È cominciata in Colombia la Vista Canonica alle comunità dei Missionari della Consolata da parte di padre Stefano Camerlengo, Superiore Generale, e di Jaime Patías, Consigliere per il continente americano. I primi passi nella regione amazzonica e di frontiera fra Colombia, Perú ed Ecuador dove le sfide sono legate alla difesa dell’ecosistema naturale e umano amazzonico, ai popoli indigeni, alle attività minerarie illegali e allo sfruttamento non sostenibile di suolo e risorse naturali. I missionari sono impegnati in un amplio orizzonte fatto di popoli, culture, geografie e fiumi. I fiumi sulle mappe dividono, tracciando frontiere fra paesi, ma sul terreno uniscono e costruiscono relazioni. Le visite alle comunità si fanno in barca percorrendo i fiumi Caquetá e Putumayo per incontrare le persone di diverse etnie, accompagnarle, dialogare, celebrare la vita e la speranza. Con fede e fiducia affrontano le molte sfide come la perdita dell'identità culturale, la migrazione forzata verso le città, la mancanza di opzioni per i giovani, la violenza del traffico di droga e il degrado socio-ambientale. È una benedizione conoscere e toccare questo territorio dove l'azione evangelizzatrice della Chiesa mira a curare la vita nella sua integrità.
Nelle foto i Missionari della Consolata che lavorano nel Vicariato. È stato anche presente mons. Joaquín Pinzón, anche lui Missionario della Consolata e da otto anni vescovo di questa regione. Altre foto sono state scattate nella comunità di Lupita, sul lato peruviano del Putumayo... precisamente perché i fiumi non dividono, ma iniscono.