Il 16 febbraio di ogni anno è un giorno speciale per i missionari e le missionarie della Consolata e a Rivoli, luogo in cui l’Allamano prese la decisione di fondare l’Istituto dei missionari nel 1900, la celebrazione quest’anno è stata particolarmente solenne in quanto è avvenuta in concomitanza con l’inaugurazione della nuova cappella del Fondatore.
La “luce” ha fatto da filo conduttore a questo evento. La fiamma della lampada accesa a gennaio al fonte battesimale di Giuseppe Allamano a Castelnuovo Don Bosco e conservata nella parrocchia della Stella, sabato 15 febbraio è giunta alla villa dei Missionari a Rivoli. A riceverla c’erano p. Trabucco, insieme ai missionari della casa, ad alcuni membri della parrocchia e agli amici di Impegnarsi Serve di Torino.
È stata accesa una torcia di fronte alla grande foto dell’Allamano che accoglie il visitatore all’ingresso e da qui la luce è stata portata nelle otto chiese di Rivoli centro all’inizio di ciascuna messa vespertina. Con questo gesto i missionari e la comunità parrocchiale di Rivoli hanno voluto reciprocamente condividere questo momento di festa, segno di una presenza che cresce e di una collaborazione che porta frutti.
Il pomeriggio della domenica è il momento dell’inaugurazione della nuova cappella. Il tempo non è dei migliori, ma non ferma la gente: arrivano i parroci di Rivoli, fedeli, amici, collaboratori. La zona antistante l’ingresso si affolla sempre di più.
P. Giordano Rigamonti ringrazia quanti si sono adoperati per la trasformazione dello studio del Fondatore in Cappella e p. Sandro Carminati introduce il momento di preghiera.
Entriamo nella cappella perché scendono le prime gocce di pioggia; non ci stiamo tutti, ma è bello sapere di essere in tanti. I giovani che partiranno nell’estate per l’Africa animano con i canti, insieme lodiamo Dio per il dono di un padre dal cuore grande e dallo sguardo che ha saputo vedere La cappella parla di lui: l’immagine che lo ritrae nello studio di fronte al camino, l’altare su cui pose la lettera di fondazione dell’Istituto, i ritratti dei santi sotto la cui protezione mise la nuova fondazione, le foto dei primi missionari e missionarie a Rivoli. Al centro di tutto, la sua cara Consolata.
Un grande spirito missionario e un prete storicamente incarnato nella realtà sociale del suo periodo, un uomo che ha molto da insegnarci. Facciamo festa insieme.