I Missionari della Consolata ci siamo riuniti a Fatima (Portogallo) con giovani provenienti da diversi paesi e continenti nei quali lavoriamo. Questo incontro prepara la Giornata Mondiale della Gioventù che si celebrerà a Lisbona dal 01 al 06 agosto 2023 con il tema "Maria si alzò e andò in fretta" (Lc 1,39) e alla quale parteciperà anche il papa Francesco.
I giovani amici dei Missionari della Consolata che dal 26 luglio sono riuniti nei pressi di questo santuario mariano provengono da Argentina, Colombia, Brasile, Sudafrica e Swatini, Portogallo, Messico e Italia (alcuni studenti professi dei nostri seminari).
La Giornata Mondiale delle Gioventù è stata una bella creazione del papa Giovanni Paolo II. Nel 1984 infatti, decise di organizzare un incontro la Domenica delle Palme, a Roma, per celebrare il Giubileo dei giovani nell'Anno Santo della Redenzione 1983-1984. Erano attesi sessantamila pellegrini, ma all'evento parteciparono 250 mila giovani provenienti da diversi paesi del mondo.
L'esperienza era stata così significativa per tutta la Chiesa che il Santo Padre decise di ripetere la celebrazione l'anno successivo nel 1985. In quell’incontro, 300 mila giovani pellegrini furono distribuiti tra le chiese della città per momenti di preghiera e catechesi, con un incontro finale per tutti, in Piazza San Pietro, con la celebrazione della Messa presieduta dal il Papa.
In quello stesso anno, il papa scrisse un'esortazione apostolica destinata ai giovani e il 20 dicembre di quell’anno annunciò l'istituzione della Giornata Mondiale della Gioventù. "Tutti i giovani devono sentirsi accompagnati dalla Chiesa –diceva– e per questo tutta la Chiesa, in unione con il Successore di Pietro, si sente maggiormente impegnata, a livello mondiale, verso i giovani di oggi, le loro preoccupazioni e richieste, le loro aperture e speranze. Per rispondere ai loro bisogni dobbiamo trasmettere la certezza che è Cristo, la Verità che è Cristo, l'amore che è Cristo, attraverso un adeguato processo di sviluppo”.
La messa di apertura
Il 27 luglio p. Josky Menga, IMC, ha presieduto la celebrazione eucaristica che ha segnato l'inizio di questo evento. La messa è stata animata dal gruppo dei giovani brasiliani che ci hanno aiutato a pregare e a cantare chiedendo al Signore di concederci l'energia necessaria per continuare a servirlo e lodarlo con la nostra vita.
Durante la sua omelia, p. Josky ci ha ricordato che quella era la prima celebrazione eucaristica che facevamo, come famiglia missionaria, i giovani convenuti per la preparazione del GMG. Ci ha ricordato con la Parola di Dio che abbiamo bisogno di aprire il nostro cuore perché il Signore possa farsi presente: "In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo udirono!”.
Per i discepoli non sempre la Parola di Dio è chiara ma quel che è davvero necessario è un atteggiamento di disponibilità ed apertura, lasciarci guidare perché questa parola entri alla nostra vita e la trasformi. Ci vuole prontezza e apertura alla Parola lasciandoci condurre da essa perché produca i suoi effetti in noi. Questo vale per la quotidianità e anche in occasione delle grandi decisioni della nostra vita, con maggior ragione se scegliamo la missione come orizzonte nel quale ci muoviamo. Lasciare il nostro paese, i parenti, le abitudini, uno stile di vita... è conseguenza e frutto dell’apertura alla Parola di Dio.
Nel pomeriggio di questo stesso giorno abbiamo svolto diverse attività: alcuni hanno visitato il Museo Missionario, altri sono andati a dipingere un mural sulla parete del museo, altri hanno fatto dei giochi.
Dopo cena abbiamo assistito a un meraviglioso concerto nel quale, ognuno dei gruppi presenti ha animato una parte della serata. I giovani hanno invitato a lodare il Signore con musiche, canti e danze.
Questa esperienza ha motivato tutti noi ad andare avanti nel nostro servizio missionario e la gioia che ne è scaturita ci ha ricordato ciò che aveva detto San Giovanni Paolo II quando spiegò il motivo della creazione della Giornata Mondiale della Gioventù: "Tutti i giovani devono sentirsi accompagnati dalla Chiesa".
Preghiera e visita agli anziani
La giornata del 28 luglio è stata dedicata al ritiro e alla visita agli anziani.
Il gruppo del Sudafrica e Swatini ha guidato la preghiera del mattino, poi siamo poi andati a Valinhos in pellegrinaggio. Valinhos è una località di campagna alla periferia di Fátima, divenuto famoso per l'apparizione della Madonna il 19 agosto 1917 e, precedentemente, per la prima e la terza apparizione dell'Angelo Custode del Portogallo (chiamato anche Angelo della Pace) ai tre pastorelli.
A Valinhos oggi vi sono alcuni punti di interesse significativi come la Via Sacra, il “Caminho dos Pastorinhos” (sentiero dei pastorelli), che conduce i pellegrini lungo le 14 cappelle che rappresentano le diverse stazioni della Via Crucis.
Tra l'ottava e la nona stazione della Via Sacra si trova una cappellina con una statua della Madonna dove è avvenuta la quarta apparizione, il 19 agosto 1917. Li vicino si trova anche la “Loca do Anjo”, il luogo in cui sono avvenute le apparizioni dell'Angelo ai veggenti; ricorda il luogo di queste apparizioni una bella statua dell’Angelo con in mano il calice e l’ostia che presenta ai pastorelli inginocchiati davanti a lui.
Terminato il nostro pellegrinaggio a Valinhos, abbiamo pranzato ed in seguito siamo andati a visitare alcuni anziani con i quali abbiamo potuto condividere la grazia di questa giornata offrendo solidarietà e consolazione ad alcuni nonni presenti in diverse case di riposo nei pressi di Fatima.
La sera, tornati a casa, abbiamo avuto un incontro con i Missionari della Consolata della comunità di Fátima che si sono presentati ed hanno condiviso con noi alcune parole sulla loro missione. Abbiamo concluso le attività di questa giornata con la celebrazione eucaristica animata dal gruppo colombiano.