Casablanca: la forza della tradizione

Immagini della devozione alla Immagini della devozione alla Tutte le foto Renato Zilio
Pubblicato in Notizie
Letto 557 volte
Vota questo articolo
(0 Voti)

Era sbarcata dalla Sicilia a Casablanca, migrante tra i migranti, quasi un secolo fa. La Madonna di Trapani, particolarmente venerata nella sua terra natale, aveva seguito l'avventura dei pescatori siciliani stanziati nella regione. "Per quanto lontano scorra un ruscello non dimentica la sua origine" si ripete in Africa. Per questo, il 15 agosto, festa dell'Assunta,  aveva dato appuntamento come da tradizione alla Chiesa italiana di Cristo Re, Boulevard Abdelmoumen (Casablanca). La serata prevedeva la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo emerito mons. Giovanni d'Ercole, una commovente fiaccolata  e una condivisione conviviale italo-marocchina. 

La statua della Vergine, grandezza naturale, molto delicata e bella, coronata d'oro, tiene tra le braccia un bambino dall'espressione curiosa, dolce e accattivante. I trapanesi, infatti, affascinati dalla sua bellezza vi diranno che non vedrete una Madonna più bella se non in paradiso... Era arrivata per prima nel piazzale ancora vuoto fuori dalla chiesa, sotto gli occhi di TV Trapani in diretta. E subito, come per incanto, i miracoli iniziavano a fiorire tutt'intorno... 

La piazza diveniva, tra gli alberi e le file di banchi, un'originale cattedrale a cielo aperto. La grande bandiera rossa stellata del Marocco e il tricolore italiano si abbracciavano sotto gli occhi di tutti, all'ingresso. Un coro di filippini, poi, appariva per animare la celebrazione e i canti... in italiano. In verità, è sempre una gradita sorpresa ritrovare la propria lingua sulle labbra degli altri! Con voce commossa, Mons. Giovanni ricorda la storia dell'emigrazione e della fede dei siciliani e di tutti coloro che partono –spesso pieni di speranza e di disperazione– per una vita migliore. 

Ma tutto questo –ed è fortemente ricordato questa sera– sotto lo sguardo incoraggiante e materno di Maria "madre universale di tutti" cristiani e musulmani. "La madre rassicura, accompagna, trasmette pace –sottolinea il vescovo– dona coraggio e serenità ad ogni esistenza e alle sue sfide." Poi al termine di una lunga fiaccolata, nel clima di Lourdes, una cascata infinita, interminabile, di "Ave Maria". Ognuno dei presenti mette la sua voce e la sua lingua, chi dal Rwanda, chi dal Libano, dal Congo, dalla Spagna, dalla Francia o da altrove... l’assemblea, in ascolto col fiato sospeso, ripete incessantemente con gioia interiore "Amen". 

Poi, su invito del vescovo,  alcuni lunghissimi istanti di silenzio, per far parlare solo il cuore. Così, si rimane immobili davanti alla statua della Vergine, illuminata nell'oscurità da un incantevole bouquet di candele. Istanti magici. Spesso, si sceglie il silenzio per dire le cose più importanti. Come scrive Kalil Gibran: "C'è qualcosa di più grande e più puro di quello che dice la bocca. Il silenzio illumina l'anima, sussurra ai cuori e li unisce. Il silenzio ci allontana da noi stessi, ci fa navigare nel firmamento dello spirito, ci avvicina al cielo." 

Al termine della preghiera interviene in italiano il Console spagnolo, per dire con commozione come lui stesso  ritrovi in questa festa della Vergine... un sapore di Spagna. Così, si possono immaginare i sentimenti di coloro che ci seguono in diretta da lontano, soprattutto dalla Sicilia, in una serata di preghiera fatta in tutte le lingue del mondo! 

Un grazie, infine, è rivolto a quanti sono venuti dai vari quartieri di Casablanca, agli organizzatori, in particolare ai due appassionati di questa grande tradizione, Francesco e Gilbert, un italiano quest'ultimo diventato il responsabile di tutte le vetture del Re Mohammed VI! Questa sera la chiesa italiana di Casablanca, chiusa da tempo, si è aperta al mondo: è il miracolo più grande di Maria venuta da Trapani. 

Lentamente, dopo una fraterna condivisione di fede e di gioia, ognuno, nel buio della notte, fa ritorno alla sua casa. Ma con sé porta le sfide e le speranze di tutta l'umanità. Anche questo è essere italiani oggi a Casablanca. 

* Renato Zilio è missionario scalabriniano, lavora in Marocco ed è autore di "Dio attende alla frontiera" (ed. EMI)

20230822Zilio2

Gli ultimi articoli

Un cuore vigilante

29-11-2023 Preghiera missionaria

Un cuore vigilante

LEGGI Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato...

Leggi tutto

Prima domenica di Avvento (Anno B). Supp…

29-11-2023 Domenica Missionaria

Prima domenica di Avvento (Anno B). Supplica, stupore e vigilanza

Is 63,16-17.19; 64,2-7;Sal 79; 1Cor 1,3-9;Mc 13,33-37. L’avvento, che cominciamo questa domenica, sono solo quattro settimane per prepararci a ricordare la...

Leggi tutto

10 anni di vita della Repam

29-11-2023 Missione Oggi

10 anni di vita della Repam

La nostra risposta deve essere drastica, intensa e con l'impegno di tutti! (cfr. Laudato Si' 59). La Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica (Repam)...

Leggi tutto

La “Travesía” della Pastorale Afro …

27-11-2023 Notizie

La “Travesía” della Pastorale Afro di Cali

“A nome della mia comunità, Robles, vi ringrazio per averci dato uno spazio così meraviglioso. Abbiamo imparato cose che non...

Leggi tutto

Tremila chilometri a sud della Frontiera

27-11-2023 I Nostri Missionari Dicono

Tremila chilometri a sud della Frontiera

In Messico siamo giunti 15 anni fa con un progetto che era nato come una apertura voluta dal continente America...

Leggi tutto

Domenica XXXIV del Tempo Ordinario (Anno…

22-11-2023 Domenica Missionaria

Domenica XXXIV del Tempo Ordinario (Anno A). Cristo Re

Ez 34,11-12.15-17;Sal 22;1Cor 15,20-26.28;Mt 25,31-46. Il testo del vangelo di oggi fa parte di un lungo discorso escatologico (24,1-25,46) pronunciato da...

Leggi tutto

La risurrezione di Lazzaro

20-11-2023 Preghiera missionaria

La risurrezione di Lazzaro

LEGGI Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betania distava da Gerusalemme meno di tre...

Leggi tutto

In Amazzonia la sinodalità si chiama Mi…

20-11-2023 Missione Oggi

In Amazzonia la sinodalità si chiama Minga

La parola Minga appartenente alle culture indigene andine ed indica una forma di azione collettiva che nasce dall'incontro di diversi...

Leggi tutto

E intanto a Castelnuovo Don Bosco

20-11-2023 I Nostri Missionari Dicono

E intanto a Castelnuovo Don Bosco

Nel pomeriggio di mercoledì 15 novembre, nel Municipio di Castelnuovo Don Bosco, si è tenuto il conferimento della cittadinanza onoraria...

Leggi tutto

Articoli correlati

onlus

onlus