«Crediamo che i nostri giorni più belli devono ancora venire»
Nella prospettiva del Giubileo del 2025 dedicato al tema «Pellegrini di speranza» Libreria Editrice Vaticana pubblica due volumi di Papa Francesco per vivere intensamente l’Anno santo. I testi, disponibili da oggi in libreria, racchiudono ciascuno un’introduzione inedita del Papa.
La prima antologia La speranza è una luce nella notte. Meditazioni sulla virtù umile (Libreria Editrice Vaticana, pp. 96, euro 9) propone una riflessione sul senso della speranza cristiana. Il cristiano è uomo più di primavera che di autunno. Sa scorgere i segnali di futuro che stanno fermentando nel travaglio del tempo. Non cede alla disperazione né al cinismo di chi non crede che le cose possano cambiare, in meglio.
Papa Francesco ha deciso di dedicare alla speranza il Giubileo, consapevole che di questa virtù cristiana ha bisogno il mondo di oggi, attanagliato da troppo buio e da sconsiderata violenza. «Crediamo che nell’orizzonte dell’uomo c’è un sole che illumina per sempre» afferma il Pontefice, tratteggiando così un’immagine vivida del perché il credente spera: perché la salvezza di Dio ha un volto, Gesù, morto per tutti e risorto per tutti. «Essere cristiani implica una nuova prospettiva: uno sguardo pieno di speranza» annota il Papa.
In queste pagine, Francesco ci offre riflessioni dense di sapienza e proficue per la vita di ciascuno, con un invito nell’introduzione: «Alleniamoci a riconoscere la speranza. Sapremo allora stupirci di quanto bene esiste nel mondo. E il nostro cuore si illuminerà di speranza. Potremo così essere fari di futuro per chi ci sta intorno».
La seconda antologia La fede è un viaggio. Meditazioni per viandanti e pellegrini (Libreria Editrice Vaticana, pp. 72, euro 8) apre lo sguardo sulla fede che «è una strada da percorre, senza mai perdere la meta», come ricorda spesso Francesco. La fede cristiana è il contrario della staticità. È movimento, ricerca, cammino e anche inquietudine. Papa Francesco, “il Pontefice callejero”, ha più volte spronato ogni credente a non considerarsi mai arrivato nel proprio rapporto con Dio. Occorre sapersi sempre in strada, perché «Gesù è la strada».
Questo testo affronta varie dimensioni del gesto umano del camminare nel suo significato spirituale, nell’ottica del Giubileo che invita tutti i cristiani a essere «Pellegrini di speranza». Camminare è, dunque, metafora e sostanza dell’essere seguaci di quel Signore che ha camminato tutta la vita, cercando senza sosta l’uomo e la donna perduti, e che continua a percorrere le strade del tempo per far sperimentare a ogni persona la tenerezza del Padre: «Percorrete con coraggio e con gioia il cammino con la consapevolezza di essere amati da Gesù».
Nelle prime pagine del libro Papa Francesco ricorda: «Con Dio non siamo mai arrivati, a Dio non siamo mai arrivati: siamo sempre in cammino, sempre rimaniamo alla sua ricerca. Ma proprio questo camminare verso Dio ci offre l’inebriante certezza che Egli ci aspetta per donarci la sua consolazione e la sua grazia».
* Con informazioni di LEV - Dicastero per la Comunicazione.