Il miracolo attribuito al Beato Giuseppe Allamano è avvenuto nella Missione Catrimani, appartenente alla diocesi di Roraima, nel nord del Brasile
In un Concistoro pubblico, il primo luglio 2024, Papa Francesco ha annunciato che la canonizzazione del Beato Giuseppe Allamano, fondatore degli Istituti Missionari della Consolata, si terrà domenica 20 ottobre 2024 a Roma, giornata missionaria Mondiale.
Di fronte a questo annuncio, il vescovo della diocesi di Roraima, mons. Evaristo Pascoal Spengler, ha pubblicato una nota indirizzata al popolo di Dio della sua diocesi e alla famiglia Consolata, in cui esprime la sua gioia per il "lieto annuncio della canonizzazione del Beato Giuseppe Allamano, fondatore dei missionari e delle missionarie della Consolata, presenti nella nostra Chiesa di Roraima dal 1948".
Celebrazione nella cattedrale di Boa Vista, Roraima. Foto: Luis Miguel Modino
Secondo il vescovo, "questo è il Dio misericordioso ancora una volta all'opera nella nostra storia. Dio non si stanca mai di sorprenderci con il suo amore e la sua bontà". Questo miracolo è motivo di gioia per i missionari e le missionarie, ma lo è anche per la chiesa di Roraima "perché si riconosce l’intercessione del Beato Allamano, a favore dell'indigeno Yanomami Sorino, che vive nella nostra diocesi, nella Missione Catrimani, nel territorio indigena del popolo Yanomami di Roraima. La guarigione miracolosa dell'indigeno, in un momento in cui le cure tradizionali e la scienza medica potevano solo attendere la sua morte, è stata il frutto della fervente preghiera delle Missionarie della Consolata, che hanno chiesto aiuto al loro Fondatore, il Beato Giuseppe Allamano, nel primo giorno della novena a lui dedicata".
Mons. Evaristo Spengler ricorda che, "l'indigeno Yanomami Sorino era stato attaccato da un giaguaro che lo aveva gravemente ferito alla testa, aprendogli il cranio. Era il 7 febbraio 1996, primo giorno della novena al Beato Allamano. Fu accudito dalle Missionarie della Consolata che lavoravano nella missione di Catrimani e portato all'ospedale di Boa Vista. Le Missionarie offrirono la novena per questa intenzione e, per intercessione del Padre Fondatore, Sorino recuperò miracolosamente la salute in pochi mesi e vive ancora oggi nella sua comunità indigena".
Assemblea dei giovani delle comunità Yanomami. Foto: Missione Catrimani
Il messaggio ricorda i passi compiuti durante il processo, prima nella fase diocesana, e racconta come si è svolto. Si sottolinea inoltre che "l'annuncio della canonizzazione del Beato Giuseppe Allamano è un momento di gioia per la famiglia Consolata, di consolidamento dell'opzione evangelizzatrice della Missione Catrimani, di conferma della storia dell'alleanza della nostra Diocesi di Roraima con i popoli indigeni e un motivo di benedizione e di speranza per la nostra Diocesi, che celebra 300 anni di evangelizzazione in queste terre di Macunaíma".
Infine, il vescovo di Roraima ha annunciato che "istituiremo una commissione nella nostra diocesi per celebrare il dono della fecondità dell'annuncio del Vangelo tra noi, confermato dal miracolo operato sul nostro fratello Sorino, per intercessione del Beato, fra poco ‘San’ Giuseppe Allamano".
Di seguito il testo integrale della nota del vescovo di Roraima in portoghese
* Padre Luis Miguel Modino, comunicazione della CNBB Norte1.