt. 25,31-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; eroforestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo vedutoaffamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.
Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna".
Professione di fede
G. Bambini, Dio vuole farci abitare sempre insieme a lui, nella sua casa. Noi gli crediamo, ci fidiamo di lui, allora insieme recitiamo il "Credo":
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi, la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne, la vita eterna.
Amen.
Conclusione
G. L'eterno riposo dona loro, o Signore.
T. E splenda ad essi la luce perpetua.
G. Riposino in pace.
T. Amen.
Canto
Una festa senza fine
Il racconto
L. C’era una volta un povero pescatore che pescava quel tanto che bastava per sopravvivere. Un giorno prese un trota e la stava mettendo nella sacca per tornare a casa quando l’animale gli disse: “Se mi rigetterai in acqua, ti prometto che esaudirò in ogni desiderio. L’uomo confuso fece così e tornò alla sua capanna per chiedere consiglio alla moglie, che in un primo tempo lo sgridò per la sua ingenuità poi lo rimandò al fiume sperando che fosse vero. Infatti la trota chiamata si affacciò al pelo dell’acqua e l’uomo chiese di avere al posto della capanna una bella casetta. Tornato a casa trovò tutto nuovo e la moglie che lo sgridava, perchè invece della casetta non aveva chiesto un fattoria. L’uomo tornato al fiume chiese alla trota una fattoria e al ritornò trovò il desiderio esaudito ma la moglie ancora arrabbiata perchè invece della fattoria adesso voleva un palazzo. L’uomo tornò al fiume e chiese un palazzo, ma neppure il palazzo bastava più, la moglie voleva ora una reggia e il titolo di zarina, avuto anche tutto questo la moglie si mise a gridare ancora per chiedere...; ma il marito non volle più ascoltarla, tornò al fiume e richiese alla trota la sua vecchia capanna dove c’era tanta povertà e tanta serenità. Ritornato dove c’era stata la sontuosa reggia trovò la primitiva capanna e sua moglie che lo accolse con un grosso bacio.
G: Ascoltiamo ora come la Parola di Dio descrive le festa che il Signore sta preparando:
(Io, Giovanni,) vidi un nuovo cielo e una nuova terra, - il primo cielo e la prima terra erano spariti e il mare non c'era più, - e vidi venire dal cielo, da parte di Dio, la santa città, la nuova Gerusalemme, ornata come una sposa pronta per andare incontro allo sposo. Una voce forte che veniva dal trono esclamò: "Ecco l'abitazione di Dio fra gli uomini; essi saranno suo popolo ed egli sarà 'Dio con loro'. Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. La morte non ci sarà più. Non ci sarà più né lutto né pianto né dolore. Il mondo di prima è scomparso per sempre". Allora Dio dal suo trono disse: "Ora faccio nuova ogni cosa" (Ap. 21,1-5).
Preghiera
G. Preghiamo per tutti coloro che sono morti e ci hanno lasciato.
L. Accetta, Signore, tutto il bene che hanno fatto quando erano tra noi.
T. Accoglili nella vita eterna.
G. Preghiamo per tutti coloro che sono nel dolore per la morte dei loro cari.
L. Vieni a confortarli, Signore.
T. Il tuo amore renda meno forte il dolore della separazione.
G. Preghiamo per noi e per tutti gli uomini.
L. Fa' crescere in noi l'amore verso i nostri fratelli.
T. Raduna tutti gli uomini nella gioia della risurrezione.
Conclusione
G. L'eterno riposo dona loro, o Signore.
T. E splenda ad essi la luce perpetua.
G. Riposino in pace.
T. Amen.
Per sempre nella casa del Padre
Canto
Introduzione
G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
G. La comunione e l’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito siano con tutti voi.
T. E con il tuo spirito
G. Una delle cose più belle sono le feste di famiglia: un compleanno, un anniversario, un matrimonio. Anche per un funerale ci si trova, ci si sente uniti, si ha piacere a rivedere parenti e amici, ad ascoltarli, a scambiarci le nostre esperienze, non ci si sente soli, ma una grande famiglia.
Il racconto
L. C’era una volta uno sceicco che viveva felice con la sua famiglia in una piccola oasi del deserto. Un giorno per dimostrare la sua potenza decise di trasformare il deserto in un giardino e si buttò a capofitto in questa impresa. Spese ricchezze incalcolabii chiamando gli esperti più quotati e utilizzando i mezzi più sofisticati ma non riusciva a trasformare il deserto in giardino. La sua famiglia andava male: era sempre teso, nervoso, trattava male, si dimenticava perfino di avere moglie e figli tanto era immerso nel suo progetto. Ma non solo non riusciva, anzi il deserto mangiava sempre più la già piccola oasi. Un giorno stanco e deluso si sedette a riflettere e comprese che questa impresa lo aveva reso pazzo al punto da dimenticare la cosa più preziosa, la sua famiglia. Tornò alla sua tenda, cominciò a giocare con i suoi bambini, a parlare con sua moglie e passò così una serata meravigliosa. Il mattino dopo quando si alzò il deserto era diventato prodigiosamente un giardino.
G. Ascoltiamo ora cosa ci dice Gesù: (Mt. 25,31-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; eroforestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo vedutoaffamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.
Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna".
Professione di fede
G. Bambini, Dio vuole farci abitare sempre insieme a lui, nella sua casa. Noi gli crediamo, ci fidiamo di lui, allora insieme recitiamo il "Credo":
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio padre onnipotente;
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi, la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne, la vita eterna.
Amen.
Conclusione
G. L'eterno riposo dona loro, o Signore.
T. E splenda ad essi la luce perpetua.
G. Riposino in pace.
T. Amen.
Canto
Una festa senza fine
Il racconto
L. C’era una volta un povero pescatore che pescava quel tanto che bastava per sopravvivere. Un giorno prese un trota e la stava mettendo nella sacca per tornare a casa quando l’animale gli disse: “Se mi rigetterai in acqua, ti prometto che esaudirò in ogni desiderio. L’uomo confuso fece così e tornò alla sua capanna per chiedere consiglio alla moglie, che in un primo tempo lo sgridò per la sua ingenuità poi lo rimandò al fiume sperando che fosse vero. Infatti la trota chiamata si affacciò al pelo dell’acqua e l’uomo chiese di avere al posto della capanna una bella casetta. Tornato a casa trovò tutto nuovo e la moglie che lo sgridava, perchè invece della casetta non aveva chiesto un fattoria. L’uomo tornato al fiume chiese alla trota una fattoria e al ritornò trovò il desiderio esaudito ma la moglie ancora arrabbiata perchè invece della fattoria adesso voleva un palazzo. L’uomo tornò al fiume e chiese un palazzo, ma neppure il palazzo bastava più, la moglie voleva ora una reggia e il titolo di zarina, avuto anche tutto questo la moglie si mise a gridare ancora per chiedere...; ma il marito non volle più ascoltarla, tornò al fiume e richiese alla trota la sua vecchia capanna dove c’era tanta povertà e tanta serenità. Ritornato dove c’era stata la sontuosa reggia trovò la primitiva capanna e sua moglie che lo accolse con un grosso bacio.
G: Ascoltiamo ora come la Parola di Dio descrive le festa che il Signore sta preparando:
(Io, Giovanni,) vidi un nuovo cielo e una nuova terra, - il primo cielo e la prima terra erano spariti e il mare non c'era più, - e vidi venire dal cielo, da parte di Dio, la santa città, la nuova Gerusalemme, ornata come una sposa pronta per andare incontro allo sposo. Una voce forte che veniva dal trono esclamò: "Ecco l'abitazione di Dio fra gli uomini; essi saranno suo popolo ed egli sarà 'Dio con loro'. Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. La morte non ci sarà più. Non ci sarà più né lutto né pianto né dolore. Il mondo di prima è scomparso per sempre". Allora Dio dal suo trono disse: "Ora faccio nuova ogni cosa" (Ap. 21,1-5).
Preghiera
G. Preghiamo per tutti coloro che sono morti e ci hanno lasciato.
L. Accetta, Signore, tutto il bene che hanno fatto quando erano tra noi.
T. Accoglili nella vita eterna.
G. Preghiamo per tutti coloro che sono nel dolore per la morte dei loro cari.
L. Vieni a confortarli, Signore.
T. Il tuo amore renda meno forte il dolore della separazione.
G. Preghiamo per noi e per tutti gli uomini.
L. Fa' crescere in noi l'amore verso i nostri fratelli.
T. Raduna tutti gli uomini nella gioia della risurrezione.
Conclusione
G. L'eterno riposo dona loro, o Signore.
T. E splenda ad essi la luce perpetua.
G. Riposino in pace.
T. Amen.