Voi stessi date loro da mangiare

Published in Preghiera missionaria

Un cuore missionario è un cuore che arde di cingersi i fianchi, di stare nelle posizioni più scomode, di lasciarsi plasmare dall'esempio del Figlio dell'uomo.

LEGGI

Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: "Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta". Gesù disse loro: "Voi stessi date loro da mangiare". Ma essi risposero: "Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente". C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: "Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa". Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste. (Lc 9,12-17)

Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi. Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: "Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi". Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca. (Lc 4,14-22)

RIFLETTI

Se la Chiesa intera assume questo dinamismo missionario deve arrivare a tutti, senza eccezioni. Però chi dovrebbe privilegiare? Quando uno legge il Vangelo incontra un orientamento molto chiaro: non tanto gli amici e vicini ricchi bensì soprattutto i poveri e gli infermi, coloro che spesso sono disprezzati e dimenticati, "coloro che non hanno da ricambiarti" (Lc 14,14). Non devono restare dubbi né sussistono spiegazioni che indeboliscano questo messaggio tanto chiaro. Oggi e sempre, "i poveri sono i destinatari privilegiati del Vangelo", e l'evangelizzazione rivolta gratuitamente ad essi è segno del Regno che Gesù è venuto a portare. Occorre affermare senza giri di parole che esiste un vincolo inseparabile tra la nostra fede e i poveri. Non lasciamoli mai soli.

Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo. Ripeto qui per tutta la Chiesa ciò che molte volte ho detto ai sacerdoti e laici di Buenos Aires: preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze. Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni e procedimenti. Se qualcosa deve santamente inquietarci e preoccupare la nostra coscienza è che tanti nostri fratelli vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell'amicizia con Gesù Cristo, senza una comunità di fede che li accolga, senza un orizzonte di senso e di vita. Più della paura di sbagliare spero che ci muova la paura di rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione, nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli, mentre fuori c'è una moltitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: "Voi stessi date loro da mangiare" (cf. Mc 6,37) (Evangelii Gaudium nn. 48-49).

DOMANDE

Quanto affermato dal Papa c'interpella sulla gratuità del nostro servizio ai poveri, quale cartina al tornasole del nostro stesso impegno. Siamo capaci di fermarci a rileggere le nostre azioni per capire quanto esse siano gratuite, realmente liberatrici dei poveri, capaci cioè di renderli non dipendenti dagli aiuti ma protagonisti del proprio futuro?

Richiamiamo alla memoria quelle occasioni di gratuità in cui ciascuno ha sperimentato la gioia d'aver dato qualcosa senza un ritorno immediato, felice solo d'aver aiutato qualcuno

Riconosco il mio ripiegarmi su me stesso, sulle mie fragilità? Riesco a chiedere la grazia di crescere guardando e confidando in quell'Amore che ci viene raccontato nelle Scritture?

PREGA

Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo; quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro;
quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato, fa che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un'altra persona.
Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli che in tutto il mondo vivono e muoiono poveri ed affamati.
Dà loro oggi, usando le nostre mani, il loro pane quotidiano, e dà loro, per mezzo del nostro amore comprensivo, pace e gioia. (Madre Teresa di Calcutta)

Gli ultimi articoli

Visita Canonica alla Regione Congo

20-01-2025 I missionari dicono

Visita Canonica alla Regione Congo

Dopo ormai dieci giorni dal nostro arrivo nella Repubblica Democratica del Congo facciamo un po' di condivisione e aggiornamento su...

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2025

18-01-2025 Missione Oggi

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2025

Dal 18 al 25 gennaio 2025 si vive la "Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani" ispirata quest’anno al versetto...

Padre Jackson Murugara, IMC, nominato vescovo Coadiutore di Meru

16-01-2025 Notizie

Padre Jackson Murugara, IMC, nominato vescovo Coadiutore di Meru

Il Santo Padre ha nominato oggi, 16 gennaio, Vescovo Coadiutore di Meru (Kenya) il Rev.do padre Jackson Murugara, Missionario della...

II Domenica del TO / C - “Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora”

16-01-2025 Domenica Missionaria

II Domenica del TO / C - “Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora”

Is 62,1-5;  Sal 95; 1Cor 12,4-11; Gv 2,1-11 La liturgia della Parola, nel parlare del disegno dell’alleanza tra Dio ed il suo...

Formatori e Formazione: Abidjan, padre John Baptist Odunga

15-01-2025 I missionari dicono

Formatori e Formazione: Abidjan, padre John Baptist Odunga

Il servizio della formazione è parte integrante della missione. I missionari della Consolata arrivarono in Costa d’Avorio nel 1996 e...

Ucraina. Padre Luca Bovio torna a Kharkiv

15-01-2025 I missionari dicono

Ucraina. Padre Luca Bovio torna a Kharkiv

Padre Luca Bovio, missionario della Consolata italiano in Polonia, da tre anni compie viaggi di solidarietà in Ucraina. Ci è tornato...

Suor Dorothy Stang, uccisa 20 anni fa per aver difeso i contadini dell’Amazzonia

14-01-2025 Notizie

Suor Dorothy Stang, uccisa 20 anni fa per aver difeso i contadini dell’Amazzonia

Una veglia il 10 gennaio nella basilica di San Bartolomeo all’Isola, a Roma, per la religiosa americana uccisa per la...

Parliamo del Giubileo della Speranza

13-01-2025 I missionari dicono

Parliamo del Giubileo della Speranza

Sicuramente abbiamo sentito dire che l'anno 2025 è l'anno del Giubileo, o quello che è conosciuto anche come "Anno Santo";...

Benvenuti in Mongolia

13-01-2025 Missione Oggi

Benvenuti in Mongolia

Dal 2003 i missionari e le missionarie della Consolata operano in Mongolia. La Mongolia è un paese asiatico vasto cinque volte...

onlus

onlus

consolata news 2

 

Contatto

  • Viale Mura Aurelie, 11-13, Roma, Italia
  • +39 06 393 821