Ascoltare lo Spirito per scoprire nuovi cammini missionari

Padre Orlando Hoyos, davanti alla tomba di Carlos Acutis ad Assisi. Padre Orlando Hoyos, davanti alla tomba di Carlos Acutis ad Assisi. Orlando Hoyos
Vota questo articolo
(0 Voti)

C’è un pensiero –da qualche tempo mi è venuto in mente– che voglio condividere con voi e ha un po’ a che vedere con i miei 50 anni di sacerdozio che il prossimo mese di settembre celebrerò. Sono nato in un paese della provincia di Caldas in Colombia che era composto quasi nella sua totalità da cristiani cattolici, in una famiglia di persone molto devote educate, fin da piccole, nei principi della religione cattolica. 

Era inevitabile che la mia formazione fosse eminentemente cattolica: sacramenti a suo dovuto tempo; battesimo, cresima, prima comunione e, in questo contesto, anche il desiderio di essere sacerdote e missionario. In una prospettiva di fede dovremmo dire che Dio ci ha quasi portato  per mano, è intervenuto in modo determinante nella storia di ognuno di noi. Personalmente ho sempre considero un privilegio non solo essere un cristiano cattolico, ma anche essere un sacerdote missionario.

Ora mi chiedo, se invece di essere nato in Colombia e in America Latina fossi nato in India o in Pakistan, in Giappone o in Cina, come sarei in questo momento? Potrei essere musulmano, buddista, animista o confuciano? E se così fosse questo che significato avrebbe per me e per la mia vita? Forse, ma in tutt’altra prospettiva, direi lo stesso che ho appena affermato, che sarebbe un privilegio essere... e che anche lì Dio mi ha fatto diventare ciò che sono.

Sarà possibile che tutti quelli che appartengono ad altre culture ed altre religioni debbano essere in qualche modo infelici per il semplice fatto che io mi senta fortunato per essere nato in condizioni diverse e lontane? 

Diciamo giustamente che la buona notizia di Gesù è così valida e buona che dovrebbe arrivare fino ai confini della terra in modo che tutti possano entrare a far parte dell'ovile della nostra comunità cristiana... eppure quella meta sembra ogni giorno più lontana per le concrete condizioni e possibilità della chiesa oggi. Ci sono milioni di persone che probabilmente non avranno la possibilità di ascoltarla la buona notizia di Gesù, o anche solo comprenderla. Cosa vorrà Dio per loro?

Ebbene, io penso che quello che Dio vuole è che siano brave persone, secondo le convinzioni che hanno, e che cerchino di vivere nel migliore modo possibile: in armonia, in pace, in unione, in solidarietà, in collaborazione e servizio. Molte religioni condividono fra di loro principi e orientamenti analoghi e propongono cammini di vita buona per i loro fedeli. Sono convinto che questo è ciò che Dio vuole per ogni essere umano.

Il lavoro missionario in questo senso cambia profondamente: bisogna lasciarsi alle spalle tanto proselitismo, smettere di qualificare i missionari in base al numero dei battesimi che hanno celebrato, dimenticare la massima del medioevo "extra ecclesiam nulla salus", fuori dalla Chiesa non c'è non salvezza.

Oggi il senso del nostro impegno missionario sarebbe certamente diverso. Nella nostra comunità IMC abbiamo alcune esperienze che ci possono guidare: il lavoro con gli indigeni Yanomami in Brasile dove non sono mai stati celebrati battesimi; quello delle missionarie della Consolata nei Paesi asiatici dove hanno aperto missioni con magre o incluso inesistenti comunità cristiane; quella che con loro stesse condividiamo in Mongolia dove la missione si è configurata come una testimonianza discreta, vicine alle persone, trattando di vivere come discepoli di Gesù Cristo.

Il dialogo religioso, interreligioso e spirituale potrebbero definire i nuovi orizzonti della missione. Vivere la misericordia cristiana con i più poveri sarebbe anche un aspetto importante del nostro stare in mezzo ai popoli non cristiani. E poi lasciare che lo Spirito di Dio faccia il resto.

Ci stiamo avvicinando a un nuovo Capitolo Generale e dobbiamo rivedere il senso del nostro carisma di fronte a queste sfide che appartengono propriamente alla sensibilità religiosa del nostro mondo moderno. L'ad gentes, come proposto da Giuseppe Allamano a suo tempo è stato molto puntuale, preciso e chiaro nei suoi destinatari che erano i non cristiani dei popoli dell'Africa. Circostanze successive ci hanno portato in America Latina, che era un continente già largamente evangelizzato.

Dopo il capitolo del 1999 e nei capitoli successivi, abbiamo visto come gli orizzonti del nostro annuncio si sono progressivamente allargati verso altri areopaghi, accogliendo e coprendo tante situazioni umane di povertà. La domanda “ma cosa dobbiamo fare” ci ha accompagnato da allora in tutti i successivi capitoli generali e si è presentata nuovamente anche nella preparazione di questo che è prossimo a celebrarsi.

Bisognerà forse ritornare ad un ad gentes più delimitato come quello che proponeva il Fondatore ai suoi primi missionari oppure dobbiamo continuare a guardare con attenzione e speranza i segni dello Spirito che indicheranno i luoghi dove oggi noi siamo chiamati a seminare la speranza cristiana?

Nel documento di lavoro del Capitolo diciamo che il Beato Allamano, se fosse vivo, si impegnerebbe anche lui sulla strada del discernimento per dare indicazioni per continuare a spendersi nella missione ad gentes. 

Reinterpretare il pensiero del Fondatore secondo questo mondo che ci interpella è forse la cosa più importante che dobbiamo fare nella nostra assemblea capitolare. E poi rivitalizzare la nostra vocazione, la nostra testimonianza, il nostro ministero è anche garanzia di fecondità e occasione per formulare proposte attraenti per i giovani ai quali dobbiamo offrire un progetto con novità e futuro.

Sono molto fiducioso che il capitolo faccia passi in questa direzione e la mia speranza è che, giungendo alle conclusioni finali del nuovo capitolo, si possano scoprire modi rinnovati per continuare a testimoniare Cristo nella missione.

*Orlando Hoyos è Missionario della Consolata, lavora a Bogotá (Colombia) e ha partecipato al corso dei Missionari con 50 anni di ordinazione e professione religiosa appena da poco concluso a Roma.

 

Ultima modifica il Giovedì, 18 Maggio 2023 15:56

Gli ultimi articoli

Domenica di Pentecoste (anno A). Ricevet…

26-05-2023 Domenica Missionaria

Domenica di Pentecoste (anno A). Ricevete lo Spirito Santo

At 2,1-11;Sal 103;1 Cor 12,3b-7.12-13;Gv 20,19-23. La liturgia della domenica di Pentecoste ci offre un messaggio ricchissimo sullo Spirito Santo nella...

Leggi tutto

XIV Capitolo Generale dei Missionari del…

23-05-2023 Missione Oggi

XIV Capitolo Generale dei Missionari della Consolata

I Missionari della Consolata hanno iniziato a Roma il XIV Capitolo Generale. L'incontro si svolge dal 22 maggio al 25...

Leggi tutto

Parlare col cuore. Una comunicazione gen…

21-05-2023 Notizie

Parlare col cuore. Una comunicazione gentile e profetica

Messaggio di Papa Francesco per la 57ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali Dopo aver riflettuto, negli anni scorsi, sui verbi “andare...

Leggi tutto

21 maggio: Giornata afro-colombiana

20-05-2023 Notizie

21 maggio: Giornata afro-colombiana

Nel contesto afro della Colombia il 21 maggio è una data molto importante: si celebra la giornata della “afrocolombianità” che...

Leggi tutto

CLAUDIO BRUALDI. Tante curve ma sempre s…

20-05-2023 I Nostri Missionari Dicono

CLAUDIO BRUALDI. Tante curve ma sempre sulla buona strada

Claudio Brualdi, Missionario della Consolata, è in Colombia dal 1981 e ha partecipato al corso dei Missionari con 50 anni...

Leggi tutto

“L'Amore non chiede nulla in cambio!…

20-05-2023 Missione Oggi

“L'Amore non chiede nulla in cambio!”

Padre Stefano Camerlengo è superiore generale dei Missionari della Consolata da 12 anni e ha fatto parte della Direzione Generale...

Leggi tutto

Atti degli apostoli (4). I discorsi del …

20-05-2023 Preghiera missionaria

Atti degli apostoli (4). I discorsi del libro degli Atti degli Apostoli

LEGGI Da Mileto mandò a chiamare a Èfeso gli anziani della Chiesa. Quando essi giunsero presso di lui, disse loro: «Voi...

Leggi tutto

Ascensione del Signore (Anno A). Fate d…

19-05-2023 Domenica Missionaria

Ascensione del Signore (Anno A).  Fate discepoli tutti i popoli

At 1,1-11;Sal 46;Ef 1,17-23;Mt 28,16-20. Nella festa dell’Ascensione due sono le formule del mandato missionario: quella di essere testimoni della parola...

Leggi tutto

Atti degli apostoli (3). Il primo annunc…

17-05-2023 Preghiera missionaria

Atti degli apostoli (3). Il primo annuncio dei discepoli di Gesù

LEGGI Pietro allora prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma...

Leggi tutto

Articoli correlati

onlus

onlus